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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Aprile 2010
 
   
  PRIMA PIETRA DEL NUOVO DISTRETTO SOCIOSANITARIO DI BRESSANONE

 
   
  Bressanone, 28 aprile 2010 - Il servizio di medicina di base, quello per le dipendenze, il Centro di salute mentale e la direzione amministrativa del distretto, una struttura per persone senza fissa dimora: sono alcuni dei servizi che troveranno posto nel futuro distretto sociosanitario di Bressanone in via Roma. Il 27 aprile la cerimonia di posa della prima pietra con il presidente della Provincia Luis Durnwalder e gli assessori Florian Mussner e Richard Theiner. La sede attuale del distretto sociosanitario, Ex Cassa Malati in via Roma 7 a Bressanone, risale ai primi anni Trenta ed ospita una serie di servizi ampliatisi negli anni. Da qui la decisione di costruire un edificio accessorio adiacente all´esistente, destinato a successiva ristrutturazione, per garantire spazi più adeguati ai vari servizi. Alla cerimonia di posa della prima pietra del nuovo edificio realizzazo dalla Provincia, con costi stimati in 7,7 milioni di euro, hanno presenziato il presidente Durnwalder e gli assessori Mussner (lavori pubblici) e Theiner (sanità). L’edificio, progettato dagli architetti Walter Pardeller, Josef Putzer e Michael Scherer, sarà a tre livelli fuori terra e avrà una pianta a “L”. Con il nuovo assetto si creano una piazzetta ed una corte interna adibita a giardino. Previsti anche un parcheggio interrato per 36 posti macchina, gli archivi ed i locali tecnici. Nel nuovo edificio avranno posto il distretto sanitario e gli altri servizi sanitari mentre nell’edificio esistente sono previsti vari servizi sociali. Cronologicamente si parte prima con la realizzazione del nuovo distretto sanitario (entro il 2012) e successivamente verrà ristrutturato l’edificio dell’ Ex Cassa Malati (entro il 2013), che è anche in parte sotto tutela architettonica. La cubatura complessiva sarà di 17mila mc. Nel nuovo edificio adibito a distretto sanitario troveranno posto il servizio di medicina di base, il servizio infermieristico, la ripartizione prestazioni, il centro di salute mentale e il servizio per le tossicodipendenze. Il vecchio edificio risanato ospiterà invece il servizio di assistenza domiciliare, una struttura semiresidenziale notturna e il servizio veterinario. "Proprio nel settore sociosanitario non vogliamo concentrare i servizi nel capoluogo ma estenderli anche alle valli", ha sottolineato Durnwalder. Sono una ventina i distretti sanitari nel programma provinciale in base ai mezzi finanziari disponibili, "ma la rete dei servizi sociali è ben diffusa sul territorio." Parallelamente al riordino del settore sanitario provinciale, ha aggiunto l´assesore Mussner, "devono essere costruite anche le strutture necessarie, nelle quali sia il paziente che il personale sanitario possano muoversi al meglio." L´esigenza di coordinare meglio i diversi servizi dislocati nelle varie sedi è stata ribadita dall´assessore Theiner: "Non si creano doppioni con gli ospedali, ai quali è demandata l´offerta delle prestazioni mediche specialistiche, mentre nei distretti sono assicurati i servizi di assistenza e prevenzione. E a Bressanone abbiamo previsto anche una struttura notturna per le persone senza fissa dimora." Gli ha fatto eco il direttore del comprensorio sanitario di Bressanone, Siegfried Gatscher, che ha rilevato l´importanza di contare su sedi logistiche che garantiscano i servizi sociali di base vicino alla persona. Il direttore dell´Azienda sanitaria provinciale Andreas Fabi ha infine ribadito la necessitá di mantenere un equilibrio tra l´ospedale e le strutture sul territorio, un rapporto finora ben calibrato.  
   
 

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