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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Aprile 2010
 
   
  ECONOMIA FVG: SI APRE NUOVA FASE PER GUARDARE OLTRE LA CRISI

 
   
  Udine, 28 aprile 2010 - La crisi è arrivata al giro di boa e occorre quindi passare a una nuova fase, per affinare le misure anticrisi che l´Amministrazione regionale ha messo in campo nell´ultimo anno ma soprattutto per cominciare a guardare oltre, per sostenere e consolidare i primi segnali di ripresa che si registrano nel tessuto economico. E per far questo la Regione rilancia il dialogo con associazioni di categoria e organizzazioni sindacali, con le quali saranno adesso istituiti nuovi tavoli tecnici sulle questioni specifiche da affrontare. È stato questo il risultato dell´incontro sul tema "Stato dell´arte e prospettive future per le attività produttive in Friuli Venezia Giulia", promosso ieri mattina a Udine nella sede della Regione, nel corso del quale il presidente Renzo Tondo e l´assessore alle Attività produttive Luca Ciriani hanno voluto fare il punto sulle politiche anticrisi, proponendo alle parti sociali cifre e scenari possibili per i prossimi mesi. "Con le misure anticrisi - ha detto Tondo - abbiamo svolto un lavoro positivo. Le risorse messe in campo sono state straordinarie, per qualità e per quantità, soprattutto se raffrontate con quelle previste da Regioni più grandi e più forti di noi. Queste risorse sono state utilizzate per il sostegno delle imprese ma anche per gli ammortizzatori sociali, in modo da garantire la coesione sociale". Adesso però bisogna guardare avanti. Per questo Tondo ha indicato alle parti sociali un percorso nuovo con l´obiettivo da un lato di monitorare gli effetti reali delle singole misure attivate, dall´altro di cominciare ad affrontare i cambiamenti e le sfide del dopo crisi. Il presidente ha indicato quattro temi-chiave di questo percorso: le politiche attive del lavoro; l´internazionalizzazione delle imprese; l´energia; la fiscalità di sviluppo. La Regione sta già lavorando da parte sua per rafforzare la competitività territoriale del Friuli Venezia Giulia, lungo tre direttrici principali: infrastrutture; politica delle entrate (nei rapporti con il Governo nazionale sulle partite pregresse ma anche con le imprese, affinché paghino le imposte in regione); infine sul fronte delle semplificazione e sburocratizzazione. I rappresentanti delle associazioni di categoria e dei sindacati hanno espresso, in occasione della riunione di oggi, apprezzamento per il lavoro sin qui svolto dall´Amministrazione regionale per affrontare la crisi e condiviso, nello stesso tempo, la proposta di costituire una serie di tavoli tecnici in modo da impostare le misure per i prossimi mesi. Tondo e Ciriani, nel trarre le conclusioni, hanno perciò parlato di uno "spirito condiviso" e di un "clima costruttivo". L´assessore Ciriani, nell´illustrare le misure sin qui messe in campo dalla Regione, ha anche fornito alcuni dati sull´andamento dell´economia regionale. Il numero indice della produzione industriale (2001=100), dopo aver toccato una punta minima di 93,2 nel secondo trimestre del 2009, è risalito a 95,9 a fine anno (era 116,3 a inizio 2008). Un andamento analogo, ma più sostenuto, hanno avuto le vendite, segno che le industrie stanno gradualmente vuotando i magazzini. Il Prodotto interno lordo, sceso nel 2009 secondo le stime del 4,4 per cento rispetto all´anno precedente, dovrebbe ricominciare la salita nell´anno in corso (più uno per cento). "Non vogliamo - ha detto l´assessore Ciriani - proporre un ottimismo di facciata, ma piuttosto assecondare e rafforzare i segnali di ripresa che ci sono. Questo non significa che i problemi siano finiti, ma semplicemente che il peggio è passato e che occorre superare la fase difensiva. È arrivato il momento, insomma, di dare benzina alla macchina della ripresa". Negli ultimi 8 mesi sono stati oltre 145 i milioni di euro messi a disposizione del sistema economico del Friuli Venezia Giulia dall´Amministrazione regionale, rendendo possibile il sostegno di oltre mille aziende. È questo uno dei dati più significativi illustrati oggi a Udine in occasione dell´incontro sul tema "Stato dell´arte e prospettive future per le attività produttive", con la partecipazione del presidente della Regione Renzo Tondo e dell´assessore alle Attività produttive Luca Ciriani. Le misure possono essere suddivise, come ha osservato Ciriani, in due grandi settori: quelle urgenti e straordinarie per affrontare la fase acuta della crisi e quelle definite "di sistema". "Le risorse stanziate, pur in un momento di forte contrazione delle entrate pubbliche, sono - ha osservato l´assessore - un segno di grande attenzione politica. I dati dimostrano che gli strumenti hanno funzionato". A metà dello scorso anno sono stati assegnati 250 milioni di euro aggiuntivi ai Fondi di rotazione dei diversi settori economici, con l´obiettivo di iniettare liquidità nel sistema, e superare quindi una delle principali strozzature provocate dalla crisi. A oggi più di 145 milioni sono stati già assorbiti, con 1.235 imprese interessate. La direzione Attività produttive della Regione ha compiuto inoltre un notevole sforzo per accelerare le procedure di spesa, come dimostra il miglioramento dell´indice della capacità di impegno delle risorse stanziate, che è ormai arrivato all´88 per cento, contro il 50 per cento di dieci anni fa. È aumentata anche l´attività di informazione e consulenza a favore delle imprese, proprio in relazione alle nuove misure anticrisi. Quelle che si rivolgono alla direzione regionale sono ormai mediamente 50 al mese (contro le 5 del periodo precedente la crisi). Poi ci sono le azioni "di sistema", in funzione anticiclica. Tra il 2008 e il 2010 i Consorzi industriali del Friuli Venezia Giulia hanno beneficiato di risorse regionali per oltre 140 milioni di euro. La Regione ha inoltre deciso di indirizzare il 57 per cento dei vari fondi europei, per un importo di 173 milioni di euro, proprio verso il settore delle attività produttive. Il 95 per cento di questi finanziamenti saranno resi disponibili nel corso del 2010, proprio per sostenere la ripresa. Tra i Fondi di rotazione un ruolo primario lo ha avuto il Frie, che dispone ormai di una capienza di un miliardo di euro. Nel 2009 il Frie ha erogato finanziamenti per gli investimenti delle imprese pari a 235 milioni di euro, e altri 41 nel solo primo trimestre di quest´anno (27 nuove domande). La Regione ha anche impartito, come ha ricordato Ciriani, nuovi indirizzi per l´erogazione di queste risorse: non vale più il criterio cronologico di presentazione delle domande ma i posti di lavoro creati. Si punta inoltre a contrastare la delocalizzazione: l´impresa che ha avuto il finanziamento dovrà restare in regione per almeno sette anni. Un ruolo fondamentale lo ha svolto la finanziaria regionale Friulia, a cui la Regione ha assegnato il compito di tornare alla sua vocazione originaria di sostegno alle Piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia. A partire dal gennaio del 2009, la Friulia ha esteso la sua partecipazione a 50 nuove Pmi regionali (arrivando a un totale di 287), mettendo così a disposizione dell´economia ulteriori 88 milioni di capitale di rischio. Anche qui sono stati modificati i criteri di partecipazione di Friulia al capitale delle imprese. È stata infatti inserita una clausola per cui la finanziaria può ritirarsi nel caso in cui l´impresa beneficiaria non ha rispettato il piano industriale per quanto riguarda l´occupazione.  
   
 

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