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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  SICUREZZA E LAVORO: SVINCOLARSI DALLA PRATICA DEL MASSIMO RIBASSO FONDAMENTALE LA FORMAZIONE DEGLI STRANIERI, CHE SONO IL 35,5% DEI LAVORATORI EDILI IN PROVINCIA DI VENEZIA

 
   
  Venezia – 9 novembre 2006 - "Il settore delle costruzioni edili in Veneto sta vivendo una congiuntura particolarmente positiva. Nel 2005 sono stati toccati i massimi storici a livello occupazionale, con 177mila addetti e un +6,3% sul 2004, una crescita che compensa le perdite occupazionali in altri settori dell´industria. Anche sul fronte degli infortuni i numeri parlano in modo favorevole, facendo segnare un -5,3% sul 2004, pur restando alto il dato numerico assoluto. Un bilancio comunque positivo, reso possibile dal lavoro comune svolto in materia di sicurezza negli ultimi anni, parallelamente allo sviluppo di tecnologie e processi produttivi e all´evoluzione delle norme di sicurezza in materia. Ma c´è ancora molta strada da fare: bisogna sostenere con maggiore convinzione le aziende in regola e che operano con trasparenza e creare un sistema virtuoso che si svincoli dalla pratica del massimo ribasso. Solo puntando sulla qualità e investendo in sicurezza si possono tutelare i lavoratori e fornire loro adeguate garanzie". È il commento del presidente del Cpt Venezia Ugo Cavallin a pochi giorni dalla firma del protocollo d´intesa per la promozione della sicurezza sul lavoro nel settore edile sottoscritto dal Prefetto di Venezia Guido Nardone con i rappresentanti di istituzioni, agenzie economiche, enti che operano nel settore della sicurezza, associazioni imprenditoriali, sindacati, ordini e collegi professionali che compongono il Tavolo provinciale di coordinamento per la sicurezza in edilizia. "La firma del protocollo proposto dalla Prefettura segna un passaggio importante - sottolinea Cavallin -: ha coinvolto 17 soggetti, che rappresentano quasi 15mila lavoratori, 2. 700 aziende (fra industria e artigianato) e circa 7mila liberi professionisti dell´area tecnica, ma anche tutti i soggetti che operano nel settore della sicurezza. Questo significa che si è deciso di fare sistema. È un nuovo obiettivo raggiunto in un percorso di radicale ripensamento dell´approccio alla sicurezza nei cantieri". Nonostante la crescita occupazionale e la diminuzione degli infortuni, il rovescio della medaglia è rappresentato dalle cifre relative alle morti bianche in cantiere, aumentate nell´ultimo anno, e dalla condizione dei lavoratori stranieri, ancora poco tutelati nonostante la loro presenza sia in forte aumento. "Secondo i dati della Cassa Edile veneziana (settore industria) - evidenzia il vicepresidente del Cpt Venezia Claudio Dureghello -, su un totale di 12. 430 operai quasi 3. 500 sono stranieri. Questo significa che oggi siamo chiamati ad un impegno ancora più forte per la formazione e la qualificazione di lavoratori a rischio che rappresentano oltre il 35,5% della manodopera attiva nei cantieri della provincia di Venezia". Anche grazie al protocollo firmato in Prefettura, "ora è possibile sostenere nuove sinergie nell´attività di verifica e controllo del rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza e promuovere presso le imprese le tematiche della certificazione etica". .  
   
 

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