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Notiziario Marketpress di Venerdì 21 Maggio 2010
 
   
  PROVINCIA DI UDINE: SLOWTOURISM, PROGETTO TRASNFRONTALIERO DA QUASI 4 MILIONI DI EURO. LA PROVINCIA DI UDINE NELLA CORDATA TRANSFRONTALIERA CHE SI È AGGIUDICATA IL FINANZIAMENTO EUROPEO

 
   
  Quasi 4 milioni di euro per la realizzazione del progetto Slowtourism. A tanto ammonta il finanziamento che la Provincia, assieme ai partner del progetto, si è aggiudicata nell’ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-slovenia 2007-2013. Slowtourism, che unisce, tra gli altri oltre a quella di Udine, la Province di Ferrara, Ravenna, Rovigo e Venezia, il Gal Polesine, il Consorzio per il turismo e la cultura di Zirovnica, la Municipalità slovena e l’Università di Trieste e che avrà una durata di 36 mesi, prevede la creazione di una nuova offerta turistica nelle aree italiane e slovene caratterizzate da elementi naturalistici di pregio e dall’elemento acqua attraverso lo sviluppo di forme di turismo “lento”. Lo “Slowtourism” costituisce una nuova filosofia di viaggio che intende legare i territori italiani e sloveni al turismo rilassato e di qualità e che contribuirà a configurare un bacino potenziale di offerta, quell’Alto Adriatico, avente caratteristiche di unicità nel panorama internazionale. «E´ un bel successo per la Provincia di Udine – ha rilevato l’assessore al turismo Franco Mattiussi – anche perchè su 72 progetti presentati ne sono stati finanziati solamente 13 e su 6 progetti che vedevano la Provincia di Udine in qualità di partner ne è stato finanziato uno. Pur di fronte alla legittima soddisfazione – ha proseguito –, ritengo che adesso sia necessario rimboccarsi le maniche per definire la fase attuativa del progetto, fase che risulterà sicuramente impegnativa». Tra le attività che la Provincia friulana metterà in campo, ha anticipato Mattiussi, «gli interventi infrastrutturali di sistemazione degli attracchi lungo il fiume Natissa in collaborazione con l’associazione Nautisette di Aquileia». L’idea innovativa di questa iniziativa sta nel fatto di considerare l’acqua non come mera risorsa ambientale, ma come luogo sul quale concentrarsi per innescare processi di crescita in chiave economica e sostenibile, attraverso lo sviluppo di forme di turismo “lento” concentrate su concetti chiave quali sostenibilità, responsabilità ed eco-compatibilità. «“Slow tourism” – ha detto Mattiussi – propone dunque la conoscenza del territorio facendo attenzione alle risorse locali e alla loro valorizzazione, in un’ottica eco-sostenibile. Una filosofia alternativa al turismo di massa che riporta il turista a ricaricare le proprie energie allineando il proprio ritmo al lento fluire dell’elemento naturale». Slow tourism coinvolgerà il circuito turistico italo-sloveno lungo le vie d’acqua e nei siti naturalistici di pregio. Gli enti coinvolti garantiranno da un lato la realizzazione di strutture ed infrastrutture quali punti slow “pilota” che potranno essere presi come esempi dimostrativi da diffondere nell’intera area del programma e, dall’altro, la qualità della promo-commercializzazione del circuito. Grazie a questo progetto inoltre potranno crearsi nuove opportunità occupazionali per la popolazione locale nel settore del turismo. «Sono convinto – ha puntualizzato Mattiussi – che il progetto Slowtourism costituisca un’ottima opportunità non solo per creare nuovi posti di lavoro ma per promuovere e mettere in rete i prodotti turistici di nicchia di cui è ricchissimo il nostro Friuli»  
   
 

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