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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2010
 
   
  OLA SU GESTIONE ROYALTIES NUCLEARI IN BASILICATA

 
   
  Potenza, 4 maggio 2010 - La Ola (Organizzazione lucana ambientalista), in un comunicato stampa, invita il Comune di Rotondella e la Provincia Matera "a rendere noto il dettaglio delle royalties nucleari spese o impegnate, considerato che, entro il 30 aprile di ciascun anno, questi Enti hanno trasmesso al Ministero dell´Ambiente, in base alle Deliberazione del Cipe, la rendicontazione, scaduta per l´anno 2010, il 30 aprile scorso". Secondo la Ola, "in assenza di una puntuale informazione da parte delle Amministrazioni locali e provinciali si potrebbe configurare una adesione al cosiddetto marketing nucleare teso ad ottenere il consenso per la realizzazione del sito ove ospitare il deposito unico delle scorie radioattive e la realizzazione delle centrali nucleari previste dal governo". La Ola ricorda che "il Comune di Rotondella e la Provincia di Matera, dal 2007 ad oggi, hanno incamerato nelle proprie casse svariati milioni di euro per la presenza del Centro Itrec della Trisaia di Rotondella". Per quanto riferisce l´Organizzazione con delibere "nelle casse di questi due Enti sono giunti rispettivamente 2,9 milioni di euro riferiti al periodo 2004-2006, ai quali aggiungere "1,2 milioni di Euro per ciascun anno compresi dal 2007 al 2009, per un totale complessivo destinati a Provincia di Matera e Comune di Rotondella, di quasi 12,8 milioni di euro". "Considerata la delicatezza e la specificità della questione nucleare in Basilicata" la Ola denuncia "come non siano oggi accettabili "top secret" sull´impiego di questi fondi che possono favorire un clientelismo volto a categorie e gruppi di interesse locale oggetto del consenso nucleare, considerando che, anche dopo la vicenda Scanzano, sulla Basilicata incombe la "spada di Damocle" del governo intenzionato a realizzare il sito unico per le scorie radioattive o una centrale nucleare". "Ogni impegno di spesa delle "royalties nucleari" - ribadisce la Ola - dovrà essere fatto in modo trasparente e soprattutto in direzione di rimuovere il degrado ambientale già esistente e minimizzare i rischi ambientali presenti sui territori interessati".  
   
 

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