Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
 
   
  L´INTERVENTO IN AULA SULLA QUESTIONE ACCIAIERIE DI BORGO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRENTO: UN DIBATTITO STRUMENTALIZZATO POLITICAMENTE

 
   
  Trento, 17 maggio 2010 - "Il Trentino non assomiglia per nulla alla caricatura che ne è stata fatta da qualcuno. Non è vero che in Valsugana ci sono più tumori che nel resto del Trentino e non è vero che in Trentino ci sono più tumori che nel resto del Nord d´Italia. Questa Giunta e le strutture tecniche della Provincia si sono assunte le proprie responsabilità e hanno presentato dei dati oggettivi sull´ambiente e sulla salute. Credevo che essi potessero costituire una base di confronto, al di là delle divisioni politiche. Mi sbagliavo: anche in questo dibattito in aula, è parso che alle forze di opposizione i dati non interessassero. E´ emersa l´assoluta strumentalità politica di questo dibattito. Noi non vogliamo limitarci a difenderci, anche perché non siamo una controparte dei cittadini. Ci impegniamo quindi a rafforzare ulteriormente tutte le iniziative che possono portare a rassicurare la comunità e a ricostruire la credibilità delle istituzioni tecniche e politiche che le esasperazioni e le mistificazioni degli ultimi tempi hanno compromesso." Questi in breve sintesi i passaggi salienti dell´intervento del presidente della Provincia autonoma di Trento, il 14 maggio, in aula consiliare, nel corso del dibattito sulle acciaierie Valsugana. In apertura del suo intervento, dopo avere ricordato che se la mozione di sfiducia andasse accolta si interromperebbe la legislatura, il presidente della Provincia ha aggiunto che "questa operazione politica è abortita, e non mi riferisco al fatto che la maggioranza di quest’aula ha deciso di votare contro. Mi riferisco al fatto che anche e soprattutto da questo dibattito è emersa l’inconsistenza dei presupposti minimi per procedere nella direzione auspicata dalle opposizioni. È emersa in altre parole l’assoluta strumentalità politica dell´operazione. Molti colleghi oggi sono intervenuti dando l’idea di non avere nemmeno preso atto degli elementi di informazione oggettiva che gli assessori all´ambiente e alla sanità hanno in parte ribadito in parte presentato ex-novo, essendo dati nuovi. Non si tratta di opinioni politiche, si tratta di informazioni ufficiali che hanno reso all’aula sulla base di un lavoro appunto ufficiale fatto in questi mesi. Francamente pensavo – contando sulla buona fede dei rapporti politici - che esse potessero generare se non un plauso almeno un cenno di rassicurazione, la presa d’atto del fatto che la Valsugana non è così come è stata dipinta in questi mesi e nemmeno il Trentino, da qualcuno paragonato addirittura a Seveso. Pensavo insomma che questi dati potessero portare almeno al riconoscimento di un terreno, di una piattaforma comune, dentro la quale ci sono punti di forza e di debolezza – non abbiamo mai detto che il Trentino è un’isola felice – ma che comunque è profondamente diversa dall’immagine caricaturale accreditata da qualcuno negli ultimi tempi. Invece non è accaduto. Eppure gli assessori hanno parlato di cose importanti: di tumori, ad esempio. Si è detto che in Valsugana ci sono più tumori che nel resto del Trentino e che in Trentino ci sono più tumori che in Nord Italia, e non è vero. Si è parlato di sostanze inquinanti trovate nelle trote, nel latte, ed è stato dimostrato con assoluta evidenza che nei campioni analizzati non ci sono contenuti di inquinanti maggiori che altrove. Ma è sembrato che in chi ci critica e avanza nei nostri confronti mozioni di sfiducia non vi fosse alcun interesse nei dati reali." Il presidente ha proseguito sottolineando che la Provincia con le sue strutture tecniche non si sente, non è e non sarà mai controparte dei cittadini sui temi della tutela della salute e dell’ambiente. "Abbiamo sempre difeso le nostre strutture, tecniche, a partire dall´Appa, anche in passato, quando altri le attaccavano ritenendole troppo rigorose nella loro azione di presidio delle regole. Le strutture in questione non sono asservite politicamente né agli uni né agli altri. Sono strutture tecniche, che c’erano prima di questa Giunta e ci saranno anche dopo.Ho anche piena fiducia nel Corpo forestale dello Stato, che opera per statuto in questo territorio solamente quando è comandato dall’autorità giudiziaria o quando agisce per conto del Governo in base alle funzioni di tipo straordinario che il Governo ha in questo territorio autonomo. Il Ministro all´agricoltura oggi ha dato risposta alla mia lettera di qualche giorno fa, nella quale chiedevo spiegazioni riguardo ad un eventuale coinvolgimento del Corpo forestale nell´attività di un´associazione privata. Il coinvolgimento non c´era. Perché dunque questa bugia?" A questo punto il presidente della Provincia ha dato lettura della lettera del Ministro dalla quale risulta che il Corpo forestale dello Stato non ha partecipato ad operazioni di campionamento per conto dell´associazione Nimby, ma che un cittadino della Valsugana, membro del Corpo forestale, libero dal servizio (quindi in ferie), ha svolto un´azione di campionamento su richiesta dell´associazione. Venendo al futuro dell´acciaieria di Borgo, il presidente ha detto che "abbiamo già dato piena disponibilità a ragionare sullo sviluppo della valle. E’ evidente che è legittimo ragionare su modelli di sviluppo diversi rispetto a quelli degli anni ‘70’. Ma ciò è diverso dal dire che possiamo chiudere d´autorità le acciaierie, perché con i dati in nostro possesso questo non è possibile. La Giunta provinciale è pienamente soddisfatta degli eccellenti risultati ottenuti attraverso la Aia–autorizzazione integrata ambientale. Grazie ad essa possiamo dimostrare che i livelli di inquinamento oggi sono assolutamente lontani dai limiti fissati ovunque, qui come in Alto Adige, in Italia o nel resto d’Europa. Siamo qui a rendere conto di quello che abbiamo fatto per passare da una situazione in cui non esistevano norme sulle emissioni ad una situazione in cui noi applichiamo in maniera rigorosa le normative europee e nazionali. Se qualcuno ha sbagliato pagherà. Ma io sono stato di fronte ad una pubblica assemblea, a Borgo, a dire che oggi non ci sono le condizioni per procedere ad una chiusura dello stabilimento. Questo significa essere responsabili e non cavalcare in maniera irresponsabile le paure della gente." In chiusura un invito dal presidente al buonsenso, "che non ha colore politico, che appartiene al dna di questa terra. Lavoreremo per garantire la massima trasparenza dei dati, in stretto raccordo con il sindaco di Borgo e gli altri sindaci della valle, e garantendo tutti i legittimi confronti con le diverse espressioni della comunità. Per noi il falso allarme è altrettanto censurabile della falsa rassicurazione. Non condividiamo quello che i Medici per l´ambiente hanno scritto in un loro opuscolo. Entrambe le cose prendono in giro la gente. Non vogliamo però limitarci a difenderci, anche perché non siamo controparte. Ci impegnamo e ci impegneremo con sempre maggiore forza in futuro per rafforzare tutte le iniziative che possano portare a dare vera rassicurazione ai cittadini e a ricostruire la credibilità delle istituzioni tecniche e politiche che le esasperazioni e le mistificazioni degli ultimi tempi hanno in parte compromesso."  
   
 

<<BACK