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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Maggio 2010
 
   
  INTERNET SENZA FILI "DIVIDENDO DIGITALE": NORME ARMONIZZATE NELL´UE PER FAVORIRE I SERVIZI AD ALTA VELOCITÀ ED EVITARE INTERFERENZE DANNOSE

 
   
 

 Bruxelles, 10 maggio 2010 - La Commissione europea ha adottato una decisione con cui definisce norme tecniche armonizzate che gli Stati membri devono rispettare per l´assegnazione delle frequenze radio nella banda a 800 Mhz. Le norme contribuiscono alla diffusione dei servizi internet senza fili ad alta velocità ed evitano interferenze dannose. In diversi Stati membri le frequenze a 800 Mhz vengono progressivamente liberate e vanno a costituire il cosiddetto "dividendo digitale", creato dal passaggio dalla diffusione televisiva analogica a quella digitale. Gli Stati membri che decidono di cambiare l´attribuzione di frequenza esistente (per la diffusione televisiva) devono applicare immediatamente le norme tecniche armonizzate definite dalla decisione per mettere queste frequenze a disposizione delle applicazioni a banda larga senza fili. La decisione del 6 maggio non richiede espressamente che gli Stati membri mettano la banda a 790-862 Mhz a disposizione per i servizi di comunicazione elettronica, ma la Commissione sta valutando se avanzare tale proposta nel prossimo programma strategico in materia di spettro radio, che terrà conto di una recente consultazione in materia e del vertice sullo spettro organizzato dalla Commissione e dal Parlamento europeo il 22 e 23 marzo scorsi (Ip/10/232). Neelie Kroes, commissaria responsabile per l´agenda digitale, ha dichiarato: "Questa decisione apre la strada all´applicazione di tecnologie innovative nel settore della banda larga e consente di soddisfare la crescente domanda di servizi senza fili. Incoraggio gli Stati membri a compiere le azioni necessarie per dare seguito alla decisione, in modo che le imprese e i cittadini europei possano trarre pieno vantaggio dal passaggio alla Tv digitale." La Commissione incoraggia fortemente l´uso della banda a 790-862 Mhz (attualmente utilizzata per la telediffusione nella maggior parte degli Stati membri) per i servizi di comunicazione elettronica. Auspica inoltre che gli Stati membri agiscano in fretta, perché una gestione coordinata dello spettro potrebbe dare all´economia dell´Ue un impulso economico pari a 44 miliardi di euro e contribuire al raggiungimento dell´obiettivo della strategia Ue 2020 di fornire la banda a larga ad alta velocità a tutti entro la fine del 2013 (con velocità gradualmente crescenti fino a raggiungere 30 Mbts e oltre nel 2020 – Ip/10/225). La nuova decisione della Commissione prevede che tutti gli Stati membri che decidono di mettere a disposizione la banda dello spettro a 790-862 Mhz (la cosiddetta banda a 800 Mhz) per servizi diversi dalla telediffusione debbano rispettare norme tecniche armonizzate, in modo che le apparecchiature di radiocomunicazione (come gli apparecchi telefonici o le stazioni di base che utilizzano la banda a 800 Mhz) possano essere utilizzate per le reti a banda larga senza fili, come la tecnologia mobile di quarta generazione (ad esempio Lte o Wimax). I protocolli Lte e Wimax consentono di elaborare e trasmettere quantità di informazioni maggiori rispetto a quanto è possibile oggi e si utilizzano ad esempio per la trasmissione in streaming di video di alta qualità on demand a telefoni cellulari o smart phone e ad altri dispositivi, senza interruzioni. Gli esperti del settore delle telecomunicazioni stimano che l´infrastruttura necessaria per assicurare la copertura della banda larga mobile utilizzando la banda a 800 Mhz costerà all´incirca il 70% in meno rispetto alle radiofrequenze utilizzate attualmente per la tecnologia mobile di terza generazione (Umts). I minori costi derivanti dal dispiegamento di queste reti spingeranno gli operatori ad investire di più, con l´effetto di aumentare la copertura geografica dei servizi a banda larga senza fili. L´applicazione delle norme tecniche per l´attribuzione delle frequenze prevista dalla presente decisione aumenterà in misura considerevole i benefici economici potenziali del dividendo digitale, dando nuovo impulso ai servizi internet senza fili. Fino ad ora nella maggior parte degli Stati membri la banda a 800 Mhz è stata utilizzata per la diffusione della Tv terrestre. Le nuove norme previste dalla decisione stabiliscono le condizioni per l´attribuzione di circa un quarto delle frequenze che saranno disponibili quando gli Stati membri passeranno dalla telediffusione analogica a quella digitale (prevista per la fine del 2012 – Ip/09/266). La Commissione sta elaborando un programma strategico in materia di spettro radio (Ip/10/232) che terrà conto degli altri elementi del dividendo digitale e che potrebbe prevedere anche una data entro la quale tutti gli Stati membri dovranno mettere a disposizione la banda a 800 Mhz. Contesto Gli Stati membri dovrebbero completare il passaggio dalla televisione analogica al digitale terrestre entro la fine del 2012 (Ip/09/266). Questo passaggio libererà una quantità di spettro senza precedenti, noto come "dividendo digitale". La gestione dello spettro radio in Europa rimane di competenza degli Stati membri, ma il coordinamento a livello di Ue si fa sempre più necessario perché le nuove applicazioni senza fili sono per la maggior parte servizi per il mercato di massa che per essere sostenibili sotto il profilo commerciale dipendono dalle economie di scala e dai vantaggi del mercato unico (i dispositivi e i servizi, cioè, devono funzionare in tutti gli Stati membri). Da uno studio condotto su richiesta della Commissione è risultato che un adeguato coordinamento a livello di Ue aumenterebbe notevolmente l´impatto economico potenziale del dividendo digitale rispetto all´attuazione di singoli piani nazionali (tra i 17 e i 44 miliardi di euro in base allo scenario) e avrebbe ripercussioni globalmente positive a livello sociale. Per maggiori dettagli si veda http://www.Analysysmason.com/ec_digital_dividend_study  La decisione adottata oggi è consultabile all´indirizzo: http://ec.Europa.eu/information_society/policy/ecomm/radio_spectrum/
documents/legislation/index_en.htm#800mhz
 Per maggiori particolari, si veda
Memo MEMO/10/170

 
   
 

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