RU486, IN DEFINIZIONE LINEE OPERATIVE PER MEDICI FVG
Udine, 12 aprile 2010 - La direzione regionale alla Salute e Protezione sociale sta elaborando i dati sulle interruzioni volontarie di gravidanza registrate nellŽultimo triennio in Friuli Venezia Giulia per definire linee di indirizzo omogenee e condivise sul territorio a seguito dellŽautorizzazione dellŽAgenzia italiana del Farmaco allŽimmissione in commercio in Italia del medicinale Mifegyne (Ru-486). Proprio in relazione a questo provvedimento, che consente lŽimpiego della pillola Ru-486 nel pieno rispetto della legge 194/1978, il ministero della Salute ha inviato una nota alle Regioni con il parere espresso sullŽargomento dal Consiglio superiore di Sanità. In esso si precisa che il percorso dellŽinterruzione volontaria di gravidanza farmacologica deve avvenire in ricovero ordinario e che le Regioni sono tenute a concordare linee di indirizzo da formulare sulla base dei dati raccolti sul territorio e comparati. A tal proposito la direzione regionale ha indetto una riunione con i medici ostetrici e ginecologi responsabili dei centri ove si attua tale pratica: in attesa però della definizione e condivisione delle linee operative in questione, le strutture sanitarie regionali sono state invitate ad attendere tali indicazioni e a non assumere determinazioni autonome sullŽimpiego del medicinale. Da parte della direzione regionale è stato inoltre ribadito lŽimpegno sul fronte delle politiche di prevenzione. I dati riportati nellŽultima relazione del ministero della Salute sullŽattuazione della legge 194/1978 rilevano che il tasso di abortività del Friuli Venezia Giulia nel 2008 ha registrato un decremento del 3 per cento rispetto al 2007: è stato pari a 8 per mille donne di età compresa tra i 15 e 49 anni (la media italiana è di 8,7 e per lŽItalia settentrionale il tasso nel 2008 è stato dello 9,1 per cento).