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Notiziario Marketpress di Giovedì 13 Maggio 2010
 
   
  UPL: RICHIESTO DI UN PATTO DI STABILITA´ REGIONALE IN LOMBARDIA LA PROPOSTA EMERSA DAI PRESIDENTI DI PROVINCIA RIUNITI A VARENNA

 
   
  Como, 13 maggio 2020 - Riallineare, in attesa dell’entrata a regime del federalismo fiscale, i trasferimenti finanziari necessari per esercitare le proprie funzioni; realizzare un patto di stabilità regionale che consenta di rimuovere i vincoli che gravano sugli enti locali e impediscono di investire per infrastrutture e sviluppo del territorio. Queste sono le due principali richieste che i Presidenti delle Province lombarde, riuniti il 10 maggio a Varenna, rivolgono all’unanimità a Regione Lombardia. L’obiettivo è riuscire a realizzare insieme un sistema delle autonomie locali che sia un vero e proprio modello di sviluppo sostenibile dei territori: «Stiamo attraversando una fase decisiva per il raggiungimento di una compiuta riforma federale - afferma il Vice Presidente vicario dell’Upl, Vittorio Poma, che ha presieduto la riunione in sostituzione del Presidente Leonardo Carioni, impossibilitato a partecipare – e il nostro contributo è particolarmente prezioso, visto che, anche grazie alla nostra efficienza, i territori che amministriamo producono, insieme, un Pil che rappresenta il 21% di quello nazionale».Ma le Province lombarde, nonostante siano indiscutibilmente virtuose, sono sempre più in difficoltà e lanciano un vero e proprio grido d’allarme: «I nostri bilanci sono ridotti all’osso – sostiene Poma - perché le entrate, legate per lo più a tributi erariali provenienti dal mercato dell’auto e dell’energia elettrica, risentono direttamente della crisi e del drastico calo delle produzioni. A ciò, poi, si aggiunge la nostra impossibilità di verificare la correttezza di questi tributi. Non ultima, la rigidità dei vincoli del patto di stabilità blocca di fatto gli investimenti, compromettendo il pagamento dei fornitori e mettendo a rischio servizi e infrastrutture per i cittadini. Non chiediamo nulla in più di quanto ci spetta di diritto – spiega Poma –, le risorse prodotte sul nostro territorio devono rimanere qui ed essere utilizzate per la nostra gente; per questo chiediamo che l’attuale sistema di finanza derivata imperniata sui trasferimenti alle Province si trasformi quanto prima in compartecipazione ai tributi». Il Presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, che ha partecipato ai lavori insieme all’Assessore al Bilancio, Luca Squeri e al Presidente del Consiglio provinciale Bruno Dapei, ha evidenziato che «le difficoltà riscontrate dagli Enti provinciali saranno oggetto dei prossimi incontri con Governo e Regione Lombardia perché le difficoltà causate dal calo delle entrate per le Province non si ripercuotano sui cittadini». Dal primo gennaio al 31 marzo, infatti, le Province lombarde hanno incassato 196.981.901 euro rispetto all’introito di 213.698.725 euro del corrispondente periodo del 2009, con una perdita secca di 16.716.823 euro, pari quasi all’8% (7,82) delle entrate di un solo trimestre. Le Province lombarde auspicano che la realizzazione del nuovo sistema di approvvigionamento delle risorse, a livello nazionale, vada di pari passo con il superamento delle deleghe regionali. Di qui la centralità di un’intesa con la Regione in senso federale, che abbia come punti fermi i due sopra citati, ma non solo; gli enti lombardi, infatti, vogliono essere riconosciuti quali esclusivi livelli di governo di area vasta; in questo senso, chiedono alla Regione di rivedere il sistema delle deleghe e di conferire concretamente alcune competenze, valorizzando così appieno la grande capacità di pianificazione e coordinamento propria di questi enti. «Un esempio concreto di federalismo – afferma in conclusione Poma – sarebbe che la Regione sancisse con la legge le competenze delle Province lombarde per la gestione delle risorse idriche, anche nell’ambito delle concessioni idroelettriche». E proprio il tema acqua e in particolare l´attribuzione delle funzioni degli Ambiti Territoriali Ottimali (Ato) sarà al centro di una riunione serrata tra tutti i Presidenti lombardi il17 maggio, presso la sede della Provincia di Milano.  
   
 

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