Pubblicità | ARCHIVIO | FRASI IMPORTANTI | PICCOLO VOCABOLARIO
 













MARKETPRESS
  Notiziario
  Archivio
  Archivio Storico
  Visite a Marketpress
  Frasi importanti
  Piccolo vocabolario
  Programmi sul web








  LOGIN


Username
 
Password
 
     
   


 
Notiziario Marketpress di Lunedì 17 Maggio 2010
 
   
  SERVIZI SOCIALI ULSS N. 8 ASOLO CASTELFRANCO. ASSESSORE SERNAGIOTTO A STATI GENERALI CON ULLSS, COMUNI, OPERATORI, VOLONTARIATO E NON PROFIT

 
   
  Venezia, 17 maggio 2010 - “Per dare maggiori risorse al sociale - ciò che anche questo territorio dell’Ulss n.8 chiede - non sarà possibile l’aumento dei costi sociosanitari, non ce lo possiamo permettere, ma dovremo puntare a un riequilibrio di tutto il sistema sociosanitario veneto. Nel prossimo piano sociosanitario che regolerà la programmazione del Veneto tra il 2011 e il 2015 individueremo nuove funzioni che tengano presente l’evoluzione delle problematiche e dei bisogni sociali e sociosanitari, a partire dall’aumento dell’età media nella popolazione legato alla crescita esponenziale della non autosufficienza. Le risorse economiche dovranno essere destinate ad aree omogenee con criteri validi per tutto il territorio regionale”. E’ uno dei passaggi con cui Remo Sernagiotto, assessore regionale alle politiche sociali, si è rivolto alla platea degli stati generali dell’Azienda Ulss n.8, dai sindaci e assessori dei trenta comuni, ai responsabili dell’Ulss e dei settori sociali comunali, agli operatori, ai rappresentanti delle tante associazioni di volontariato e non profit attive nel territorio. L’incontro si è svolto a Castelfranco nella sala convegni dell’Ospedale e ha avuto come tema portante l’avvio della redazione del piano di zona 2011-2015, in applicazione di quanto definito dalle linee guida della Regione Veneto, a differenza dei precedenti documenti di piano, il piano di zona - strumento primario di attuazione della rete dei servizi sociali e dell’integrazione socio-sanitaria, durerà cinque anni anche se vi sarà un riprogrammazione annuale in funzione delle risorse economiche della Regione. “Nel prossimo bilancio regionale – ha detto l’assessore - punterò a una possibilità di spesa che sia superiore alla disponibilità di cassa dell’anno precedente per quanto riguarda il settore sociale. E combatterò gli sprechi. A partire, per esempio, dai tantissimi ricoveri impropri degli anziani in reparti ospedalieri che ci portano a spendere almeno 25 milioni di euro che potrebbero essere meglio impiegati”. I sindaci, secondo il responsabile regionale delle politiche sociali, “devono essere dotati di strumenti giuridici d’intervento adeguati nelle situazioni che coinvolgono anziani in stato di difficoltà sociale. L’esempio dell’anziana di Quinto – ha sottolineato – è chiarificatore in merito: aveva bisogno ‘solo’ di una struttura sociale che l’ accogliesse per assisterla adeguatamente. Ma l’ente locale, non avendo altre possibilità d’intervento, ha dovuto, in modo improprio, farla ricoverare al pronto soccorso e quindi alla struttura ospedaliera con gli elevati costi sanitari che ciò ha comportato. Il nostro obiettivo è che, in futuro, non ci siano più evenienze simili”. Sernagiotto ha fatto presente, poi, che le fondazioni bancarie venete hanno a disposizione molti milioni di euro da destinare al sociale, come prevede la legge. “Sono risorse che costituiscono una grande opportunità per il Veneto e nel Veneto devono rimanere” - ha precisato. Per l’Ulss n.8 questa, caratterizzata dalla presenza dell’assessore, è stata la prima tappa di un percorso che durerà alcuni mesi prima dell’introduzione effettiva del documento di programmazione. All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, il direttore generale dell’Ulss 8 Renato Mason, il direttore dei servizi sociali Gian Luigi Bianchin, il Presidente della Conferenza dei sindaci Fiorenzo Berton. I partecipanti sono stati invitati a far parte dei gruppi di lavoro, ciascuno dei quali dedicati a una delle 7 aree specifiche identificate dalla Regione (anziani, disabili, salute mentale, infanzia/minori e famiglia, dipendenze, immigrazione e povertà/emarginazione). Ciascun gruppo di lavoro avrà una composizione mista che vedrà la presenza dei sindaci, degli assistenti sociali, dei referenti Ulss, e dei rappresentanti delle Ipab (per l’area anziani), delle cooperative sociali, delle associazioni di volontariato, della Provincia, delle organizzazioni sindacali, degli organi giudiziari.  
   
 

<<BACK