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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Aprile 2010
 
   
  MAGGIO MUSICALE FIORENTINO: IL PRESIDENTE ROSSI AL MINISTRO: «NIENTE DISCRIMINAZIONI PER LA TOSCANA» UNA LETTERA INVIATA AL MINISTRO DELLA CULTURA SANDRO BONDI

 
   
  Firenze, 20 aprile 2010 - Regione ed Enti locali «fanno squadra» per la difesa e lo sviluppo del Maggio. Mentre il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha annunciato in Consiglio comunale un aumento del finanziamento al teatro e una serie di iniziative per scongiurare il temuto «declassamento» ad opera dell´annunciato decreto governativo, interviene anche il presidente della Regione Enrico Rossi. Due le sue iniziative: un incremento di 500 mila euro dello stanziamento regionale (che ammonta attualmente a circa a 2,5 milioni) e una lettera al ministro Bondi, in cui chiede «che al Maggio sia attribuito quel riconoscimento di Istituzione di prioritario interesse nazionale che potrà assicurare alla Fondazione autonomia, crescita e sviluppo, anche sul piano degli interventi organizzativi, che esso merita, non in competizione con altre prestigiose Istituzioni nazionali, ma al pari di esse». Fin dalle prime indiscrezione dei giorni scorsi sul decreto il presidente Rossi aveva respinto con fermezza l´ipotesi di una sorta di declassamento del Maggio, denunciando, se così si intendesse procedere, una discriminazione della Toscana in una delle sue più prestigiose e riconosciute eccellenza. «In merito al Decreto legge di riforma delle Fondazioni Lirico sinfoniche – prosegue il presidente - credo che il rilievo, il sostegno e le valutazioni che tutta la stampa nazionale ha espresso rispetto al Maggio Musicale Fiorentino siano la dimostrazione che una non corretta valutazione della qualità artistica, della storia e dei costanti sforzi per avviare una azione concreta per una normalizzazione degli istituti contrattuali penalizzerebbe non solo e non tanto la Toscana e la Città di Firenze, quanto il prestigio, la qualità e la rilevanza dell’intero sistema nazionale ed internazionale che si alimentano e contano sul Maggi o musicale Fiorentino». «Qualunque provvedimento che dovesse vedere esclusa l’eccellenza del Maggio da specifici riconoscimenti – conclude - significherebbe un arretramento del valore culturale ed artistico dell’offerta nazionale».  
   
 

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