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Notiziario Marketpress di
Lunedì 10 Maggio 2010 |
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L´INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA TOSCANA ALL´ASSEMBLEA REGIONALE DELL´ANCI ROSSI: «ISTITUZIONI UNITE PER INNOVAZIONE E SVILUPPO» LIBERARE LE RISORSE BLOCCATE, FAR CORRERE GLI INVESTIMENTI
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Firenze, 10 maggio 2010 - «Istituzioni unite sulle politiche per l´innovazione e solidali sulla partita dello sviluppo». E´ questo l´appello lanciato dal presidente della Regione Enrico Rossi, intervenuto il 6 maggio all´assemblea dei comuni toscani organizzata a Firenze dall´Anci. Un messaggio chiaro e forte, che vale per tutti i settori dell´attività amministrativa, i cui problemi sono stati portati alla ribalta della discussione da una serie di interventi di amministratori locali. All’assemblea erano presenti 85 Comuni di cui tutti i capoluoghi di provincia: 66 i sindaci, 19 quelli che hanno mandato loro delegati. «La nuova giunta regionale - ha affermato tra l´altro il presidente – si è insediata nel momento in cui il paese è attraversato dalla più grave crisi economica e sociale del dopoguerra. Dobbiamo riservare il massimo dell´attenz ione e della sensibilità alla sofferenza che colpisce il lavoro, le imprese, le famiglie. Noi dobbiamo esserci, esserci è un valore, il filo che tiene insieme la comunità regionale. Ho girato molto la Toscana (rispettando sempre il codice della strada) e ho vista una consapevolezza e una compostezza non scontate. Dobbiamo continuare ad essere presenti, ascoltare, fare ciò che è possibile, dare un segnale preciso della nostra volontà di impegno». Dal punto di vista operativo, ha proseguito Rossi «dobbiamo mettere in campo più di quello che è stato fatto finora, che è stato tanto. Una situazione di emergenza richiede strumenti di emergenza e soprattutto la capacità di accelerare sugli investimenti e di superare elementi di corporativismo e localismo che ancora vedo nel sistema. Dobbiamo liberare tutte le risorse disponibili, oltre a chiedere di più dobbiamo essere capaci di mobilitarci, di far cir colare le risorse di far aumentare il fatturato. Questa sarà una boccata di ossigeno. Parole come concertazione e governance sono logorate e non riusciamo a vederne l´efficacia. Propongo quindi – ha proseguito – di lavorare insieme per costruire, entro l´anno, un modello di governo che riconosca a tutti i soggetti le loro funzioni, esalti le competenze e disponga di uno strumento per la valutazione dei risultati». Il presidente Rossi ha poi declinato questa impostazione su alcuni temi specifici: i servizi pubblici, ad esempio, per i quali ha annunciato a breve (una decina di giorni) una prima proposta. «Anche in questo caso – ha affermato – dobbiamo trovare un sistema che ci consenta il cambiamento, una svolta per portare i servizi a una scala che li renda solidi e capaci di rispondere ai tentativi di colonizzazione. Vorrei concordare con voi un atto, non so ancora se legislativo, che senza fermare i progetti in corso ridefinisca il sistema. Per quanto riguarda la scuola ho già preso impegno di destinare a questo settore quelle risorse ( l´1%) che intendo risparmiare sulle spese gestionali della macchina regionale. Infine per la sanità, la presenza a questa assemblea del nuovo assessore Daniela Scaramuccia – ha concluso il presidente Rossi – dimostra la sensibilità della Regione e la volontà di continuare in un rapporto forte con i Comuni. Vi chiediamo di darci una mano, perchè le risorse sono diminuite ancora. Ma con l´accordo e la volontà solidale delle istituzioni penso che ce la faremo a continuare e garantire ai cittadini toscani una sanità di qualità, senza ricorrere a tagli, tasse o ticket». «La strada da seguire - ha affermato in apertura dell’Assemblea il presidente di Anci Toscana Alessandro Cosimi - è quella di un superamento del Patto di stabilità così com’è adesso for mulato, per realizzare una gestione del Patto in sede regionale, che consenta ai Comuni di rispondere meglio alle esigenze di governo del territorio». I sindaci toscani hanno indetto per il 20 maggio a Firenze una manifestazione per protestare contro la grave carenza di risorse e i vincoli imposti dal Patto di stabilità. |
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