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Notiziario Marketpress di
Lunedì 26 Aprile 2010 |
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LA PROVINCIA DI TRENTO DELIBERA L’ACQUISTO "VERDE" IL NUOVO SISTEMA PARTIRÀ CON OTTO CATEGORIE MERCEOLOGICHE, DAGLI ARREDI ALLA CARTA ENTRO IL 31 DICEMBRE LE STRUTTURE PROVINCIALI DOVRANNO PROCURARSI BENI E SERVIZI PER IL 30% DELLA SPESA TOTALE
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Trento, 26 aprile 2010 - Entro il 31 dicembre 2011 le strutture provinciali dovranno acquistare prodotti e servizi verdi per il 30% degli importi spesi. Si parte con 8 categorie merceologiche, dagli arredi alla carta, dai veicoli alle attrezzature informatiche ai servizi di pulizia. Prevista in futuro l’estensione del sistema anche al resto del territorio provinciale. Questo in sintesi il contenuto della decisione adottata oggi dalla Giunta provinciale, che introduce l’acquisto pubblico "verde" (green public procurement, in sigla Gpp) all’interno delle strutture della Provincia di Trento. Si tratta di un passo importante sul percorso dello sviluppo sostenibile, che impegna direttamente la Provincia e contribuirà alla riduzione dell’impatto ambientale dei suoi acquisti. Gli enti pubblici sono infatti tra i consumatori più importanti per necessità e capacità di spesa, ed incidono in modo rilevante sull’ambiente con i propri acquisti di beni e servizi. Gli acquisti pubblici a livello europeo costituiscono circa il 12% del pil e raggiungono il 17% in Italia. Guardando alla spesa per gli acquisti di prodotti e servizi della Provincia e dei Comuni trentini nel periodo 2003-2007, si osserva una tendenza alla crescita lieve ma costante, solo in parte attribuibile all’inflazione, che nello stesso periodo è cresciuta annualmente del 2,3%, contro la crescita annua del 3,6% della spesa per l’acquisto di beni e servizi da parte di Provincia autonoma e comuni trentini. Se il notevole potere d’acquisto degli enti pubblici fosse indirizzato sulla scelta di prodotti e servizi ecologici, ovvero realizzati con ridotto impatto ambientale in tutte le fasi del loro ciclo di vita, si avrebbe un grande contributo ad un utilizzo più razionale delle risorse naturali e ad una riduzione nella produzione di rifiuti, di sostanze pericolose e di emissioni nocive. In Trentino, in un contesto in cui l’acquisto verde è stato finora praticato in modo non sistematico e sporadico, senza una specifica normativa di riferimento, nel 2009 la Provincia, in collaborazione con l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente (Appa), ha avviato un progetto finalizzato ad attivare all’interno delle strutture provinciali un sistema Gpp. Dopo una puntuale analisi delle esigenze d’acquisto dell’ente condotta nel 2009 presso i principali centri d’acquisto, la Provincia ha proceduto, sulla base dei risultati dell’analisi medesima, a individuare le categorie merceologiche più rilevanti per importi spesi e quantità acquistate. Sono 8 quelle che l’analisi delle esigenze d’acquisto ha portato ad individuare come più strategiche, anche sulla base dell’offerta del mercato: 1) carta per ufficio e carta tissue; 2) arredi per ufficio e arredi scolastici; 3) attrezzature informatiche; 4) autoveicoli; 5) servizi di pulizia; 6) alimenti e servizi di ristorazione; 7) coperture dure per pavimenti; 8) vernicianti per interni. In queste 8 categorie merceologiche sono state identificate le specifiche tecniche ambientali che orienteranno gli acquisti della Provincia di Trento, ovvero caratteristiche che rendono ecologico il prodotto o servizio che le possiede. In taluni casi, i prodotti o servizi dovranno possedere tali specifiche per essere acquistati, in altri casi il rispetto della specifica da parte del concorrente permetterà ai centri d’acquisto provinciali di assegnare ad essi specifici punteggi premianti. Il rispetto delle specifiche andrà dimostrato dai concorrenti tramite il possesso di adeguate certificazioni ambientali rilasciate da enti terzi indipendenti o comunque tramite il possesso di adeguata documentazione tecnica rilasciata da laboratori accreditati. Le specifiche ambientali sono state allegate alla delibera odierna, che ha formalizzato l’impegno della Provincia autonoma di Trento nel campo dell’acquisto pubblico verde. L’obiettivo iniziale fissato dalla Giunta provinciale – periodicamente aggiornabile come del resto le stesse specifiche ambientali nonché le categorie merceologiche – sarà quello di realizzare nelle categorie merceologiche identificate acquisti verdi per almeno il 30% degli importi spesi. I centri d’acquisto della Provincia interessati dovranno raggiungere tale obiettivo entro il 31 dicembre 2011, e mantenerlo o migliorarlo negli anni successivi. La delibera prevede per questo l’immediata attivazione di una specifica attività di formazione rivolta al personale dell’ente, ed in particolare ai responsabili dei centri d’acquisto. La delibera dispone altresì l’istituzione di un repertorio provinciale dei fornitori verdi (ovvero in grado di fornire all’ente prodotti o servizi che rispettino le specifiche ambientali definite) e l’effettuazione di un monitoraggio annuale sugli acquisti effettuati dai centri provinciali. Per rendere operativo il progetto Gpp, la decisione di oggi istituisce un gruppo di lavoro interprovinciale, avente come soggetto capofila il Servizio per le politiche di risanamento dei siti inquinati e di gestione dei rifiuti e come altri membri l’Agenzia per i Servizi, il Servizio edilizia pubblica e logistica, l’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente – Settore informazione e monitoraggi e il Dipartimento urbanistica e ambiente - Servizio valutazione ambientale. L’aspetto forse più interessante di quanto approvato dalla Giunta provinciale è l’intento di promuovere la stipulazione di accordi e contratti di programma per estendere gli obiettivi e gli impegni del Sistema Gpp della Provincia agli altri Enti Pubblici presenti sul territorio provinciale, in primis i numerosi Enti Pubblici che hanno conseguito negli ultimi anni la registrazione Emas. Tale impegno verrà perseguito una volta dal momento in cui la stessa Provincia avrà iniziato ad effettuare i primi acquisti verdi e a rodare il proprio sistema Gpp. Schede Gli acquisti "verdi" - L’unione Europea ha già compiuto importanti passi su questa strada negli ultimi anni, a partire dalla Decisione n. 1600/2002/Ce del 22 luglio 2002, che istituisce il Sesto programma di azione per l´ambiente della Comunità europea, stabilendo la necessità di “promuovere una politica di appalti pubblici verdi che consenta di tener conto delle caratteristiche ambientali e di integrare eventualmente nelle procedure di appalto, considerazioni inerenti al ciclo di vita”. Tra i più importanti atti susseguenti, si ricordano la Comunicazione della Commissione Europea sulla Politica integrata di Prodotto (Com 2003/302), che indica il Gpp tra gli strumenti per migliorare le caratteristiche ambientali dei beni e dei servizi; le Direttive del Parlamento Europeo n. 17 e 18 del 2004, che permettono di subordinare il principio di economicità alla valorizzazione dei criteri ambientali nelle forniture pubbliche; la “Rinnovata strategia europea per lo sviluppo sostenibile” (2006), che prevede un obiettivo formale per il Gpp il cui livello medio dovrebbe raggiungere, entro il 2010, quello degli Stati membri che hanno ottenuto i risultati migliori al 2006; infine, la Comunicazione della Commissione Europea “Appalti pubblici per un ambiente migliore” (Com/2008/400), che propone agli Stati Membri un obiettivo facoltativo del 50% di acquisti verdi pubblici entro il 2010, definendo i criteri verdi per 10 categorie di prodotti. In Italia, già il documento di Strategia d’azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (Cipe) nell’agosto 2002 (deliberazione 57/2002) fissava per l’Italia l’obiettivo di concludere il 30% degli approvvigionamenti pubblici sulla base di politiche di Gpp entro il 2006. In seguito, il Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163 “Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/Ce e 2004/18/Ce” ha fatto espresso riferimento a criteri di tutela ambientale come presupposto per l’affidamento di lavori, forniture e servizio nelle procedure ad evidenza pubblica, introducendo in particolare l’obbligo di definire specifiche tecniche ambientali nelle procedure d’acquisto pubblico “ogniqualvolta sia possibile”. Infine, il decreto inter-ministeriale n 135 dell’11 Aprile 2008 ha approvato il Piano d’Azione Nazionale in materia di Gpp, finalizzato a favorire l’applicazione del Gpp mediante la definizione dei criteri ambientali minimi per 11 categorie merceologiche (ad oggi, sono stati adottati quelli per la carta in risme nella categoria “cancelleria” e per gli ammendanti nella categoria “servizi urbani e al territorio”). |
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