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Notiziario Marketpress di Giovedì 09 Novembre 2006
 
   
  LACOSTE: IL PICCOLO COCCODRILLO SCEGLIE LA MODA ECO

 
   
  In un mondo segnato dappertutto dalla produzione di massa, aumenterà sempre di più la richiesta di articoli che possano offrire qualcosa di personale e di unico. In considerazione sia della presenza globale del marchio sia della diversità del pubblico di Lacoste, Tom ha messo in discussione la necessità di uniformità nei processi di produzione, e allo stesso tempo ha avviato una riflessione su come affrontare le urgenti e attualissime questioni ambientali. La Eco Polo, quindi, trae ispirazione dalla lavorazione artigianale, e fa affidamento sui coloranti naturali e sul cotone biologico. Dopo uno studio iniziale dell’enorme varietà di coloranti naturali e di metodi di tintura che esistono al mondo, seguito da una fase di approfondimento che comprendeva molti viaggi in Nigeria e in India, Tom ha trovato ciò che cercava e – per il grande patrimonio culturale e le credenziali ‘ecologiche’ – ha scelto l’indaco. A differenza di altri coloranti, l’indaco non dipende tradizionalmente da nessun prodotto chimico corrosivo per fissare il colore. Si usa invece un antico processo di fermentazione che è il vanto di paesi come la Nigeria, l’India, il Marocco e il Vietnam. Pensando proprio alla ricca storia di quest’arte universale, Tom si è messo a esaminare le varie sfumature del colore, allo scopo di scoprire quale sia la massima intensità che si possa ottenere con l’indaco. Dopo aver ricevuto da tutto il mondo pacchi pieni zeppi di rocchetti di filati artigianali – molti dei quali appena usciti dalle tinozze di tintura – Tom ha incominciato a studiare, assieme a Lacoste, come rendere questo processo manuale fattibile su una scala più ampia. Il risultato è la Eco Polo. In cotone biologico d’un intenso color indaco (grazie a una tintura naturale effettuata nelle fabbriche di Lacoste in Marocco), tutte le polo sono un po’ diverse l’una dall’altra. Per accentuare la qualità artigianale del capo, Tom ha messo in discussione certi connotati della classica polo Lacoste, aumentandone la consistenza con nuove impunture e conferendole un aspetto logoro tramite bordi più ruvidi. Il packaging della Eco Polo è caratterizzato da una speciale confezione lavorata a sbalzo che Tom ha creato da materiali riciclati con richiamo ai vecchi cartoni per le uova. A completare la proposta Ecopolo (che sarà commercializzata nei negozi Lacoste e in un ristretto numero di punti vendita in tutto il mondo) c’è la Ecopolo+, ovvero un’edizione limitata di 1000 pezzi tinti a mano. Questo prodotto super speciale è frutto d’una collaborazione con The Colours of Nature di Auroville nell’India (www. Thecolourssofnature. Com), che si specializza nella fermentazione naturale di indaco. Si tratta di un processo altamente ecologico perché consuma meno acqua e non richiede nessun fissatore. La Ecopolo+ sarà distribuita presso un numero ristrettissimo di punti vendita multimarca in tutto il mondo, tra cui la boutique Colette a Parigi, il Dover Street Market a Londra e il Tokyo Hipster’s Club – la prima avventura di Dixon nell’ambito dell’architettura, nonché una vetrina ideale per le sue creazioni firmate Lacoste. .  
   
 

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