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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
 
   
  ON LINE LA GUIDA SULLE PROCEDURE VATICANE PER GLI ABUSI SUI MINORI

 
   
  Sul sito web della Santa Sede è stata pubblicata la guida sulle procedure vaticane per quanto riguarda gli abusi sui minori. Il testo, in inglese, è diviso in tre parti: procedure preliminari, procedure autorizzate dalla Congregazione della Dottrina della fede e revisione, in corso, del Motu proprio del 2001 sui Sacramentorum Sanctitatis tutela. "La Guida messa on line è quella redatta nel 2003" – ha spiegato il vice direttore della Sala Stampa Vaticana - sottolineando che "la pubblicazione è stata decisa in nome dell´assoluta trasparenza imposta dal Papa". Tra i punti di rilievo, la facoltà del Pontefice di ridurre direttamente allo stato laicale un sacerdote colpevole di abusi senza passare per il processo canonico. Nei casi di abusi sessuali su minori da parte di religiosi, inoltre, è previsto l´obbligo di denunciare i casi alle autorità della giustizia civile. "In casi veramente gravi, quando un tribunale civile ha condannato un prete colpevole di abusi sessuali su minori o quando ci sono prove evidenti, la Congregazione per la Dottrina della Fede - si legge sul documento-guida - può scegliere di portare il caso direttamente al santo Padre con la richiesta che il Papa emetta un decreto ´ex officio´ per la riduzione allo stato laicale. Non vi può essere ricorso canonico contro tale decreto papale". Il documento istituisce inoltre l´obbligo di denunciare i casi di abusi alle autorità della giustizia civile. "Si deve sempre seguire la legge civile per quanto riguarda la denuncia dei crimini alle appropriate autorità" chiarisce la guida. Il documento sulle procedure canoniche riguardanti i casi di abusi su minori, pubblicato sul sito web della Santa Sede, annuncia anche che la Congregazione per la Dottrina della Fede ha intrapreso una revisione di alcuni articoli del Motu proprio "Sacramentorum sanctitatis tutela" in modo da aggiornare il Motu proprio del 2001, quello sui ´Delicta Graviora´, alla luce di alcuni speciali facoltà conferite alla Congregazione da Giovanni Paolo Ii e Benedetto Xvi. Si ritiene che il passaggio si riferisca alla prescrizione di questi delitti. Nei Delicta Graviora era prevista dopo dieci anni dal compimento del diciottesimo anno di età della vittima. Si presume che oggi si voglia abolire qualsiasi prescrizione  
   
 

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