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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Maggio 2010 |
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UE: RELAZIONE ANNUALE SULLA LOTTA CONTRO LA FRODE 2008
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Bruxelles, 10 maggio 2010 - Le irregolarità nella spesa comunitaria sono diminuite da 1.024 milioni di euro del 2007 a 783,2 milioni dell´anno seguente, tuttavia la Commissione e gli Stati membri devono migliorare ulteriormente le attività di controllo sui fondi Ue, secondo quanto afferma una risoluzione approvata giovedì. Italia, Spagna, Gran Bretagna e Polonia, sono citati quali paesi con il maggior numero d´irregolarità. La relazione redatta da Andrea Cozzolino (S&d, It) insiste in particolare sulla necessità di migliorare i controlli nell´area delle frodi sull´Iva, i metodi di lavoro dell´Ufficio antifrode dell´Unione Olaf e la qualità delle relazioni che gli Stati membri devono inviare alle Commissione. Ampliare il mandato dell´Olaf in ambito internazionale - Anche se il numero complessivo di irregolarità, nei vari settori dall´agricoltura ai fondi strutturali, è stato minore nel 2008 rispetto all´anno precedente, ci sono ancora un numero elevato di fondi europei che sono distribuiti in maniera erronea. I deputati chiedono quindi alla Commissione di agire in modo immediato e efficace per recuperare tali fondi. Osservano inoltre che l´assistenza esterna dell´Ue è un settore sempre più colpito da irregolarità e frodi anche in conseguenza del problema del doppio finanziamento dei progetti, e ribadiscono la necessità di rafforzare il mandato dell´Olaf in ambito internazionale, compreso il contributo annuale dell´Ue alle Nazioni Unite. Accelerare la creazione della Procura europea per reati finanziari - La risoluzione sottolinea la necessità di migliorare la trasparenza e combattere le frodi, la corruzione e i crimini finanziari. I deputati rilevano inoltre che il settore degli appalti pubblici è quello più esposto ai rischi di gestione irregolare, frode e corruzione e invitano la Commissione a rafforzare tutte le misure necessarie per istituire la Procura europea per contrastare i reati che ledono gli interessi finanziari dell´Unione, come previsto dal Trattato di Lisbona. Rinegoziare l´accordo antifrode con la Svizzera - Il Parlamento ritiene che per tutelare gli interessi finanziari dell´Unione sia necessario porre fine all´evasione fiscale e alle attività illecite compiute attraverso i paradisi fiscali. I deputati sollecitano infine la Presidenza del Consiglio a conferire alla Commissione il mandato di negoziare la conclusione di accordi antifrode con Andorra, il Principato di Monaco e San Marino, e di negoziare un nuovo accordo più approfondito con la Svizzera. |
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