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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  UN NUOVA RICERCA IDENTIFICA UNO STRAORDINARIO MECCANISMO POTENZIATO DAGLI ESTROGENI CHE AUMENTA L’EFFICACIA DELLO XYOTAXTM NELLE DONNE

 
   
   Praga, 9 novembre 2006 – In occasione del 18° Congresso annuale dell’Organizzazione Europea per la Ricerca e il Trattamento del Cancro, del National Cancer Institute e dell’American Association for Cancer Research (Eort-nci-aarc), i ricercatori di Cell Therapeutics, Inc. Hanno presentato nuovi dati, che illustrano il ruolo degli estrogeni nell’efficacia antitumorale, nella biodistribuzione, nell’assorbimento e nel metabolismo dello Xyotax (paclitaxel poliglumex, Ppx) e sul successivo rilascio intracellulare del paclitaxel libero. Le presentazioni hanno riepilogato un’analisi specifica per genere sulla base dei dati ottenuti nel corso degli studi clinici Stellar 3 e 4 sul carcinoma polmonare e hanno proposto nuovi dati preclinici. Questi dimostrano che la presenza di estrogeni favorisce la proliferazione del tumore e l’attività di un enzima che metabolizza lo Xyotax, la catepsina B, raddoppiando così l’attività antitumorale. Inoltre i dati preclinici confermano la distribuzione preferenziale dello Xyotax nel tessuto tumorale e l’assorbimento dello Xyotax da parte degli endosomi nonché il rilascio del paclitaxel libero da parte dello Xyotax coniugato da enzimi lisosomali. “I dati preclinici, presentati per la prima volta in occasione di un congresso medico, forniscono la base scientifica per osservare che le donne sottoposte a trattamento con Xyotax, e in particolare le donne con livelli di estrogeni normali, manifestano una percentuale di sopravvivenza superiore alle donne assegnate in maniera randomizzata alla chemioterapia standard negli studi clinici Stellar”, ha commentato il Dott. Jack W. Singer, dirigente medico presso la Cti. “Attualmente è in corso uno studio di fase Iii con lo Xyotax, noto anche come studio Pioneer, nelle donne con cancro polmonare in fase avanzata, con lo scopo di confermare i risultati clinici ottenuti in precedenza. “Lo Xyotax viene assorbito dalle cellule attraverso l’endocitosi e metabolizzato a livello cellulare per rilasciare il chemioterapico attivo, producendo così un “paclitaxel biologicamente potenziato”. L’aumento dell’efficacia dello Xyotax in presenza del recettore beta dell’estrogeno potrebbe aprire le porte ad una nuova terapia personalizzata a seconda del genere, maschile o femminile”, ha commentato Singer. “Gli studi preclinici dimostrano, nelle cellule tumorali, nelle colture cellulari e nei modelli animali, che Xyotax viene attivamente captato dalle cellule tumorali e metabolizzato nel tessuto neoplastico per consentire il rilascio di paclitaxel libero. Gli studi dimostrano che l’estrogeno promuove in maniera sostanziale la velocità di crescita del cancro polmonare e delle cellule del cancro del colon nei topi immunodepressi,” ha commentato la Dr. Ssa Gabriella Pezzoni, direttore scientifico senior di Cell Therapeutics Europe S. R. L. (Cti-europe). “Anche se gli estrogeni non hanno alcun impatto sull’efficacia del paclitaxel standard, sono in grado di amplificare l’efficacia dello Xyotax nei modelli animali, probabilmente aumentando l’attività del suo principale enzima metabolizzante, la catepsina B”. Effetto dell’estrogeno sull’attività della catepsina B ed efficacia antitumorale del paclitaxel poliglumex nel tumore umano Xenograft (abstract n. 633) - In una sessione poster il Dr. Stefano Di Giovine, Pharmacology Manager di Cti-europe, ha presentato dati relativi all’effetto dei livelli di estrogeno circolante sulla crescita del tumore e sui livelli di catepsina B nel tessuto tumorale. Lo studio ha dimostrato che in presenza di una somministrazione aggiuntiva di estrogeni, la velocità di accrescimento nel cancro al colon (Ht-29) e nei modelli con Nsclc (H460) aumentava sostanzialmente. Inoltre l’attività della catepsina B nei tumori aumentava del 35-40% in presenza di estrogeno. Lo studio ha dimostrato inoltre che in un modello di cancro del colon nei topi femmina che avevano ricevuto una supplementazione con estradiolo, l’attività antitumorale dello Xyotax era quasi raddoppiata rispetto agli animali che non avevano ricevuto tale supplementazione. Sono attualmente in corso degli studi per valutare l’effetto dell’estrogeno sull’attività dello Xyotax nel modello di tumore ai polmoni non a piccole cellule. Assorbimento dipendente dall’energia del Paclitaxel Poliglumex da parte di linee cellulari murine tipo macrofagi di carcinoma polmonare umano non a piccole cellule (Nsclc) (abstract n. 643) - Utilizzando un anticorpo monoclonale che riconosce specificatamente lo Xyotax, il Dr. Stewart Chipman, Vice Presidente dei Programmi di Ricerca di Cti, ha presentato dati che dimostrano che Xyotax viene assorbito nei macrofagi e nelle cellule tumorali del Ncslc tramite un meccanismo di endocitosi energia-dipendente a livello degli endosomi. Gli endosomi successivamente si fondono con i lisosomi, esponendo in questo modo lo Xyotax agli enzimi lisosomali e in particolare alla catepsina B, che metabolizzano il farmaco e danno luogo al rilascio di paclitaxel libero. Assorbimento cellulare del Paclitaxel Poliglumex da parte del tessuto sano e del tumore umano Xenograft: uno studio Ihc nei topi nudi (abstract n. 637) - In una sessione poster il Dr. Massenzio Fornasier, Toxicology Associate Director di Cti-europe ha presentato dati ottenuti con l’anticorpo monoclonale anti Xyotax per dimostrare la localizzazione a livello cellulare dello Xyotax nei topi affetti da tumore. Gli studi hanno confermato la distribuzione preferenziale dello Xyotax nel tessuto tumorale probabilmente attraverso la maggiore permeabilità e ritenzione (Epr), con accumulo nelle zone perinecrotiche. Lo Xyotax si localizzava inoltre nei macrofagi associati a tessuto al tumore e nei tessuti reticoloendoteliali, quali il fegato, la milza e il polmone. Effetto del genere sull’esito in due studi clinici randomizzati di fase Iii con il Paclitaxel Poliglumex (Ppx) su pazienti naive alla chemioterapia affetti da Nsclc di stadio avanzato e Ps scarso (abstract n. 645) - L’efficacia dello Xyotax, come trattamento in prima linea nel Nsclc avanzato, è stata valutata in due studi clinici randomizzati di fase Iii, noti come Stellar 3 e 4, su un totale di 781 pazienti. In una sessione poster tenuta dal Dr. Singer è stata presentata un’ipotesi che ha dato luogo ad un’analisi composita dei due studi. L’analisi composita è stata effettuata in quanto i due studi singolarmente avevano una potenza statistica limitata per un’analisi specifica per genere e in quanto gli studi avevano criteri di inclusione, di esclusione e stratificazioni identici e parametri demografici analoghi. L’analisi composita ha dimostrato un aumento statisticamente significativo della sopravvivenza nelle donne cui era stato somministrato Xyotax rispetto ai gruppi controllo, in cui pazienti di sesso maschile trattati con Xyotax avevano dimostrato risultati simili rispetto al gruppo che aveva ricevuto agenti comparatori. Il miglioramento più significativo nella sopravvivenza con Xyotax si è osservato nelle donne di età inferiore a 55 anni e nelle donne con livelli di estrogeni pre-menopausali, indipendentemente dall’età. .  
   
 

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