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Notiziario Marketpress di Mercoledì 12 Maggio 2010
 
   
  CIBO HIGH-TECH? IL PARLAMENTO EUROPEO CHIEDE UNA VALUTAZIONE DEI RISCHI

 
   
  Gli alimenti prodotti con processi nanotecnologici dovranno essere sottoposti a un´attenta valutazione dei rischi prima di essere approvati, etichettati e immessi nel mercato europeo. Fino a quel momento, non dovranno essere inclusi nella lista comunitaria dei nuovi alimenti: questa la posizione della commissione dell´Ambiente e la tutela del consumatore. I deputati vogliono poi affrontare il tema degli alimenti provenienti da animali clonati in una proposta nuova e separata. I ´nuovi alimenti´ sono definiti come quei cibi che non erano presenti sul mercato europeo fino al 15 maggio 1997, quando è stata introdotta la nuova legislazione sugli alimenti. La proposta di aggiornare il regolamento è un modo per semplificare e centralizzare la procedura di autorizzazione. Il regolamento è una misura di tutela per la sicurezza degli alimenti e dei cittadini europei: solo i cibi presenti nella lista comunitaria possono essere introdotti nel mercato Ue. La nanotecnologia - Il rapporto approvato a stragrande maggioranza dalla commissione Ambiente e tutela dei consumatori martedì 4 maggio mira a escludere gli alimenti prodotti con le nanotecnologie dalla lista, almeno fino a quando non saranno stati compresi i possibili effetti di questi ´nanoalimenti´ sulla salute dell´uomo. Alcuni esempi di nanotecnologia alimentare includono, per esempio, un micro rivestimento commestibile su frutta e verdura per allungarne la vita sugli scaffali e una formula che permette di versare le salse più facilmente, per poter finalmente tirar fuori quel poco che rimane sempre attaccato alla bottiglia. Alcune delle più grandi industrie alimentari del mondo, comprese quelle europee, sono impegnate nella ricerca sulle nanotecnologie, ma secondo la Commissione europea non ci sono attualmente nanoalimenti presenti sul mercato Ue. "Abbiamo insistito perché nessun prodotto alimentare prodotto tramite nanotecnologie o contenente nanoparticelle venisse immesso sul mercato senza un´attenta e dettagliata valutazione dei rischi" dichiara la relatrice olandese dei Verdi nordici (gruppo Gue/ngl), Kartika Liotard. Clonazione animale - Il Consiglio e la Commissione europea volevano includere nel regolamento in esame anche una decisione sugli animali clonati e la loro prole, ma i deputati hanno chiesto di presentare una proposta separata, che miri al bando dalle tavole europee degli alimenti derivati da clonazione. "Per quanto ne sappiamo, al momento non c´è nessun alimento che provenga da un animale clonato o dalla sua discendenza sul mercato Ue, e il Parlamento non vuole che le cose cambino in futuro - ci spiega la Liotard - La Commissione sta provando a spingere una legislazione su questo tema controverso senza nemmeno un dibattito pubblico. Noi vogliamo che la questione venga affrontata in un regolamento separato". Per via del costo e della rarità, gli animali clonati -da non confondere con quelli geneticamente modificati, il cui Dna viene manipolato- non vengono destinati al macello: sono copie perfette degli esemplari migliori, utilizzate per introdurre nella popolazione alcuni tratti genetici superiori alla norma più velocemente. Quindi, solo la loro discendenza verrebbe destinata alla produzione alimentare. Kartika Liotard: "Vogliamo escludere i cibi provenienti dalla progenie degli animali clonati perché sono il risultato di questa procedura controversa. Vogliamo prevenire ogni male non necessario, e se non vogliamo animali clonati per alimenti dobbiamo escludere anche i loro discendenti dal mercato". Il voto sul rapporto è previsto per la plenaria di luglio.  
   
 

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