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Notiziario Marketpress di Lunedì 19 Aprile 2010
 
   
  CONFERMATA RIPRESA SIDERURGIA IN FVG

 
   
  Trieste, 17 aprile 2010 - Il settore siderurgico del Friuli Venezia Giulia conferma, anche nei primi mesi del 2010, i segnali di ripresa dati alla fine dello scorso anno. Lo asserisce l´assessore regionale al Lavoro, Università e Ricerca, Alessia Rosolen, analizzando i rapporti dell´Osservatorio sulle situazioni di difficoltà occupazionale ed in particolare i dati relativi alle richieste di cassa integrazione. "Le autorizzazioni richieste dalle aziende del settore nell´ultimo trimestre del 2009 costituiscono il 17 per cento di quelle dell´intero anno - nota l´assessore - e sono molto inferiori rispetto al secondo (38 per cento) ed al terzo trimestre (36 per cento)". Nato nel secondo semestre 2008 per monitorare i fenomeni di crisi su settori o territori più esposti (elettrodomestici, chimica, occhialeria, siderurgia ed il territorio della Val Canale-canal del Ferro) l´Osservatorio ha pubblicato oltre 40 report sul sito dell´Agenzia del Lavoro ed ora, dopo oltre 18 mesi di attività, l´assessore Rosolen ha deciso di illustrare il lavoro svolto per leggere la crisi dal versante settoriale. "In Italia - rileva l´assessore - a febbraio 2010 si è registrato un aumento della produzione del 15,4 per cento rispetto a gennaio e del 28,5 per cento rispetto a febbraio 2009; già a ottobre comunque, Federacciai riteneva che per l´Italia la fase più acuta della crisi fosse superata ed anche a livello regionale le imprese siderurgiche sembrano aver superato il periodo di maggiore problematicità". La cartina tornasole dell´uscita dal tunnel è la caduta delle domande di cassa integrazione ordinaria nel tempo, tanto che molte imprese (Ferriera di Servola, Sertubi, piccole imprese della provincia di Udine), che nei mesi precedenti avevano fatto richiesta dell´ammortizzatore, non hanno avuto la necessità di rinnovarlo o, come l´Acciaieria Fonderia di Cividale, ne stanno facendo un utilizzo ridotto. "Nella prima parte del 2009 la caduta del mercato di prodotti siderurgici era stato del 50 per cento, mentre il ricorso agli ammortizzatori sociali era diventato un fenomeno generalizzato" ricorda l´assessore Rosolen rilevando che, già nell´estate del 2008, erano arrivate le prime richieste di Cig ordinaria per alcuni lavoratori di Ferriere Nord del Gruppo Pittini (dove sono occupate oltre 600 persone) e a novembre per i dipendenti della Zml del Gruppo Cividale (oltre 500 lavoratori) e per quelli dello stabilimento della Afv-acciaierie ferriere vicentine. Nel 2009 il ricorso alla cassa integrazione ordinaria si è diffuso: l´Abs, che conta un migliaio di dipendenti, ha avviato l´ammortizzatore a partire da gennaio (nei primi sei mesi del 2009 risulta aver subito un calo dell´attività del 40-50 per cento della capacità produttiva; il bilancio 2008/2009 si è chiuso con un fatturato in calo del 30 per cento e le stime per l´esercizio in corso prevedono un ulteriore calo del 40 per cento). Da febbraio 2009 è iniziata la cassa integrazione per i dipendenti degli stabilimenti della Siat di Gemona del Gruppo Pittini (complessivamente circa 170 lavoratori); da marzo a settembre l´ammortizzatore ha colpito i dipendenti della Ferriera di Servola e della Sertubi. A partire dai primi mesi del 2009, la cassa integrazione ha riguardato anche imprese direttamente collegate all´Abs, come la Qualisteel, il Centro Trattamenti Termici, la Gmt, la Slag (che complessivamente occupano circa 150 lavoratori). "Sono state poche - rileva Rosolen - le imprese che non hanno fatto richiesta di Cig, e tra queste ricordiamo Trametal e Fsg-forgiatura San Giorgio di San Giorgio di Nogaro". In pratica, nel corso dello scorso anno le domande di cassa integrazione ordinaria presentate dalle imprese del settore e da quelle di fornitura erano state 121, per un totale di oltre 850 mila ore richieste e autorizzate. L´incidenza di domande più rilevante si è avuta a Trieste, con il 36 per cento, e ad Udine (34 per cento), seguite da Pordenone (29 per cento). La stima per difetto dei lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione ordinaria è di 2.533 unità e di questi, il 42 per cento è occupato in imprese della provincia di Udine, il 34 per cento in imprese del Pordenonese ed il 23 per cento a Trieste In tutto sono stati dichiarati, lo scorso anno, 272 esuberi e di questi, "43 sono interessati da provvedimenti di cassa integrazione per cessazione di attività e altri 229 sono stati definiti come esuberi veri e propri", ricorda l´assessore, auspicando che, dati i segnali di ripresa, il numero possa ridursi. "Gli insediamenti siderurgici in regione sono importanti per la presenza dei grandi gruppi nazionali, come Riva, Lucchini, Duferco, e di produttori locali quali il gruppo Cividale, Pittini e Danieli, realtà di portata mondiale", conclude l´assessore Rosolen, sottolineando che, nel complesso, il settore dà direttamente lavoro a 5.000 persone e deve ricevere grande attenzione "anche in termini di ricerca ed innovazione".  
   
 

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