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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2010
 
   
  PARMA: ERIDANIA, PRESIDIO IN PREFETTURA RICEVUTI DAL VICE PREFETTO VICARIO I RAPPRESENTANTI DEL TAVOLO ISTITUZIONALE. OGGETTO DELL’INCONTRO, I MANCATI FINANZIAMENTI AL SETTORE. PIER LUIGI FERRARI: “LA SITUAZIONE HA ORMAI ASSUNTO CONTORNI KAFKIANI”

 
   
  Non s’arresta la battaglia per la sopravvivenza del bieticolo-saccarifero; una vera e propria lotta per la vita, per la quale sono decisivi gli 86 milioni di euro che il governo deve al settore ma che non gli ha ancora dato: ai 43 dovuti e mai arrivati nel 2009 si aggiungono i 43 relativi al 2010, per i quali si sta combattendo da tempo ma che ad oggi, tra promesse e smentite, non sono alle viste. Stamattina la situazione è arrivata in Prefettura, il 4 maggio, con un presidio dei sindacati e delle Rsu dell’Eridania di San Quirico e con un incontro tra i rappresentanti del Tavolo istituzionale Eridania e il vice prefetto vicario, ora prefetto reggente, Elisabetta Margiacchi. “Siamo venuti qui perché il vice prefetto si faccia interprete presso la Presidenza del Consiglio di una situazione che ormai ha assunto contorni kafkiani – ha detto il vice presidente della Provincia Pier Luigi Ferrari -. Devo davvero ringraziare la dottoressa Margiacchi per averci ricevuto e per la sua disponibilità. Abbiamo significato a lei quale rappresentante del governo a livello locale lo stato di grande preoccupazione del settore: una preoccupazione che deriva da una latitanza ormai colpevole dovuta a chi non vuole assumersi responsabilità. In ballo c’è una filiera che rischia di saltare, e far saltare la filiera dello zucchero significa privarsi di un “Made in Italy” fondamentale. Ricordo poi che dal prossimo anno verrà anche meno il sostegno del disaccoppiamento: quindi il settore sarà ulteriormente gravato da altri problemi. E allora la risposta deve esser pari all’onore che il governo aveva assunto nei confronti dell’Unione europea: ci auguriamo che si possa quanto prima definire questa partita”. Toni duri dal sindaco di Trecasali Nicola Bernardi: “La filiera è stata presa in giro, questo è l’aspetto più brutto di tutta la vicenda: sono sei mesi che ci fanno promesse ma niente viene mantenuto – ha osservato -. Siamo di fronte a una situazione di assoluta irresponsabilità del governo a tener fede agli impegni. Una volta bastava la parola data, oggi sembra non sia più sufficiente una firma del ministro dell’Agricoltura, che all’epoca degli accordi presi era Alemanno, per onorare le promesse. Tutto questo è gravissimo”. Al Governo arriverà dunque un ulteriore, fortissimo, grido d’allarme, che accomuna Parma e le altre realtà in cui sono presenti siti produttivi di zucchero (Bologna, Padova e Campobasso). “Dall’incontro di oggi è emersa tutta la preoccupazione della filiera, che è ai livelli massimi visto che sono già tante le occasioni perse per ottenere i finanziamenti. Il vice prefetto ha preso l’impegno di trasmettere questa preoccupazione al governo, perché è da lì che deve partire tutto”, ha spiegato il segretario provinciale della Flai Cgil Luca Ferrari, che sulla situazione di Parma, e in particolare dello stabilimento di San Quirico di Trecasali, ha aggiunto: “Qui siamo riusciti a fare un accordo grazie anche al Tavolo istituzionale, quindi la campagna di quest’anno è garantita e anche le semine sono partite grazie all’interessamento delle associazioni agricole. Per il futuro navighiamo nell’incertezza più totale, anche perché non sappiamo se senza questi finanziamenti ci sarà un futuro: per Parma e per gli altri 3 stabilimenti in giro per l’Italia”.  
   
 

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