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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2010
 
   
  SANITA´, GARDONE (BS): NUOVO SERVIZIO ASSISTENZA PER PORTARE LE CURE MENO COMPLESSE SU TERRITORIO

 
   
  Gardone Riviera/bs, 4 maggio 2010 - L´assessore alla Sanità della Regione Lombardia, Luciano Bresciani, ha inaugurato ieri la nuova Struttura Distrettuale di Assistenza Residenziale (Sdar) di "Villa Gemma" a Gardone Riviera (Bs), che ha iniziato la sua attività da pochi giorni. E´ un servizio innovativo, con 6 posti letto, rivolto a quei pazienti che temporaneamente necessitano di un supporto clinico e terapeutico non gestibile a domicilio. Si tratta dunque di persone che a giudizio del medico curante necessitano di protezione sanitaria di tipo ospedaliero ma non di assistenza di alta tecnologia o elevata intensità, proprie di un ospedale per acuti. "Quello che sta succedendo qui - ha detto Bresciani - è un fatto molto positivo che risponde al metodo fondamentale di sperimentare nuovi servizi per poi ´gemmarli´ sul territorio, se funzionano. Grazie anche a progetti come questo stiamo organizzando una fascia intermedia di cure tra il medico di medicina generale e l´ospedale per affrontare la vera sfida del futuro che è la cronicità". "E´ necessario - ha proseguito Bresciani - portare la medicina verso i pazienti che sono fragili. Portare sul territorio le cure che non sono complesse comporta anche un notevole risparmio di risorse che possono essere utilizzate per altri progetti". E proprio per aiutare a "fare diagnostica sul territorio" secondo Bresciani è necessario che l´industria sviluppi progetti di miniaturizzazione delle apparecchiature. Su questo la Regione è impegnata. La struttura di Gardone Riviera è destinata ai cittadini dei Distretti Garda e Valsabbia della Asl di Brescia, in particolare anziani e malati fragili, con insorgenza o aggravamento di problematiche cliniche acute e subacute o in fase di dimissione ospedaliera, che necessitano di supporto clinico, terapeutico e assistenziale di intensità non gestibile a domicilio (valutazione medica frequente, osservazione infermieristica, monitoraggio dei parametri vitali, ecc). Il periodo di permanenza è di norma compreso tra 7 e 20 giorni e può essere protratto fino a un massimo di 45 giorni. Lo Sdar fa parte del sistema delle cure primarie e prevede appunto il coinvolgimento diretto dei medici di medicina generale, responsabili della conduzione clinica degli assistiti. Un servizio analogo con 5 posti letto era stata inaugurato dallo stesso assessore Bresciani a Leno (Bs) lo scorso 30 ottobre. E´ inoltre attivo dal 2007 uno Sdar a Orzinuovi, sempre nell´Asl di Brescia, che è stata la prima ed è l´unica per ora ad aver avviato questo servizio. L´obiettivo della struttura è dunque garantire continuità di cura e assistenza con la possibilità di diversificare le risposte ai bisogni sanitari degli anziani o dei malati fragili. Si tratta inoltre di un tipo di servizio caratterizzato dalle cure costanti di personale infermieristico con competenze superiori a quelle dei collaboratori familiari. Oltre a valorizzare le risorse professionali e le strutture presenti sul territorio, vengono limitati o evitati ricoveri ospedalieri. Hanno partecipato alla presentazione e alla visita allo Sdar, tra gli altri, Carmelo Scarcella (direttore generale Asl di Brescia), Luciano Manzini (direttore generale Villa Gemma), Fulvio Lonati (direttore dipartimento Cure Primarie Asl di Brescia) e Giuseppe Rossi (medico di medicina generale di Leno).  
   
 

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