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Notiziario Marketpress di Lunedì 10 Maggio 2010
 
   
  BOLZANO: FABBISOGNO FORMATIVO PER IL SETTORE SOCIALE, DALLA GIUNTA VIA LIBERA AL PIANO

 
   
  Bolzano, 10 maggio 2010 - La Giunta provinciale, nel corso della sua ultima seduta, ha approvato il piano triennale per il fabbisogno formativo nel settore sociale. Si tratta del documento sulla base del quale la scuola professionale per le professioni sociali e la facoltà di scienze sociali della Libera Università di Bolzano stileranno i propri piani di formazione. Il sempre maggiore sforzo nel campo della formazione e dell´aggiornamento professionale, con circa 400 persone che annualmente frequentano i corsi, non basta: le organizzazioni pubbliche e private attive nel settore sociale lamentano una cronica carenza di personale. Una necessità, quella di collaboratori e collaboratrici qualificate, sentita in maniera particolare nell´assistenza agli anziani e alla prima infanzia. Nonostante, negli ultimi anni, i centri di formazione siano riusciti a dare risposte concrete al fabbisogno proveniente dai servizi, il raggiungimento degli obiettivi posti dal piano sociale provinciale necessita di un ulteriore salto di qualità per venire incontro alle esigenze di famiglie e strutture. I motivi che stanno alla base di questa carenza di personale sono molteplici: dall´elevato turn-over alle interruzioni lavorative per maternità (l´85% delle professioni sociali vengono svolte da donne), dalla tendenza ad un precoce abbandono professionale all´incidenza dei contratti part-time. Per fornire agli enti di formazione locali il fabbisogno di qualificazione del personale sociale, la giunta provinciale ha approvato di recente un piano triennale che prevede, entro il 2013, 1.800 tra assistenti familiari e badanti, 600 operatori socio-assistenziali, 370 operatori socio-sanitari, 300 assistenti all´infanzia, 180 Tagesmutter, 130 educatori sociali, 110 assistenti sociali, 30 educatori al lavoro e 30 mediatori interculturali. La forte richiesta di personale qualificato, in Alto Adige, si posiziona in linea con il trend crescente a livello europeo, e l´impulso al mercato occupazionale ha effetti importanti, visto circa il 3% della forza-lavoro altoatesina risulta impegnata proprio nel settore sociale.  
   
 

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