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Notiziario Marketpress di
Lunedì 13 Novembre 2006 |
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LUNEDI’ 13 CAMICI BIANCHI IN PIAZZA CONTRO LA FINANZIARIA
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Roma, 13 novembre 2006 - Laboratori di analisi, è mobilitazione generale. Lunedì 13 Novembre, alle ore 10. 00, il “C. L. A. ” (Coordinamento Nazionale Associazioni di Categoria dei Laboratori di Analisi) ha organizzato una manifestazione nazionale a Roma in Piazza Montecitorio e, successivamente, una pubblica assemblea presso il cinema Capranica (Piazza Capranica) con l’intervento di numerosi parlamentari di entrambi gli schieramenti politici. Lo slogan della manifestazione, “I laboratori di analisi, una risorsa non un problema”, compendia sinteticamente l’opinione delle associazioni di categoria che, dal Piemonte alla Sicilia, faranno convergere migliaia di addetti ai lavori nella Capitale. La manifestazione è stata infatti indetta per protestare contro la norma della Finanziaria che prevede di abbattere del 50% le tariffe di analisi ferme al 1996 e che rischia di far chiudere circa 5. 000 laboratori sparsi in tutta Italia. “Si tratta - dichiara il leader di Federlab Campania, Vincenzo D’anna, l’associazione che riunisce oltre seicento dei quattromila laboratori operanti sul territorio nazionale - di difendere una capillare rete posta al servizio del cittadino e delle fasce deboli. Quello del Governo è un provvedimento che mira a sostituire le piccole e medie strutture con Megalaboratori, nel tentativo di ottenere risparmi su una voce di spesa che incide appena per 1,6% del fondo Sanitario nazionale”. Anche gli ordini professionali scendono sul piede di guerra. Ernesto Landi, presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi, ha dichiarato: ”Ricorreremo, se sarà necessario, anche alla Corte Europea di giustizia per difendere il diritto dei Biologi ad esercitare la professione con tariffe che già normalmente in Italia sono sottostimate rispetto alla media dei Paesi europei dove vigono tariffe del 150% più alte. Occorre preservare gli standard di qualità delle prestazioni di laboratorio che sono richieste nel 70% dei casi di malattia. Pertanto, - continua Landi – anche la Federbiologi, il sindacato dei biologi liberi professionisti, si mobiliterà con le associazioni di categoria “. Il provvedimento proposto dal Governo favorisce i grandi gruppi privati e tende a spostare risorse economiche dall’area dei servizi territoriali a quella ospedaliera. “Una partita che si gioca sulla pelle dei cittadini costretti a spostarsi dalle periferie al centro città e dai piccoli comuni verso le Megastrutture” - afferma il presidente nazionale dell’Anisap, l’Associazione delle strutture sanitarie private, Vittorio Cavaceppi -. “Particolarmente grave è la prospettiva occupazionale nelle regioni meridionali ove insiste una rete territoriale molto diffusa che sconterà pesantemente il disegno governativo con la perdita di migliaia di posti di lavoro”. “Quello previsto in Finanziaria – dichiara Claudia Melis, Presidente di Ursap-federlazio (Unione Regionale Sanità Privata Accreditata) - è un provvedimento che toglie al cittadino il diritto di scegliere la struttura dove fare le analisi per la prevenzione e cura della malattia e per la tutela della sua salute. Ancora una volta viene svenduto un patrimonio appartenente al cittadino italiano – conclude Claudia Melis - e questa volta non si tratta di un’impresa, ma di un patrimonio ancora più importante fatto di professionalità, esperienza, managerialità, competenza ultradecennale che ha contribuito ad allungare la vita media degli italiani e dell’Italia che è uno dei Paesi più longevi del Mondo”. . |
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