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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  GRANDE RACCORDO ANULARE DI PADOVA

 
   
   Venezia, 9 novembre 2006 - La Giunta veneta ha dato il via al percorso che porterà alla realizzazione del Grande Raccordo Anulare di Padova, intervento strategico che cambierà il volto infrastrutturale del padovano: la città sarà infatti servita da un’opera di grande spessore che la decongestionerà dal traffico e assicurerà un servizio di grande efficacia alla mobilità locale e a quella commerciale, con riflessi sull’intero Veneto centrale e nel contesto dei collegamenti diretti con l’area industriale di Marghera. “Prendendo atto della proposta di finanzia di progetto presentata dalla società G. R. A. Di Padova s. P. A. – ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso – la Giunta regionale ha deciso di rendere pubblica l’iniziativa presentata in modo da consentire ad altri soggetti di presentare proposte concorrenti, tra le quali approvare quelle idonee e scegliere quella da porre a base della gara di concessione”. “Abbiamo ritenuto valida la proposta della Grap s. P. A. – ha ricordato Chisso – relativa alla progettazione, costruzione ed esercizio del complesso di collegamenti autostradali e stradali a pedaggio denominati appunto “Grande Raccordo Anulare di Padova”. Abbiamo tuttavia voluto cogliere questa occasione per dare una strutturazione unitaria e più funzionale all’insieme delle relazioni trasportistiche di Padova, allargando il ragionamento anche al collegamento con Mestre e Marghera, attraverso la camionabile che correrà lungo il tracciato dell’idrovia Padova – Venezia”. Il Gra è un itinerario tangenziale che chiude ad Ovest dell’anello delle tangenziali Nord, Est e Sud di Padova (il cosiddetto Sistema Stradale Orbitale padovano). E’ stata prevista la realizzazione di un nuovo tratto autostradale con due corsie più quella di emergenza per senso di marcia, con origine dal collegamento di accesso di Padova Sud, attuale Curva Boston della tangenziale Sud di Padova, sino ad un nuovo casello autostradale lungo la A4 ad Ovest di Padova e di un nuovo tratto di strada extraurbana tra la Strada Regionale n. 47 Valsugana e la Strada Regionale n. 308 Nuova Strada del Santo; la proposta prevede inoltre la gestione dei tratti esistenti della Sr 308 ad una corsia per senso di marcia e, previa realizzazione di alcuni interventi finalizzati alla sicurezza, della strada extraurbana a due corsie per senso di marcia, denominata Tangenziale Sud Est di Padova. “Nell’avviso per la pubblicazione della proposta – ha detto ancora Chisso – i concorrenti dovranno in ogni caso appunto tener conto della necessità di realizzare un nuovo sistema viario di collegamento e di adduzione alle Autostrade nel settori Ovest e Nord di Padova e tra Padova e Marghera, perché riteniamo opportuno che la circonvallazione orbitale di Padova e il nuovo asse intermodale lungo l’idrovia Padova – Venezia costituiscano un sistema unitario”. Per pubblicizzare la proposta, sarà pubblicato uno specifico Avviso sul sito Internet della Regione, sul Bollettino Ufficiale della Regione, nelle Gazzette Ufficiali italiana e comunitaria e su due fra i quotidiani più diffusi a livello nazionale e su altrettanti a diffusione regionale. Tale avviso conterrà l’indicazione dell´opera, la sua localizzazione, il termine per la presentazione delle eventuali proposte concorrenti a partire dalla data di spedizione dell’avviso alla Guce, fissato in 90 giorni, i documenti da allegare alle proposte concorrenti, l’Amministrazione alla quale tali proposte possono essere presentate e gli Uffici Regionali cui poter rivolgere eventuali richieste di chiarimento. Nei 90 giorni successivi alla presentazione delle proposte concorrenti, la Regione esprimerà la propria valutazione sulla proposta e l’eventuale scelta tra quelle presentate. La proposta così selezionata verrà quindi posta a base della gara di concessione, previo espletamento delle procedure di approvazione. Tra i criteri di individuazione figurano la qualità tecnica della proposta, anche con riferimento agli elementi di carattere ambientale, la quota di capitale pubblico richiesta e sua percentuale in rapporto al costo complessivo stimato, il livello di soddisfacimento delle esigenze di mobilità per il traffico locale, anche attraverso l’adozione di forme agevolate di pedaggiamento .  
   
 

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