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Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
 
   
  RADAR FORNETTO DI ANCONA - LŽIMPEGNO DELLA REGIONE CONTRO L``INQUINAMENTO NELL``ADRIATICO.

 
   
   Ancona, 17 Maggio 2010 - ŽPrevenzione del rischio ambientale, tutela dellŽecosistema e sviluppo sostenibile sono tre concetti chiave per i quali la Regione Marche si e` impegnata da tempo e su cui continuera` ad orientare le proprie azioni politicheŽ. EŽ quanto ha ribadito lŽassessore Serenella Moroder, visitando il 14 maggio la stazione radar antiquinamento della Regione Marche, in localita` Fornetto, sulla collina Montagnola di Ancona. Il radar consente di rilevare, tramite il suo sensore, la presenza di navi con carichi pericolosi, come il petrolio, fino a 40 miglia dalla base; dispone di un telescopio che identifica visivamente una nave fino a 50 chilometri; permette il monitoraggio dellŽentrata e uscita di ogni singola nave dallŽarea portuale del Golfo di Ancona in un raggio che include anche la raffineria Api e i relativi terminali. EŽ in fase di sperimentazione anche un network per ottenere informazioni in tempo reale mediante avvistamento diretto di inquinamenti in mare e in terra. ŽSi tratta di unŽattivita` di estrema importanza Ž ha commentato lŽassessore Moroder Ž per la salvaguardia del nostro mare. Sappiano che il 20% del traffico mondiale di petrolio transita nel Mediterraneo e, di questo, una percentuale consistente attraversa lŽAdriaticoŽ. Le cronache parlano molto di frequente di incidenti dovuti a sversamenti di petrolio che degenerano in disastri ambientali. LŽultimo e` quello che ha interessato la piattaforma ŽDeepwater HorizonŽ nel Golfo del Messico, al largo delle coste della Louisiana. ŽQuesta situazione Ž ha continuato Moroder - non puo` essere paragonata a quella dellŽAdriatico ma deve comunque farci riflettere. NellŽimmaginario collettivo, lŽinquinamento del mare e` legato a questi grandi disastri ma cio` e` solo un aspetto del problema, perche` gli inquinamenti ordinari, ossia i rifiuti di ogni genere che vengono scaricati quotidianamente in mare dalle navi, sono pericolosi tanto quanto quelli straordinari. Il nostro e` un mare chiuso, dal fondale basso, caratterizzato da scarso ricambio idrico. Un ambiente marino sensibile e vulnerabile che va difesoŽ. La Regione Marche gia` dal 2004 si e` attivata per evitare il rischio di disastri ecologici. A questo scopo e` stato avviato il progetto Damac (Difesa Ambientale del Mare Adriatico e Comunicazioni), realizzato in sinergia con gli Stati che si affacciano sullŽAdriatico, che si basa su unŽattivita` di monitoraggio e raccolta dei dati sui rischi ambientali e che punta a uno sviluppo sostenibile dei territori delle fasce costiere. ŽLe attivita` di monitoraggio Ž come ha spiegato lŽassessore Moroder Ž mirano alla prevenzione dellŽinquinamento accidentale e di quello intenzionale, cioe` al rilascio doloso di idrocarburi, rilevati anche attraverso lŽacquisizione di immagini satellitariŽ. La Regione si sta inoltre attivando per lŽorganizzazione degli interventi da attuare in caso di spiaggiamento di idrocarburi dispersi in mare.  
   
 

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