Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
 
   
  IL 30 APRILE SCADONO I TERMINI PER LA PRESENTAZIONE DEL RAPPORTO SULL´OCCUPAZIONE FEMMINILE IN SARDEGNA

 
   
  Cagliari, 19 Aprile 2010 - Si tratta per la Sardegna della quarta rilevazione ufficiale che, come prevede la legge, è affidata all´Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, che consentirà di verificare quale è l´andamento dell´occupazione femminile in Sardegna, appunto, nelle aziende pubbliche e private con oltre 100 dipendenti, quali sono i cambiamenti in atto e, soprattutto, quale è la reale condizione di lavoro delle donne circa le assunzioni, le carriere, la formazione, le tipologie contrattuali, anche alla luce della pesante crisi economica in atto. Si tratta di un adempimento di grande importanza, al quale le aziende sono tenute per evitare in primo luogo di incorrere nelle sanzioni previste dalla legge e, in secondo luogo, per poter accedere ai programmi di finanziamento previsti dallo stesso d.Lgs 198/2006 e dalla legge 53/2000 in materia di pari opportunità e conciliazione vita lavoro. I rapporti dovranno essere compilati sul modulo ministeriale predefinito ed inviati per raccomandata all’Ufficio della Consigliera Regionale di Parità, presso l’Assessorato del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale, via Xxviii Febbraio, 5 09131 Cagliari. "Visionare ed elaborare i dati sul personale, distinti per sesso, riguardanti l’accesso al lavoro, la progressione della carriera, il trattamento retributivo e la risoluzione del rapporto di lavoro - ha dichiarato la Consigliera Regionale di Parità Luisa Marilotti – permette di ricavare un quadro generale sui fattori che stanno alla base delle disparità, tutt’ora persistenti, tra uomini e donne nella gestione del personale. Questo consentirà non solo una riflessione per le imprese stesse, ma potrà servire per intervenire concretamente con azioni e politiche specifiche. E´ con questo spirito che chiediamo la massima collaborazione alle imprese, perchè dalla definizione chiara della situazione è possibile far scaturire azioni positive che porteranno vantaggi sicuramente alle donne eventualmente discriminate, ma anche alle stesse imprese attraverso i benefici previsti dalle normative vigenti, troppo spesso ignorati e per questo inapplicati."  
   
 

<<BACK