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Notiziario Marketpress di Martedì 18 Maggio 2010
 
   
  SVILUPPO DELLA MONTAGNA PARMENSE: SI FA L’ACCORDO SIGLATI IN PROVINCIA DA BERNAZZOLI, BASSI E BRICOLI GLI ACCORDI QUADRO. OLTRE 8 ML DI EURO L’AMMONTARE COMPLESSIVO DEGLI INTERVENTI PROGRAMMATI DALLE CM PARMENSI PER IL 2010.

 
   
   Parma - Salvaguardare l’ambiente, potenziare il turismo, migliorare la viabilità, estendere la banda larga. Le Comunità montane parmensi intendono giocare a pieno le potenzialità offerte dal Programma triennale per lo sviluppo della Montagna, il nuovo strumento di programmazione regionale con il quale vengono destinati, sulla base di obiettivi e priorità, 9 ml di euro per il 2010, e altrettanti si ipotizzano per il prossimo biennio. L’obiettivo è quello di rilanciare un modello di sviluppo armonico e sostenibile della montagna, farne un luogo accogliente dove vivere e realizzare questo attraverso una forte strategia unitaria che unisca tutti i soggetti pubblici e privati interessati. A questo scopo sono finalizzati i due accordi-quadro siglati il 13 maggio in Provincia dai presidenti delle due Comunità Montane parmensi Giordano Bricoli e Luigi Bassi e dal Presidente Vincenzo Bernazzoli presente insieme al vicepresidente Pier Luigi Ferrari. Documenti “pesanti” per il futuro della montagna in cui sono specificati gli interventi da realizzare, i soggetti partner, i tempi, lo stato della progettazione, le risorse investite e la fonte. Rilevante l’ammontare complessivo delle risorse: oltre 4 milioni di euro di investimenti nella Comunità montana Est e oltre 4,2 milioni di euro quelli programmati dalla Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno. In entrambi i casi si tratta di progetti pubblici e privati. “ Alla base di questi accordi c’è un lavoro di concertazione svolto con le Comunità Montane e i Comuni da un lato e con la Regione dall’altro – ha spiegato l’assessore provinciale alla Pianificazione territoriale Ugo Danni – Questi accordi contengono una programmazione molto importante per territori che più di altri sono subiscono la difficile situazione economica. Proprio per questo risultano vitali le risorse messe a disposizione dalla Regione, ma occorre anche che il Governo torni a finanziare il Fondo nazionale per la montagna e sospenda i tagli”. “Come Provincia abbiamo condiviso la scelta di delegare alle Comunità montane la gestione di diversi temi e questa intesa va nella direzione che insieme abbiamo intrapreso. Non servono le forze centrifughe ma la volontà di stare insieme – ha ricordato il vicepresidente Pier Luigi Ferrari – Questi interventi escono dalla contingenza e sono utili per fare progetti a lungo termine con una visione che guarda allo sviluppo dei territori, al mantenimento dei residenti e a garantire i servizi”. Anche per il presidente della Comunità montana Est l’accordo rappresenta un elemento di prospettiva frutto del lavoro di coordinamento svolto da Provincia e territori. “ Si tratta di interventi che guardano al futuro, proseguendo quanto fatto fin qui in un rapporto di continuità – ha detto Bricoli - Vi sono contenuti programmi come il completamento della riqualificazione della Massese, per la promozione del Distretto turistico, per la valorizzazione della risorsa forestale e per il completamento dell’estensione della banda larga”. Anche la Comunità Montana delle Valli del Taro e del Ceno gioca la carta del turismo e dell’ambiente. “ Quella ambientale è un’esigenza molto sentita e questa intesa ci permetterà non solo di valorizzarlo ulteriormente ma anche di intervenire risolvendo alcune criticità aperte come quella della discarica di Tiedoli, il depuratore di Borgotaro e la realizzazione delle stazioni ecologiche – ha sottolineato Bassi – Oltre alla viabilità e alle infrastrutture pensiamo di realizzare interventi per la riqualificazione dei borghi tali da renderli più accoglienti per abitanti e turisti”. Gli accordi verranno trasmessi ora alla Regione per l’approvazione, insieme al programma attuativo per il 2010. La Regione riserva il 30% delle risorse da destinare come premialità ai programmi attuativi che maggiormente rispondono a una serie di criteri prestabiliti, in modo da migliorare il livello di integrazione e di partecipazione alla programmazione dello sviluppo della montagna.  
   
 

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