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Notiziario Marketpress di Mercoledì 28 Aprile 2010
 
   
  DIALETTI, ZAIA: DAL VENETO LA PRIMA RISPOSTA ALL’EUROPA CHE NON CI PIACE

 
   
   Venezia, 28 aprile 2010 - “C’è un’Europa che non ci piace: è quella che disdegna la lingua italiana e, con essa, culture e storie millenarie di cui la lingua è simbolo. Oggi però, proprio dal Veneto, parte la sfida all’Europa dei burocrati, vittima di una malintesa modernità che fa strame della nostra identità. Mentre a Bruxelles l’inglese mette all’angolo italiano, francese e tedesco, la Regione Veneto scrive, con l’Università Ca’ Foscari di Venezia, un capitolo originale, se non del tutto nuovo, del rapporto fra cultura e istituzioni, inaugurando il corso di dialettologia”. Così il presidente della Regione Veneto Luca Zaia annuncia il varo della convenzione fra Palazzo Balbi e l’Università di Ca’ Foscari di Venezia per l’istituzione di un corso di dialettologia. “Tutto ciò – prosegue il presidente - non accade a caso. Quella stessa gestione burocratica, e asfittica, della lingua che porta in Italia a teorizzare la discriminazione del veneto come lingua madre, induce l’Europa delle burocrazie a discriminare la lingua italiana, quasi fosse un orpello inutile. Di qua, dobbiamo e dovremo misurarci con i sepolcri imbiancati che credono che cultura e lingua siano immutabili nei secoli dei secoli; di là, con gli ultras della comunicazione ‘facile’ che discrimina tutto ciò che non è anglofono. Il Veneto si propone oggi come laboratorio per un’idea, quella della valorizzazione delle lingue materne, che è molto più che una provocazione. Perché la difesa dei diritti di uno Stato fondatore e membro dell’Europa a 27 passa dalla valorizzazione e tutela dei diritti delle singole entità che compongono quello Stato e che – è giunta l’ora - dovrebbero dar luogo a un nuovo patto fra pari”.  
   
 

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