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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
 
   
  LIBERESO GUGLIELMI: L’ANIMA DELLE PIANTE NEGLI ACQUERELLI DEL “GIARDINIERE DI CALVINO”

 
   
  Genova, 19 aprile 2010 - In ognuno respira il suo amore per tutte le piante, ritratte con rigorosa fedeltà all’originale e con la fantasia straordinaria, coltivata dalla passione, di chi ne sa scoprire tutti i segreti e le proprietà e vuole trasmettere a tutti la sua curiosità, le sue conoscenze e memorie preziose. Sono gli ottanta acquerelli di Libereso Guglielmi, il celebre “giardiniere di Calvino”, come lo definì Ippolito Pizzetti perché fu allievo dell’insigne botanico Mario Calvino, padre di Italo con cui condivise molti momenti d’infanzia, esposti nella mostra Libero Giardino, realizzata al Museoteatro della Commenda di Prè dall’Assessorato all’Agricoltura della Provincia di Genova con la collaborazione del Mu.ma Istituzione Musei del Mare e della Navigazione del Comune di Genova e inaugurata oggi, alla presenza dell’autore, dalla vice presidente della Provincia Marina Dondero e da Maria Paola Profumo, presidente del Mu.ma. Libereso Guglielmi, che da Mario Calvino ha imparato a coltivare l’amore per le piante, ha iniziato a coltivare quello per il disegno e i pennelli frequentando da ragazzo Antonio Rubino, primo grande maestro del fumetto italiano e geniale ideatore grafico della testata del Corriere dei Piccoli, di cui divenne amico. Da Libereso c’è sempre da imparare, su ogni pianta che coltiva o ritrae sempre come fossero sue creature. Così si scopre che del fico d’India non si mangiano solo i frutti, ma anche le robuste e spinose foglie, naturalmente quelle più giovani “in Messico ne vanno matti, tagliati fini in insalata o impanati e fritti” dice raccontando anche di un’ottima melanzana arancione, originaria della Turchia, di “campanule nel minestrone di Triora, o riempite di crema per i dessert, di petali di geranio in insalata, e dell’Epilobum dai fiori rossi “tra le prime piante a crescere sui terreni dopo gli incendi” si mangiano le foglie “come spinaci e i germogli come asparagi”. Per i disturbi femminili della menopausa o delle mestruazioni difficili niente di meglio del tarassaco, che contiene “molto ferro, ben assimilabile” e per guarire una bruciatura è ottimo l’alcolato di petali di calendula e poi, per riprendersi meglio, “germogli di trifoglio fritti nella pastella, una meraviglia per una pianta tra le più ricche di potassio e di sali minerali, le cui foglie sono ottime in insalata.” Per Marina Dondero "nell’anno internazionale della biodiversità, la Provincia di Genova ha voluto con questa mostra rendere omaggio a Liberemo Guglielmi , uomo straordinario che coerente con il proprio nome ha saputo vivere con la natura uno splendido rapporto di esplorazione e reciproca libertà, maturando immense conoscenze e competenze preziose da conservare e trasmettere anche attraverso la creazione di splendidi disegni ed acquerelli. La collaborazione di Libereso al nostro progetto ´Alla ricerca del gusto´ è stata preziosa per i suggerimenti che ci ha fornito per la realizzazione degli orti scolastici e per aver contagiato i tanti bambini e ragazzi che hanno potuto conoscerlo personalmente con il suo travolgente entusiasmo e inarrestabile curiosità. Un messaggio di libertà e di valorizzazione delle diversità oltremodo attuale.” Maria Paola Profumo condive "questo significato, in linea con il messaggio che il Mu.ma. Vuole dare a Commenda, che nessuno si senta straniero in questa città” La mostra, accompagnata da tre video realizzati dal centro audiovisivi della Provincia, resterà aperta al pubblico dal 16 aprile al 3 giugno (dal martedì al venerdì nell’orario 10-17, sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 19) al Museoteatro della Commenda di S. Giovanni di Prè del Mu.ma ed è suddivisa in tre sezioni: il Giardino di Libereso (che riproduce oltre 400 specie presenti nel suo giardino di Sanremo), il Giardino del mondo, sulle piante da lui raccolte nei suoi numerosi viaggi e il Giardino del progettto Alla ricerca del Gusto: le piante spontanee presenti sul nostro territorio, oggetto di approfondimento del progetto provinciale. Altre informazioni ai telefoni 010 2512435 – 010 2514760 e contattando l´e-mail infocommenda@muma.Genova.it. Per la Settimana della Cultura, dal 16 al 25 aprile, l´ entrata alla mostra è gratuita.  
   
 

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