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Notiziario Marketpress di Martedì 13 Aprile 2010
 
   
  KIRZIGHISTAN, BARTOLOZZI: "SOLIDARIETÀ ALLE VITTIME E RISPETTO DELLA COSTITUZIONE"

 
   
  Bruxelles, 13 aprile 2010 - Nel Kirzighistan è scoppiata nei giorni scorsi una rivolta popolare, che ha causato la morte di un centinaio di persone e costretto alla fuga il presidente K.bakiyev, ex-eroe della cosiddetta "rivoluzione dei tulipani", che nel 2005 aveva aperto la speranza di un cambiamento democratico nell´ex-repubblica sovietica. Paolo Bartolozzi, Pdl, presidente della delegazione per le relazioni con i paesi dell´Asia centrale, ci spiega cosa sta succedendo. Onorevole Bartolozzi, la rivoluzione dei tulipani sembrava una svolta per l´Asia centrale. Che significato hanno i fatti drammatici di questi giorni: sono parte del processo di democratizzazione o è la fine di una speranza? E come si potrà ristabilire lo Stato di diritto in Kirzighistan? La situazione è ancora molto instabile. Non sta a noi giudicare delle questioni interne del Kirzighistan e prendere posizione sulle ragioni e sui torti dei singoli attori politici. A titolo personale, mi sembra evidente che molte speranze nate con la "rivoluzione dei tulipani" sono andate deluse e che l´evoluzione della situazione in Kyrgyzstan non è stata quella che molte forze politiche si aspettavano. L´ue ha rilevato l´urgenza di ripristinare la legalità costituzionale e porre termine alla violenza e allo spargimento di sangue. Le forze politiche kirghise devono trovare una soluzione alla crisi che preservi la democrazia e, in particolare, le istituzioni parlamentari, nonché l´unità nazionale. Quali le sono le divisioni nella società kirghisa, che tipo di contraddizioni bisogna superare? Il vero nodo del conflitto è la separazione fra nord e sud del Paese? Senza dubbio vi sono contraddizioni nella società kirghisa, alcune delle quali territoriali, altre legate allo sviluppo economico, altre ancora a sfondo religioso o etnico. Non mi sembra opportuno, in questo momento, indicare una contraddizione principale. Per quel che ci riguarda, la preoccupazione principale è e rimane quella tra chi crede in uno sviluppo di una società aperta, basata sulla democrazia parlamentare, e chi invece non crede in questo sviluppo. In questo momento, non sta a noi dare dei voti a questo o quell´ attore politico. Il Kirzighistan è in una posizione geo-strategica cruciale per Russia e Usa. Quali sono gli interessi dell´Ue nella regione? In Kirzighistan gli interessi strategici sono legati in particolare alla presenza militare di alcuni Paesi, alla vicinanza all´Afghanistan, alla situazione della sicurezza nella regione più in generale. L´interesse dell´Ue è la stabilità dell´Asia centrale, il suo sviluppo politico ed economico, la cooperazione interregionale. Non dobbiamo dimenticare che l´Asia centrale ha un´importanza strategica non solo per la sua vicinanza all´Afghanistan ma anche, in prospettiva, per quel che riguarda il nostro approvvigionamento energetico, e quale partner economico e commerciale. L´ue sta rivedendo la propria strategia sull´Asia Centrale, e cercherà nei prossimi anni di potenziare il proprio aiuto, anche attraverso, per esempio, interventi della Banca Europea d´Investimenti. Uno sviluppo positivo della situazione in Kyrgyzstan ci permetterà, speriamo, di proseguire e rafforzare le nostre attività in questa direzione.  
   
 

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