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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Aprile 2010
 
   
  I VINI DELLE ‘VALLI OSSOLANE’: VERSO LA DOC SULL’ETICHETTA

 
   
  Con apposito decreto il Ministero delle Politiche Agricole lo scorso 23 ottobre ha assegnato la denominazione di origine controllata ai vini “Valli Ossolane”, approvando il relativo disciplinare di produzione. Ottenuto questo primo risultato, dopo anni di impegno e fatica soprattutto da parte dai viticoltori ossolani che non hanno mai smesso di credere nel loro lavoro, si è ora nella fase di attuazione delle procedure che consentiranno dall’annata 2010 di etichettare il vino Ossolano con la dicitura ‘Doc’. I soggetti ora chiamati a proseguire nel compito di pieno riconoscimento del marchio di provenienza sono l’Associazione Produttori Agricoli Ossolani, la Camera di Commercio del Vco, la Comunità Montana delle Valli dell’Ossola e il Servizio Agricoltura della Provincia che stanno predisponendo le procedure previste da normativa, disciplinare e piano dei controlli. Tra gli aspetti che vanno certificati ci sono le condizioni di coltura dei vigneti che devono rispondere a requisiti esposti quali giacitura esclusivamente montana con quota altimetrica compresa tra i 160 ed i 1000 metri s.L.m. Da escludere così i terreni di fondovalle, umidi e non sufficientemente soleggiati. La denominazione prevede la produzione delle tipologie Rosso, Bianco, Nebbiolo e Nebbiolo superiore. Il “Valli Ossolane” Rosso è un assemblaggio di uve merlot, nebbiolo e croatina da sole o congiuntamente per minimo il 60%. Mentre il “Valli Ossolane” Bianco è un vino base Chardonnay al 60%. Le tipologie “Valli Ossolane” Nebbiolo e “Valli Ossolane” Nebbiolo Superiore prevedono una percentuale minima del vitigno da cui prendono il nome dell’85%. Intanto nelle ultime settimane, grazie al riconoscimento di qualità acquisito, i vini dell’Ossola sono stati oggetti di un’azione promozionale che oltre a far conoscere le qualità di questa produzione enologica di montagna è stata veicolo per il territorio nel suo insieme. Dal 21 al 23 marzo i ‘Valli Ossolane’ sono stati oggetto di presentazione e degustazione al Prowein di Düsseldorf, la più qualificata manifestazione vinicola della Germania e del nord Europa e mercato tradizionalmente più importante per i produttori italiani di qualità. All’interno dell’area Piemonte, nel reparto espositivo dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani, Camera di Commercio e Provincia del Verbano Cusio Ossola, si sono tenuti assaggi in una postazione istituzionale che ha accolto numerose iniziative volte alla divulgazione del Vino Ossolano. Il Prünent, ovvero il nebbiolo dell’Ossola, è stato presentato in un seminario sui vitigni autoctoni, che per il loro legame all’ambiente in cui si coltivano, rappresentano il punto di forza dell’intera viticoltura italiana. E’ emersa l’incredibile longevità di questo vitigno, sicuramente il più vecchio tra tutti quelli presenti in Piemonte, con i suoi 700 anni di storia documentati oltre che da reperti storiografici anche dal portamento di alcuni ceppi di vigna centenari. Düsseldorf ha fornito l’occasione d’incontro soprattutto per numerosi contatti ‘business to business’ del panorama agroalimentare: importatori, giornalisti di settore, fornitori e operatori del catering e della ristorazione. Il vino Ossolano è stato presentato anche sulla barca di uno dei più importanti importatori tedeschi di prodotti d’eccellenza italiani, vicino ai grandi nomi dell’enologia italiana e alla presenza degli stessi grandi produttori è apparso per la prima volta anche il Prünent, grazie alla programmazione dei contatti avvenuta nei precedenti giorni della fiera. E inoltre ieri domenica 11 aprile la campagna promozionale del Vino delle Valli Ossolane ha avuto il suo culmine nella partecipazione al Vinitaly di Verona. Intervenuta con il gotha dei produttori nazionali una delegazione di viticoltori ossolani che ha presenziato alla conferenza stampa sulla Doc ‘Valli Ossolane’. L’assessore all’Agricoltura Germano Bendotti e il Presidente dell’Associazione Produttori Agricoli Ossolani Aldo Picchetti hanno presentato il nuovo riconoscimento nella conferenza “Piemonte terra di perfezione“. Molte le domande dalla numerosa platea composta da stampa settoriale e addetti ai lavori sul Prünent, che non si è intimorito nell’esibirsi a fianco dei grandi nebbioli, cugini maggiori, da cui derivano Barolo, Barbaresco Gattinara e Gemme. Ne sono derivate valutazioni molto positive quindi, che serviranno da ulteriore stimolo per migliorare la produzione vitivinicola del Verbano Cusio Ossola. “Crediamo moltissimo nel potenziale dell’agricoltura ossolana, nella sua capacità di poter tornare ad essere un buon motivo per non abbandonare la terra e la montagna e rappresentare un’alternativa occupazionale quando anche coniugata con finalità turistiche. Certo – rimarca l’Assessore Germano Bendotti – tutto deve essere affrontato con gli strumenti oggi a disposizione. Tecnologia, scienza ma anche marketing e comunicazione, all’interno di una filiera in cui comprendere ospitalità e gastronomia con agriturismo e bed & breakfast. Come Assessorato Provinciale stiamo lavorando a bandi che favoriscano l’accorpamento fondiario, coprendo, ad esempio le spese notarili e di perizie tecniche di coloro che vogliono estendere i loro vigneti acquisendo nuovi terrazzamenti e poderi. Sappiamo che l’estensione delle superfici vitate dell’Ossola non potrà mai competere con quella di altre realtà piemontesi vocate alla viticoltura, ma riteniamo che si possano ampliare notevolmente. In questi anni il tenace lavoro degli agricoltori ossolani ha dimostrato cosa si possa fare grazie alla passione e alla buona volontà. Un primo traguardo è stato raggiunto, ora sta a noi saper mettere a frutto le opportunità consegnateci da questo primo riconoscimento”.  
   
 

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