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Notiziario Marketpress di Martedì 04 Maggio 2010
 
   
  AATO VERONESE, PRIVATIZZAZIONE DELLA GESTIONE DELL’ ACQUA E SOPPRESSIONE DELLE AUTORITA’ D’AMBITO: APPELLO AI SINDACI VERONESI

 
   
  Verona, 4 maggio 2010 – Privatizzazione , Aato Veronese fa appello ai Sindaci. Il Presidente dell’Aato Veronese Luigi Pisa ha scritto una lettera, inviata a tutti i Sindaci del territorio scaligero e al Presidente della Provincia di Verona Giovanni Mozzi, in cui sottolinea l’urgenza di “sollecitare la Regione Veneto, a cui il Governo ha trasferito l’obbligo decisionale, in modo che si promulghi al più presto una nuova legge regionale che risolva la situazione e che comprenda, oltre all’acqua, anche i rifiuti”. “La privatizzazione – ricorda Pisa - è stata decisa dal Governo italiano con due provvedimenti: uno il 25 settembre 2009 e l’altro il 26 marzo 2010. Provvedimenti che combinati assieme creano un imbarazzo istituzionale senza precedenti - afferma il Presidente dell’Aato Veronese -. Il Governo ha quindi deciso che tutte le gestioni dovranno essere oggetto di privatizzazione, totale o parziale, entro la fine del 2011, con conseguente soppressione delle Aato addirittura un anno prima, a fine 2010”. “Purtroppo non sembra vi sia una via d’uscita ‘locale’, che possa essere percorsa in via indipendente dalla nostra Autorità d’Ambito e dalle nostre amministrazioni locali – sostiene Pisa - Il superamento di questa empasse istituzionale richiede, infatti, un intervento legislativo specifico, che risolva i nodi amministrativi che tali provvedimenti hanno provocato”. Per questo, i tecnici dell’Autorità d’Ambito sono al lavoro assieme ai tecnici di Acque Veronesi al fine di individuare soluzioni provvisorie per superare questa fase di difficoltà nella realizzazione degli investimenti. La soluzione proposta da Aato Veronese alla privatizzazione potrebbe proprio essere un “modello veneto” aderente alle necessità delle amministrazioni locali, adeguato al territorio regionale, al servizio e a traino dell’economia locale delle forniture, dei lavori e dei servizi. È proprio questo “modello veneto” l’antidoto per combattere la privatizzazione della gestione dell’acqua. Perché fare qualcosa, insieme, si può. “La decisione in merito alle richieste da formulare alla Regione Veneto resta comunque una stretta competenza dei Sindaci” sottolinea Pisa. A tal fine sarà fissata un’assemblea d’Ambito, a maggio, occasione di approfondimento e dibattito in modo da individuare una linea politicamente condivisa nei confronti della Regione Veneto.  
   
 

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