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Notiziario Marketpress di Martedì 27 Aprile 2010
 
   
  “IL DÉCO TERMALE. GALILEO CHINI E LE TERME BERZIERI DI SALSOMAGGIORE”

 
   
  Genova, 27 aprile 2010 - Curato da Silvia Barisione, Maurizia Bonatti Bacchini, Matteo Fochessati e Gianni Franzone e pubblicato dalle Terme di Salsomaggiore e di Tabiano Spa in collaborazione con la Wolfsoniana-fondazione regionale per la Cultura e lo Spettacolo, il volume esce a seguito delle ricerche condotte in occasione della mostra omonima tenutasi alla Wolfsoniana di Genova Nervi lo scorso anno. La pubblicazione analizza l’atmosfera dell’epoca d’oro delle villes d’eaux italiane, in cui la cura e il benessere del corpo si coniugavano con il desiderio di mondanità e di svago e i cui edifici, quando si sono salvati dall’incuria del tempo e dell’uomo, rappresentano alcune delle testimonianze più significative degli stili dell’epoca, dal liberty al déco. Come nella mostra, anche nel volume l’attenzione si concentra in particolare sul superbo edificio delle Terme Berzieri di Salsomaggiore, realizzato tra il 1912 e il 1923 dall’architetto Ugo Giusti in collaborazione con Giulio Bernardini e impreziosito dallo straordinario e fastoso apparato decorativo ideato da Galileo Chini. L’artista fiorentino, influenzato dalla lunga permanenza in Oriente dal 1910 al 1914 – dove si era recato per affrescare la sala del trono nel palazzo reale di Bangkok su invito del re del Siam – declinò, infatti, nell’edificio termale le suggestioni esotiche di questa sua significativa esperienza artistica attraverso un linguaggio che, partendo da modelli espressivi di gusto secessionista, evolve precocemente verso il déco. Accanto al saggio di Maurizia Bonatti Bacchini che ripercorre con attenzione la lunga gestazione dell’edificio delle Terme Berzieri, la collaborazione tra Giusti e Chini e la complessità dei significati, anche alchemici e esoterici, sottesi a quello che è diventato “il tempio dell’acqua, il tempio della primavera, il tempio dell’armonia”, gli altri contributi del volume allargano la prospettiva a diversi aspetti del termalismo e della cultura di cui fu espressione. Silvia Barisione esamina le realizzazioni architettoniche della coppia Giusti-bernardini, in particolare quelle termali; Matteo Fochessati approfondisce l’analisi delle influenze della cultura orientale su quella italiana tra fine Ottocento e inizio Novecento, per cui, come in molta parte d’Europa, si arrivò a “inventare” un Oriente che rispondeva alle esigenze dell’Occidente; Gianni Franzone studia il repertorio di immagini grafiche, manifesti soprattutto, messo a punto per promuovere il fenomeno del termalismo. Chiudono il volume un intervento di Lucia Formari Schianchi sulla necessità della tutela e conservazione del patrimonio artistico-architettonico termale italiano e un personale ricordo di Paola Polidori Chini, nipote di Galileo Chini.  
   
 

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