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Notiziario Marketpress di Mercoledì 05 Maggio 2010
 
   
  UNA WEB-TV DELLA REGIONE LOMBARDIA CHE GUARDA AL DIGITALE FORMIGONI: BANDA LARGA E PIU´ COMUNICAZIONE PER TUTTI

 
   
   Milano, 5 maggio 2010 - Il 76% dei lombardi possiede un televisore digitale, il 62% è già dotato di digitale terrestre. La Lombardia si presenta all´appuntamento dello switch off da buona posizione. Ed è decisa a "cogliere le nuove possibilità che questo strumento offre per dar voce alle esigenze dei nostri cittadini e per la nostra stessa democrazia". Lo ha affermato il presidente della Regione, Roberto Formigoni, nel suo intervento, questa mattina alla V Conferenza nazionale sulla Tv digitale. Due le linee di Regione Lombardia a questo riguardo, intrecciate tra di loro. La prima, "favorire e accompagnare il processo di switch off in collaborazione con il Ministero e le realtà del territorio"; la seconda: realizzare la piena diffusione della banda larga (99,9% nel 2012). La Regione Lombardia, in questo quadro, avrà un suo ruolo diretto: sul digitale terrestre potrà approdare la web tv, che la Regione sta preparando. "In questo modo - ha detto il presidente - sarà più facile comunicare con i cittadini, dando loro informazioni e servizi". Mettere a sistema digitale terrestre e banda larga è consentirà un balzo in avanti nei rapporti tra cittadino e pubblica amministrazione. "Molti dei servizi fruibili in internet con la Carta Regionale dei Servizi - ha detto Formigoni - saranno disponibili anche sul digitale terrestre, nell´ottica di una continua semplificazione dei rapporti fra il cittadino e la Pubblica Amministrazione". E non a caso la nuova Giunta Formigoni comprende un assessorato alla Semplificazione e alla Digitalizzazione. Più in generale, "per una Regione come la Lombardia, leader nel settore delle telecomunicazioni - ha sottolineato il presidente - il passaggio al digitale terrestre rappresenta un´opportunità fondamentale", anche sul versante sociale e su quello economico. A livello sociale si tratta di "affermare la centralità degli utenti", di "promuovere la tv come luogo di libertà e di scelta", una tv che non può non essere "di qualità", "policentrica e pluralista", e aperta sempre più ai servizi interattivi. Sotto il profilo economico, il digitale potrà dare, attraverso i necessari consistenti investimenti da parte dei broadcaster, impulso a un mercato molto ricco e articolato che comprende 50 emittenti, sedi di Rai e Mediaset, produzioni e post-produzioni di film, fiction, agenzie di advertising e oltre naturalmente agli operatori nei settori dell´elettrocnica, dell´informatica e delle telecomunicazioni.  
   
 

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