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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2010
 
   
  UE: SWIFT E PNR: PREOCCUPAZIONE PER LA PRIVACY IN VISTA DI NUOVI NEGOZIATI

 
   
  Strasburgo, 26 aprile 2010 - Nel dibattito tenutosi mercoledì numerosi deputati hanno sottolineato che varie questioni devono ancora essere risolte prima che il Parlamento possa approvare il prossimo accordo Ue-usa sul trasferimento dei dati finanziari attraverso la rete Swift. I punti principali di disaccordo sono il trasferimento di dati "in massa" e la possibilità di ricorso in caso di uso errato dei dati personali. Per quanto riguarda il trasferimento dati dei passeggeri aerei verso Usa e Australia, Ppe, S&d e Alde si sono espressi a favore del rinvio della votazione fino a quando la Commissione non presenterà il nuovo "Pacchetto Pnr". Accordo Swift Ue-usa - Il Parlamento europeo aveva respinto nel mese di febbraio il precedente accordo Swift e pertanto un nuovo accordo deve ora essere negoziato dalle parti. La Commissione europea vorrebbe firmare il testo prima della fine di giugno. Nel respingere l´accordo, i deputati avevano fortemente criticato la possibilità che il trasferimento di dati avvenisse non solo sui nomi sospetti, ma su una grande quantità di persone, "in massa" appunto. I deputati hanno anche sottolineato che i diritti dei cittadini sui propri dati personali - in particolare quelli all´accesso, rettifica, compensazione e ricorso - non erano sufficientemente definiti nel testo poi bocciato. Dichiarazione del Consiglio - Il Consiglio darà "un voto favorevole al progetto di mandato proposto dalla Commissione" ha spiegato il rappresentante della Presidenza spagnola, Diego López Garrido. L´accordo "dovrà includere garanzie e salvaguardie sufficienti", ha affermato, aggiungendo che tali garanzie dovrebbero essere applicate senza alcuna discriminazione ai cittadini sia dell´Ue sia degli Usa. Sulla questione dei trasferimenti "in massa", ha ricordato che "tale principio deve essere confermato per ragioni sia tecniche sia di efficienza". Ha infine sottolineato l´impegno del Consiglio a raggiungere presto un accordo interistituzionale sull´accesso ai documenti dei negoziati. Dichiarazione della Commissione - Cecilia Malmström, commissario per gli Affari interni, ha ricordato che la Commissione ha "cercato di tenere conto delle preoccupazioni espresse dal Parlamento europeo nelle sue risoluzioni". Le richieste dovranno essere presentate dalle autorità giudiziarie e, in caso di abuso, dovranno essere garantiti mezzi di ricorso legale. Per quanto riguarda poi il trasferimento dei dati "in massa", ha proseguito, "so che questa è una grande preoccupazione per il Parlamento europeo, ma senza di essi non ci sarebbe il Tftp (programma di controllo delle operazioni finanziarie dei terroristi) ". Se l´Unione europea dovesse sviluppare qualcosa di simile al Tftp", ha concluso, "le autorità statunitensi saranno disposte ad aiutarci". Interventi in nome dei gruppi politici - Simon Busuttil (Ppe, Mt), ha sottolineato che "il Parlamento europeo desidera un accordo, ma non un accordo a qualunque costo». Si è poi felicitato per la tempestività con cui la Commissione "ha proposto un mandato" che spera sia approvato "il più presto possibile". Riferendosi poi alla questione dei dati "in massa" ha aggiunto che il Parlamento europeo eserciterà il proprio potere "in modo costruttivo e responsabile", precisando che "quello che vogliamo richiederà un ripensamento non solo da parte degli Stati Uniti, ma anche da parte nostra". Ha poi formulato la domanda: "Vogliamo un Tftp europeo?". Infine, ha ricordato che la prossima settimana una missione del Parlamento europeo si recherà negli Stati Uniti per discutere tali questioni con i propri omologhi in seno al Congresso degli Stati Uniti. Contraddicendo l´oratore precedente, Birgit Sippel (S&d, De) ha affermato che il suo gruppo preferirebbe "un accordo non il più presto possibile", ma piuttosto "il miglior accordo possibile". A suo parere il Consiglio non dovrebbe prendere la sua decisione fino a quando il Parlamento europeo non avrà espresso il suo voto il 6 maggio. Si è dichiarata contraria al trasferimento dei dati "in massa" poiché "non commisurato" ritenendo che un´autorità in Europa dovrebbero controllare come i dati sono stati estratti. Concludendo il suo intervento, ha chiesto al Consiglio e alla Commissione come possano essere certi che " siano trasferiti solo i dati veramente necessari ". Per Jeanine Hennis-plasschaert (Nl) il fatto che il Parlamento abbia deciso di non votare la propria risoluzione questa settimana, "non dovrebbe impedire al Consiglio di procedere con l´adozione come programmato". Ha aggiunto tuttavia che "i principi di proporzionalità e di necessità sono punti irrinunciabili del nuovo accordo" e che "le richieste giuridiche da parte dell´Europa di un utilizzo dei dati personali equilibrato, proporzionato e rispettoso della legge sono d´importanza cruciale". Quindi, ha concluso, spetta al Consiglio e alla Commissione rispettare tali principi e "concludere un accordo che soddisfi tutte le richieste dell´Ue e degli Usa". Per Jan Philipp Albrecht (Verdi/ale, De) "si sta parlando di principi costituzionali, di tutela della privacy, di tutela giuridica e proporzionalità". Sul tema del trasferimento di dati "in massa", il deputato ha chiesto se esso sia "veramente opportuno?", affermando che si tratta di una violazione dei Trattati e suggerendo l´applicazione di "misure meno intrusive". Charles Tannock (Ecr, Uk) ha spiegato che anche se il suo gruppo politico ha sostenuto l´accordo iniziale presentato al Parlamento, la nuova proposta della Commissione "in ultima analisi potrebbe essere quella definitiva" visto lo "scarso apprezzamento" che i diplomatici americani hanno mostrato nei confronti dei nuovi poteri del Parlamento. Ha quindi aggiunto che la visita al Parlamento annunciata dal vice-presidente americano Joseph Biden potrebbe contribuire a migliorare la situazione. "Nessuno più di me vorrebbe vedere rafforzate le relazioni Ue-usa", ha concluso. Marie-christine Vergiat (Gue/ngl, Fr) ha dichiarato che le linee guida della Commissione hanno preso in considerazione alcune delle richieste del Parlamento europeo circa la conservazione dei dati e la possibilità di un risarcimento giuridico. Tuttavia, questo progresso è stato "insufficiente" poiché "i principi di necessità e di proporzionalità non sono rispettati". "Non mi fido delle autorità statunitensi quando trattano questi temi", ha sottolineato, aggiungendo che "siamo ancora in attesa di garanzie a tutela dei diritti dei cittadini europei". Mario Borghezio (Efd, It) ha affermato che "è assolutamente vero che ci deve essere equilibro e che i diritti dei cittadini non devono essere sacrificati oltre misura". Ha quindi ricordato che "le linee guida (del mandato negoziale) sono da considerarsi sostanzialmente valide sia al fine di assicurare un´efficace e necessaria collaborazione con gli Usa, sia nell´assicurare un controllo democratico del flusso dei dati, affidato al Parlamento europeo". In particolare, ha sottolineato che il nuovo mandato prende in considerazioni i principali punti sollevati dal Parlamento. L´accordo è "nell´interesse bilaterale: anche l´Europa deve difendersi" dal terrorismo, anzi "l´Europa deve attivarsi e deve dare essa stessa degli input e indicazioni" su come intende farlo, ha concluso. Trasferimento dati dei passeggeri a Usa e Australia - Il Parlamento è anche chiamato ad approvare, o respingere, una proposta di accordo sul trasferimento dati dei passeggeri aerei verso gli Usa e Australia. Il 6 maggio, i deputati voteranno un progetto di risoluzione che dovrebbe proporre un rinvio della votazione, per consentire la preparazione di una nuova proposta sull´uso dei cosiddetti "Passenger Name Records" (Pnr - archivi che contengono informazioni sul nome del passeggero, itinerario, luogo di acquisto del biglietto e molto altro) che possa soddisfare le richieste del Parlamento sulla protezione dei dati personali. I dati Pnr erano inizialmente raccolti per scopi commerciali, ma sono oggi sempre più utilizzati per la lotta al crimine. Dichiarazione della Commissione - Durante il dibattito in plenaria di mercoledì, il commissario per gli Affari Interni, Cecilia Malmström, ha proposto un nuovo "Pacchetto Pnr", che include anche "una strategia globale sull´utilizzo dei dati Pnr", che stabilisce i principi generali per raggiungere accordi con Stati terzi oltre a proposte per la rinegoziazione degli accordi esistenti con Usa, Australia e Canada, e per un nuovo sistema Pnr europeo. Intervento della relatrice - La relatrice, Sophia in´t Veld (Alde, Nl), ha riconosciuto che, nonostante la tradizionale reticenza del Parlamento all´utilizzo e al trasferimento dei dati Pnr, la bocciatura di due accordi internazionali (Swift e Pnr) creerebbe incertezza giuridica e, quindi, difficoltà per i cittadini e per le compagnie aeree. Sostenendo pertanto il rinvio del voto, ha invitato la Commissione a proporre il nuovo "Pacchetto Pnr" prima della pausa estiva. Intervento in nome dei gruppi - Axel Voss (Epp, De) ha sostenuto la posizione della relatrice e parlato in favore del rinvio della votazione "per prendere in considerazione le nostre perplessità sulla protezione dei dati personali". Birgit Sippel (S&d, De) ha espresso l´auspicio che una serie di questioni ancora irrisolte - quali la natura dei dati trasferiti o il rischio di "profiling" (pratiche di definizione di profili tramite l´uso di dati personali) - possa essere chiarita e prima della pausa estiva possa essere stilato un mandato negoziale. Jan Philipp Albrecht (Verdi/ale, De) ha affermato che l´accesso globale incontrollato ai dati Pnr attualmente possibile già infrange i nostri diritti costituzionali. Ryszard Czarnercki (Ecr, Pl) si è detto d´accodo con l´oratore precedente, aggiungendo che "all´interno del Parlamento europeo perfino coloro che sono favorevoli al trasferimento dei dati si sono lamentati del modo in cui il Consiglio li ha trattati". Infine, per Eva-britt Svensson (Gue/ngl, Se) l´uso dei dati Pnr a volte serve perfino a determinare chi può viaggiare e chi no, sottolineando che questa potrebbe essere una violazione dei diritti umani fondamentali.  
   
 

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