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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Maggio 2010
 
   
  CHE FINE FARÀ L’E-BOOK -TRA LIBRI DI CARTA E APPLICAZIONI DIGITALI

 
   
  Giovedì 13 maggio 2010, al Salone del Libro di Torino (Sala Azzurra – ore 13.45-15.30) si svolgerà il Convegno organizzato da Aie in collaborazione con il Salone internazionale del Libro di Torino Le prime cifre sulla propensione degli italiani all’e-book (a cura di Aie) e la fotografia del mercato del libro di carta aggiornata al 2010 (a cura di Nielsenbookscan) Quasi 1,5 miliardi di euro. Tanto spendono gli italiani per acquistare i libri nei tradizionali canali di vendita: librerie di catena e indipendenti, banchi libri della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo), librerie nei centri commerciali, librerie on line. Il mercato del libro è un mercato fatto di “libri di carta”. Negli Stati Uniti il 98% del fatturato del settore deriva ancora da qui. Giusto quindi continuare a osservarlo e analizzarlo nelle sue evoluzioni. Accanto a questo però si fanno sempre più distinguibili una serie di segnali deboli che stanno preannunciando un cambiamento di cui riusciamo a percepirne l’intensità e l’ampiezza solo con difficoltà: è l’arrivo degli e-book, su cui anche diverse case editrici italiane iniziano a cimentarsi assieme alle possibili applicazioni per l’iPhone. Da queste premesse nasce il convegno “Che fine farà l’ebook. Tra libri di carta e applicazioni digitali”, organizzato da Aie e Salone Internazionale del Libro di Torino e in programma giovedì 13 maggio alle 13.45 nella Sala Azzurra del Salone. L’appuntamento, introdotto dalle indagini Nielsenbookscan e Aie, vedrà a confronto editori, librai e distributori. I primi segnali di un cambiamento stanno arrivando da quella parte della mappa sociale messa a punto dall’Osservatorio permanente dei contenuti digitali assieme a Nielsen in cui si colloca il gruppo sociale degli Eclettici: 6,5 milioni di individui con più di 14 anni. E’ questo il target cosiddetto di “Avanguardia tecnologia”, attento ai prodotti che le aziende dell’Ict propongono ma con elevata propensione ai consumi culturali: cinema, musica, e appunto lettura/acquisto di libri. E’ da questo gruppo di individui che entrano tutti i processi innovativi e di trasformazione della società italiana. E tra questi anche l’uso degli e-book, o l’accesso a contenuti tramite iPhone. In sintesi: altri modi di leggere e di procurarsi i libri. In questo cluster troviamo – secondo una indagine condotta dall’Ufficio studi di Aie nel dicembre scorso – che il 7,5% dichiara di aver già comprato (o di accingersi a farlo) un e-book. Un altro 5,8% aspetta solo un maggior numero di titoli in italiano, e un altro 2,8% la possibilità di leggersi sullo schermo dei best seller. E il 27,0% solo la discesa del prezzo degli ereader. Numeri per ora ancora lontani da quelli del mercato dei canali trade (di cui Nielsenbookscan presenterà il quadro dell’andamento nel 2009 con una anticipazione sui primi mesi di quest’anno). Numeri da cui però emerge anche una dinamica precisa, molto simile a quella di un ecosistema nel quale ogni produttore di contenuti editoriali – narrativi, manualistici, di studio, ecc. – cresce e si evolve in relazione a ogni altro  
   
 

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