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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Novembre 2006
 
   
  ITALIAN BEEFCAKE FOTOCULTURISMO PEPPINO A TORINO E ALTRE POSE VINTAGE MIAAO –- TORINO 11-30 NOVEMBRE 2006

 
   
  Milano, 13 novembre 2006 - Il Miaao rende omaggio a Giuseppe De Benedictis detto Peppino, fotografo attivo a Torino iscritto alla Unione Artigiana, che tra il 1958 e il 1961 si specializzò in ritratti di culturisti, con una mostra dal titolo “Italian Beefcake. Fotoculturismo Peppino a Torino e altre pose vintage” curata da Luisa Perlo e realizzata in collaborazione con l’ Assessorato alla Cultura del Comune di Torino, l’Assessorato alla Cultura della Regione Piemonte e l’Assessorato all’Artigianato della Regione Piemonte. In esposizione oltre 20 scatti di questo piccolo artigiano della fotografia (fu inoltre decoratore e operaio), immigrato dal Sud, che tuttavia divenne un caso eccezionale e ‘scandaloso’ a livello internazionale di rappresentazione della bellezza maschile con il provenzale Jean Ferrero (di origine piemontese, poi famoso come gallerista dell’École de Nice), il parigino Arax, il newyorkese Lon, e quel californiano Bob Mizer della Athletic Model Guild cantata dal film Beefcake di Thom Fitzgerald. Un Italian Beefcake nella Torino del miracolo economico che raggiungeva il suo record demografico, mentre assisteva all’ apertura della Esposizione Italia ’61 celebrativa del Centenario dell’Unità d’Italia e purtroppo alla chiusura, anche per intervento della Buoncostume, dello studio di Fotoculturismo Peppino. Intorno a un corpus riesumato di fotografie vintage sarà celebrato il milieu culturistico subalpino ai suoi albori (un altro ‘primato’ nazionale torinese, quello muscolare, con personaggi come John Vigna, autore del manuale Muscoli e Bellezza del 1954, o Mario Fiorio, dalla cui periferica palestra usciranno campioni). Questo ‘sogno del corpo’ torinese sarà rappresentato, in mostra, anche attraverso curiosi oggetti e soggetti, in ‘pose plastiche’, e poi sviluppato in un libro, edito dal Miaao, scritto da Enzo Biffi Gentili e Luisa Perlo con nuovi contributi iconografici di Mario Cresci e Giulia Caira. .  
   
 

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