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Notiziario Marketpress di Lunedì 03 Maggio 2010
 
   
  UE, DERIVATI: PIÙ TRASPARENZA PER CAPIRE MEGLIO I RISCHI, REGOLAMENTAZIONE DEL MERCATO, I DERIVATI OTC (OVER THE COUNTER) VENGONO NEGOZIATI AL DI FUORI DEI CIRCUITI BORSISTICI UFFICIALI E NESSUNO SA CHI SARÀ IL PROSSIMO A VENIR MENO AL CONTRATTO "NON È CORRETTO CHE LA BANCA CENTRALE NON SAPPIA COSA STA SUCCEDENDO". LA SOLUZIONE: LA CONTROPARTE CENTRALE (CCP) - LE PARTI OBBLIGATE AD ANTICIPARE UNA CERTA SOMMA DI DENARO, OPPURE UN UNICO DEPOSITO DEL COMMERCIO EUROPEO DOVE REGISTRARE I DATI DI TUTTE LE TRANSAZIONI

 
   
  Bruxelles, 3 maggio 2010 - I derivati, prodotti complessi che vengono usati da istituzioni finanziarie, società e privati per ridurre il rischio nei loro affari, hanno paradossalmente aumentato i rischi del sistema finanziario mondiale. Durante l´audizione della commissione Affari economici e monetari del 27 aprile, i partecipanti hanno convenuto che una maggiore trasparenza nel mercato dei derivati sarebbe di grande aiuto per porre rimedio alla situazione attuale. Come ottenere trasparenza da un mercato noto per la sua particolare opacità? Questa la domanda cui l´audizione presieduta dalla liberale inglese Sharon Bowles ha cercato di fornire una risposta. Mentre il popolare tedesco Werner Langen propone un rapporto d´iniziativa del Parlamento europeo sulla regolamentazione del mercato dei derivati, deputati, banche, consumatori e tutti gli attori coinvolti vogliono vedere i loro interessi riflessi nella proposta finale. Perché i derivati Otc sono così problematici? I derivati Otc (Over The Counter) rappresentano la maggior parte del mercato dei derivati, e vengono negoziati al di fuori dei circuiti borsistici ufficiali solamente dalle parti interessate. In mancanza di dati certi è quindi difficile sapere con certezza chi sta vendendo cosa a chi. Secondo Jean-pierre Jouyet, capo dell´organismo di regolamentazione del mercato francese, "Non è corretto che la Banca Centrale non sappia cosa sta succedendo". In tempi di crisi, una delle parti del contratto derivato potrebbe non essere in grado di pagare. L´assicurazione della controparte è quindi nulla, con il rischio di pesanti perdite: il cosiddetto rischio di insolvenza. Nell´intricato mercato Otc nessuno sa chi sarà il prossimo a venir meno al contratto, per cui si diffonde il panico. La soluzione: la Controparte centrale (Ccp) - La Ccp sarebbe una camera di compensazione: gli interessati negozierebbero sempre bilateralmente, ma tutti i contratti dovrebbero passare per una Controparte centrale che vigilerebbe sul rispetto degli accordi. Le parti sarebbero obbligate ad anticipare una certa somma di denaro in modo da cautelarsi contro l´insolvenza. Nel caso in cui questi soldi non fossero abbastanza, sarebbe la Ccp a sostenere le perdite, riducendo il rischio. Inoltre, con i dati raccolti dalla Controparte centrale si migliorerebbe enormemente la trasparenza del mercato. I pericoli della Ccp - Per Richard Raeburn, presidente dell´Associazione dei tesorieri europei, le società non finanziarie non pongono rischi sistemici e non usano i derivati per speculare, ma per assicurarsi contro le perdite. Gli alti costi della Controparte centrale potrebbero scoraggiare l´operazione arrecando un danno a queste società, che dovrebbero quindi essere esentate dalla Ccp. Anche Blythe Masters della Jp Morgan si augura un´applicazione flessibile della Ccp: per esempio, si potrebbe richiedere che una percentuale di contratti passi attraverso la camera di compensazione, lasciando decidere alle parti quali. Altri pareri - Alla fine dell´audizione sono state sollevate altre questioni. Udo Bullmann dei Socialisti & Democratici vorrebbe che si distinguesse tra chi usa i derivati per assicurarsi contro un rischio e tra chi invece lo fa per speculare. Secondo Pascal Canfin dei Verdi, il problema con i Credit Default Swap è stato che proprio che coloro che li vendevano, si sono rivelati insolventi. Come assicurare, dunque che chi propone tali derivati possa tener fede agli impegni presi? Una soluzione potrebbero essere gli stress test. Kay Swimburne , conservatrice britannica, vorrebbe un unico deposito del commercio europeo dove registrare i dati di tutte le transazioni (solamente un deposito di dati, non un organo vincolante come la Ccp), aumentando così la trasparenza del mercato.  
   
 

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