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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Maggio 2010
 
   
  VERONA FA SCUOLA NEL MONDO; LA SALUTE DELL’ANZIANO TRA LE PRIORITA’ DELLA REGIONE

 
   
   Verona, 10 maggio 2010 - Alla presenza del neo Assessore regionale alla Sanità Luca Coletto, del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona Sandro Caffi e del Preside della Facoltà di Medicina Michele Tansella, si è chiuso il 6 maggio a Verona, con l’ultimo appuntamento dedicato alle sincopi e alle cadute, il Xx° Corso Superiore di Geriatria che, da marzo, ha affrontato con medici e infermieri i principali aspetti sanitari e le patologie legate all’anziano. “Verona in questo settore fa scuola in Italia – ha detto Coletto – tanto che proprio qui nacque nel lontano 1954 la prima divisione ospedaliera di geriatria del mondo. Una scuola che si perpetua ancora oggi grazie alla straordinaria esperienza acquisita, ma anche grazie ad iniziative di alto livello come questa di Luigi Grezzana”. Coletto ha posto l’accento sul fatto che la sanità veneta sta investendo molto sulla salute dell’anziano, sia in strutture che in organizzazione. “Uno dei prossimi importanti investimenti dell’Azienda Ospedaliera – ha detto l’Assessore – sarà proprio l’adeguamento dell’Ospedale Geriatrico di Borgo Trento, che sarà sede dell’Istituto Veronese dell’Anziano e che rientra nel prossimo pacchetto di progetti da finanziare con 53 milioni di euro complessivi inserito nel nuovo Accordo di Programma con lo Stato per l’utilizzo dei fondi nazionali di edilizia sanitaria per l’anno in corso. Coletto ha anche fatto riferimento a varie iniziative programmatorie della Regione, che coinvolgono particolarmente le patologie improvvise più frequenti nell’anziano. Si tratta delle reti interospedaliere già attive per l’infarto e per l’ictus e di una prossima a nascere: la rete per intervenire ancor più velocemente sulle emorragie gastroenteriche. Ma c’è anche da ricordare l’importanza del vasto programma di rafforzamento delle cure primarie territoriali che la Regione ha avviato. “A nessuno può infatti sfuggire – a concluso Coletto – quanto rilevante sia per un anziano poter trovare una prima risposta ai suoi bisogni di salute sul territorio”.  
   
 

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