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Notiziario Marketpress di Martedì 20 Aprile 2010
 
   
  UMBIRA, FONDO SOCIALE EUROPEO: AL FESTIVAL INTERNAZIONALE DEL GIORNALISMO TRE GIOVANI DONNE PER TRE PROGETTI

 
   
  Perugia, 20 aprile 2010 – Alessia Bura, una laurea in Conservazione dei Beni Culturali, gemmologia e maestra d’arte applicata, offre un saggio della sua vasta e scintillante produzione di “gioielli polimaterici”; Melinda Cavalli, anche lei una laurea in Conservazione dei Beni Culturali, sorride presentando il “passepartout” che incastona il certosino restauro di una copia notarile di un “privilegio” di Papa Alessandro Iii per l’Abbazia di Sassovivo di Foligno; Margherita Cirulli, laureata in Storia dell’Arte Medievale e restauratrice ceramica, delinea nuove strategie per il rilancio economico e culturale della ceramica di Deruta, attraverso un “concorso di idee espresse in ceramica”, i cui risultati saranno presentati a Deruta il 9 maggio. Sono loro le protagoniste di tre progetti di ricerca, cofinanziati dal Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Regionale Operativo, che la Regione Umbria ha scelto di presentare, in uno “stand” allestito per l’occasione, durante il prossimo Festival del Giornalismo, in programma a Perugia dal 21 al 25 aprile. “Consapevole che lo sviluppo dell’economia italiana è legato alla maestria artigianale e a tesori culturali unici al mondo – spiega il direttore regionale Ciro Becchetti –, la Regione Umbria ha scelto di presentare al Festival del Giornalismo alcuni progetti di ricerca, legati a percorsi di valorizzazione e sviluppo della professionalità in campo artistico-culturale”. Alessia Bura, che lavora a Lama (Città di Castello) nel laboratorio del suo maestro d’arte Raimondo Paradisi, ha sviluppato il tema dell’“applicazione di materiali polimaterici nel settore artigianale con particolare riferimento al comparto della ceramica e dell’oreficeria”: ne sono nati singolari gioielli, che (utilizzando metalli, resine, organze, ed una particolare tecnica che consente d’incastonare la ceramica nel metallo) si ispirano ad opere poco note della grande avanguardia artistica moderna e contemporanea, da Picasso a Burri, dal Futurismo a Gustav Klimt. Alessia Bura (che si è vista pubblicare la foto di un paio di suoi orecchini sulla prestigiosa rivista di arte, architettura e moda “Exibart.onpaper”) vede un forte legame fra il design di gioielli e il mondo della moda: “I gioielli che faccio – dice – hanno una valenza culturale forte, e sono concepiti per esaltare ed essere esaltati dal design degli abiti”. Un difficile lavoro ha atteso Melinda Cavalli, sotto la guida del professor Attilio Bartoli Langeli, da quando, nel corso di lavori di manutenzione, un operaio ha rinvenuto in una volta dell’Abbazia di Sasso Vivo i resti di ciò che si è rivelata essere un’antica pergamena, copia notarile di metà del Duecento di un “privilegio” di Papa Alessandro Iii, il cui originale (del 1172) è andato perduto. Grazie a celle di umidificazione, puliture in acqua e alcol, ammorbidimenti, spianamenti e montaggio finale in un “passpartout”, la pergamena (di proprietà della famiglia Clarìci di Foligno) è tornata nuovamente leggibile ed interpretabile. “Un documento storico – dice Melinda Cavalli – di grande importanza per la storia dell’Abbazia”. “La ceramica è Deruta e Deruta è la ceramica”, spiega Margherita Cirulli, che, prima di occuparsi del progetto “Concorso di idee espresse in ceramica”, ha lavorato come restauratrice e conservatrice dei manufatti ceramici presso il Museo del Vino e dell’Olio della famiglia Lungarotti a Torgiano. “In questo senso – sottolinea – il concorso di idee con il quale abbiamo invitato artigiani, artisti, designer, studenti, amanti ed esperti dell’arte ceramica, singoli e associati, è un omaggio a Deruta, ed anche un modo per sperimentare percorsi, in grado d’innovare l’arte ceramica derutese e coniugare felicemente tradizione e avanguardia”.  
   
 

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