|
|
|
 |
  |
 |
|
Notiziario Marketpress di
Giovedì 20 Maggio 2010 |
|
|
  |
|
|
DELEGAZIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI IN VISITA AL CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE COMUNALE GANDHI FIRENZE SI È ATTREZZATA PER LA SFIDA DELL’INTEGRAZIONE
|
|
|
 |
|
|
Firenze, 20 maggio 2010 - A Firenze la mappa della multiculturalità è una delle più poliedriche. Cinquantaquattro sono, infatti, le nazionalità censite nei centri di alfabetizzazione del Comune e nei laboratori delle tre strutture, Ulysse, Giufà e Gandhi, sono iscritti 1.373 alunni, soprattutto cinesi (23% del totale), seguiti da rumeni e peruviani. L’occasione per fare il punto sulle politiche dell’amministrazione per l’integrazione dei bambini con cittadinanza non italiana è stata la visita, il 18 maggio al Centro Gandhi alle Piagge, di una delegazione della settima commissione della Camera dei Deputati, presieduta dall’onorevole Valentina Aprea. Una delegazione di cui facevano parte anche gli onorevoli Maria Letizia De Torre, Elena Cementero, Massimo Parisi e Luisa Capitanio Santolini. «Firenze si è attrezzata per la sfida solidale – ha spiegato l’assessore all’educazione Rosa Maria Di Giorgi –, dall’anno scolastico 2000-2001 a oggi gli iscritti di diversa madrelingua nelle scuole dell´obbligo sono passati da 1.903 a 5.276. Durante l’anno, nei tre centri di alfabetizzazione si svolgono i laboratori, momenti fondamentali per favorire corretti i processi di integrazione, finanziati dal Comune con 200mila euro e dai fondi della legge statale 285/97 sulle pari opportunità per l’infanzia e l’adolescenza: altri 800mila euro». «Il progetto della rete dei centri di alfabetizzazione – ha ricordato l’assessore Di Giorgi ai parlamentari – nasce a partire dal 2000, nell’ambito di un protocollo di intesa tra assessorato, ufficio scolastico regionale e ufficio scolastico provinciale. L’intesa e le sinergie nel territorio coinvolgono i dirigenti scolastici e i Quartieri attraverso la costituzione di comitati di gestione per la programmazione e la verifica dell’attività dei centri». «Questi ultimi – ha spiegato Rosa Maria Di Giorgi – sono gestiti attraverso l’affidamento ad associazioni e cooperative che mettono a disposizione operatori- docenti qualificati per l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua, esperti coordinatori pedagogici, mediatori e docenti facilitatori bilingui». «L’obiettivo – ha proseguito l’assessore all’educazione nel suo incontro con la delegazione della Camera dei Deputati – è anzitutto promuovere il percorso scolastico e formativo degli alunni stranieri attraverso l’insegnamento dell’italiano come seconda lingua per la comunicazione e lo studio. Ma abbiamo anche una forte attenzione alla lingua e alla cultura di origine, alla storia personale e alle competenze possedute da ciascun bambino. Infine valorizziamo il plurilinguismo, considerato, senza negarne la complessità, una risorsa per la promozione di una scuola multiculturale e di qualità per tutti». «Le attività – ha concluso l’assessore Di Giorgi – sono rivolte anche alle famiglie degli alunni ed agli insegnati delle nostre scuole. Per famiglie attuiamo percorsi di mediazione linguistico-culturale per facilitare la comunicazione scuola-famiglia e abbiamo attrezzato anche degli ‘sportelli’ di mediazione a scuola, presso gli istituti con più alta concentrazione degli alunni stranieri. Quanto agli insegnati, per esempio, abbiamo attivato percorsi di formazione e di ricerca con la consulenza scientifica di esperti esterni». |
|
|
|
|
|
<<BACK |
|
|
|
|
|
|
|