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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
 
   
  A PERUGIA WORKSHOP SU BENI CULTURALI

 
   
  Perugia, 19 aprile 2010 – Promuovere nuove attività per la salvaguardia, valorizzazione e gestione delle risorse culturali, sostenere attività formative nel settore della conservazione, valorizzazione e gestione del patrimonio culturale, condividere sul tema informazioni e buone pratiche a livello internazionale, attivare una collaborazione nella ricerca di fondi internazionali, nazionali e locali: con questi obiettivi è stato stilato, il 17 aprile, a Perugia un documento d’intenti tra le Regione Umbria, Veneto, Calabria, Puglia e partner balcanici aderenti al progetto “Futuro contemporaneo” attivato per l’ideazione e progettazione di future iniziative e di scambi culturali. L’iniziativa rientra negli “Accordi di Programma Quadro (Apq) per l’area dei Balcani e del Mediterraneo sottoscritti con il Mae. In particolare, per il settore dei Balcani, nell’ambito della linea di intervento Dialogo e Cultura, la Regione Umbria ha aderito al progetto “Infrastrutture Culturali e Territoriali” in seguito al progetto "Futuro contemporaneo - Materiali Metodi e memorie per la conservazione delle arti del Xx e del Xxi secolo" che ha previsto una serie di incontri tra cui l’ultimo che si è svolto in Umbria dal 12 al 15 aprile. Ad organizzare il workshop è stato il Comune di Perugia, soggetto attuatore per conto della Regione, in raccordo con i servizi regionali Rapporti Internazionali e Cooperazione e Beni Culturali. I partecipanti all’iniziative, provenienti dalle regioni italiane aderenti al Progetto e dai musei di Serbia (Belgrado, Sid, Novi Sad), Montenegro (Cetinje), Macedonia (Skopije), Bosnia Erzegovina (Sarajevo) sono stati impegnati in un programma di visite e incontri con rappresentanti delle istituzioni e dei musei locali, nonché con esperti del settore. Oltre a momenti tecnici per diffondere la conoscenza di buone pratiche in materia di conservazione di beni del 20/mo e del 21/mo secolo – tra queste era compresa la visita e l’illustrazione delle metodiche diagnostiche del Laboratorio di chimica dell’Università di Perugia, Centro di eccellenza Smaart – erano previsti scambi di conoscenze e esperienze relative a casi di restauro particolarmente complessi e visite ad una selezione di strutture espositive (Fuseum e studio del maestro Giuliano Giuman a Perugia, Fondazione Burri a Città di Castello, Galleria comunale di arte contemporanea a Spoleto, Ciac a Foligno) e un approccio con il più vasto panorama dell’offerta culturale regionale. Alla fine delle quattro giornate di lavoro, che ha previsto anche una tavola rotonda dal titolo “Il Futuro del contemporaneo. Per una condivisione di buone pratiche di restauro e di modelli istituzionali di cooperazione”, è stato stilato il documento d’intenti che ha delineato anche il lavoro da svolgere in avvenire.  
   
 

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