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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Aprile 2010
 
   
  PAOLO FRANCESCO SPINOLA UN ARISTOCRATICO TRA RIVOLUZIONE E RESTAURAZIONE GENOVA 22 APRILE - 18 LUGLIO 2010

 
   
   Genova, 27 aprile 2010 - La Galleria Nazionale di Palazzo Spinola propone, dal 22 aprile al 18 luglio 2010, un’esposizione incentrata sulla figura del nobile Paolo Francesco Spinola (Genova 1746 - Pisa 1824), ultimo esponente del ramo degli Spinola di San Luca ad abitare nel palazzo di Pellicceria che nel 1824, morendo lui senza figli, fu ereditato dal cugino Giacomo Spinola di Luccoli per poi divenire nel 1958 sede della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola. La mostra vuole dare il giusto rilievo a questa poco nota personalità la cui vicenda biografica, ricostruita in catalogo (Ed. Sagep) da Farida Simonetti, si inserisce all’interno di un più ampio contesto storico internazionale contraddistinto, tra la fine del Settecento e i primi anni del secolo seguente, da fondamentali eventi che resero travagliate anche le vicende dell’agiata aristocrazia genovese, di cui lo Spinola fu, anche per le consistenti possibilità economiche, un importante esponente. Se la vita sentimentale di Paolo Francesco risulta condizionata soprattutto dai fallimentari matrimoni con Maria Brignole Sale e Maria Geronima De Mari, rispettivamente annullati nel 1779 e nel 1793 in considerazione di una sua presunta impotenza fisica, maggiore gratificazione personale sembra aver ritrovato negli interessi culturali guidati da un gusto raffinato e da un profondo interesse in particolare nei confronti della cultura figurativa sviluppatasi in ambito romano negli ultimi decenni del Xviii secolo. La attenta lettura dei preziosi libri dei conti relativi a Paolo Francesco, affidata a Matteo Moretti e Marie Luce Repetto, ha consentito infatti di meglio precisare quelle che furono le commissioni riferibili direttamente allo Spinola. Tra le numerose opere da lui acquistate per impreziosire le sue numerose residenze, emerge per importanza e qualità, come ripercorso da Gianluca Zanelli, il Ritratto di Paolo Francesco Spinola realizzato a Roma nel 1793 da Angelica Kauffmann, dipinto restaurato in occasione della mostra da Giovanni Sassu e Giovanni Ziglioli del Laboratorio di restauro della Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici della Liguria. Dai documenti emergono inoltre i rapporti dello Spinola con il pittore ligure Giuseppe Bacigalupo - del quale, grazie agli studi di Massimo Bartoletti, sarà esposto per la prima volta un consistente nucleo di tele provenienti da collezioni private contraddistinte da una notevole raffinatezza compositiva, come nel caso di due Vedute del porto di Genova e dell’Orfeo ed Euridice nell’Averno -, e con l’intarsiatore milanese Gaetano Renoldi, la cui elegante produzione proprio in questa occasione sarà analizzata, dopo un immeritato oblio, grazie alla collaborazione di Lodovico Caumont Caimi. La scelta di tali artisti è prova di un gusto particolarmente aggiornato, profondamente debitore nei confronti di una sensibilità artistica ormai totalmente proiettata verso il linguaggio neoclassico. Della raffinata cultura di Paolo Francesco Spinola è testimonianza il considerevole nucleo di volumi sei-settecenteschi raccolti da questo colto aristocratico durante la sua vita, un insieme che, gravemente danneggiato dall’incendio sviluppatosi nella dimora durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale, è comunque giunto a noi. Si tratta di una raccolta libraria, già da alcuni anni oggetto di ricerca da parte di Graziano Ruffini, connotata da molteplici interessi, dalla storia alla geografia, nella quale non mancano però i più tradizionali testi devozionali. Attraverso l’esposizione organizzata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola sarà dunque possibile conoscere la sfaccettata figura del nobile genovese, il quale, anche grazie ai suoi continui viaggi in Italia e a Parigi, maturò un gusto aggiornato, uno stile di vita elegante non troppo dissimile da quello che contraddistinse la nobildonna Anna Pieri Brignole-sale, moglie dal 1786 di Anton Giulio Brignole-sale, ovvero fratello della prima moglie di Paolo Francesco Spinola di cui testimonianze e ricordi sono esposti, per l’occasione, nella vicina Galleria di Palazzo Rosso.  
   
 

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