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Notiziario Marketpress di Lunedì 26 Aprile 2010
 
   
  BASILICATA NUOVA GIUNTA, SALIERNO:DUE DONNE NON IN LINEA CON CARTA UE

 
   
  Potenza, 26 aprile 2010 - "Francamente non sono convinta, come sostiene la consigliera regionale effettiva di parità, Maria Anna Fanelli, che due donne in giunta regionale mettano la Basilicata in linea con la carta europea delle donne. Certo due donne rispetto allo zero di prima non è un risultato da poco. Ma l´idea-progetto, che continuo a sostenere insieme al Movimento sorto di recente, di leadership femminile e giovanile non si riduce al dosaggio dei posti in giunta (magari oltre che per sesso anche per generazioni di età) ed è molto più ampia perchè tocca aspetti più complessivi della vita politica, economica e sociale". E´ quanto sostiene Adeltina Salierno, già consigliere regionale del Pd. "Le due donne assessore, inoltre, certamente – aggiunge Salierno - non risolvono tutti i problemi di rappresentatività a cominciare da quello più rilevante riferito al territorio sino a considerare quello politico. In entrambi i casi la scelta netta operata dal presidente De Filippo è senza dubbio coraggiosa, ma non mi sembra si sia tenuto conto che il governo della regione ha bisogno di un maggiore impegno per rimettere insieme le due province e le differenti aree in un unico disegno di regione-territorio, proprio come la direzione regionale del Pd aveva indicato al segretario regionale Speranza e al governatore De Filippo. Un´altra riflessione è d´obbligo: una giunta eccessivamente sbilanciata verso gli esterni-tecnici si presta a qualche rischiosa interpretazione, perchè sembra quasi una intenzione di dare ai partiti un ruolo secondario e comunque non di governo. Nel progetto di leadership femminile e giovanile la selezione delle classi dirigenti - dice Salierno - è un aspetto centrale che tocca da vicino soprattutto la vita interna ai partiti perchè si rinnovi e faciliti la partecipazione, ma di certo non li esautora da questo compito, sempre più rilevante, di selezionare. Non a caso ho proposto e sostengo iniziative di formazione delle donne e dei giovani alla politica e all´attività istituzionale in affiancamento, perchè credo che nonostante gli evidenti limiti emersi proprio con la forte competizione per il voto di preferenza che ha fortemente penalizzato i giovani candidati e le donne, il partito è senza alcun dubbio una buona scuola di formazione. Non vorrei che la scelta del Presidente De Filippo finisse per scoraggiare le donne dall´attività politica diretta".  
   
 

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