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Notiziario Marketpress di Lunedì 24 Maggio 2010
 
   
  SI RAFFORZA LA PARTNERSHIP ITALIA-TURCHIA: NEL PRIMO TRIMESTRE 2010 TURCHIA AL PRIMO POSTO PER INCREMENTO DELLE VENDITE DI PRODOTTI ITALIANI AL DI FUORI DELL’UNIONE EUROPEA (+53,6%)

 
   
  Roma, 24 maggio 2010 - Nonostante la crisi aumenta il numero di imprese italiane presenti in loco, ad oggi 782, in crescita di oltre 300 unità negli ultimi cinque anni, pari al 3,3% delle oltre 23.000 aziende estere operanti nel Paese Istanbul, 21 maggio 2010 – La partnership italo-turca dà forti segnali di vitalità: sebbene la crisi abbia portato, solo nei primi mesi del 2010, a una contrazione degli investimenti stranieri ben del 55,4%, l’Italia, nonostante sperimenti anch’essa un calo, si conferma tra i cinque Paesi europei “top investor” sul mercato turco, con un afflusso di capitali di 3,6 milioni di euro. I rapporti Italia-turchia sono al centro dell’incontro che si terrà oggi ad Istanbul tra i principali soggetti di promozione italiani e turchi, organizzato in occasione dei 125 anni di attività della Camera di Commercio Italiana in Turchia nell’ambito della riunione delle 28 Camere di Commercio Italiane presenti in Europa. “Contribuire al rafforzamento e alla costituzione di cooperazioni bilaterali tra Pmi italiane e controparti turche, soprattutto in settori innovativi e ad elevato valore aggiunto, è uno degli obiettivi principali del sistema camerale. – sottolinea Ferruccio Dardanello, Presidente di Unioncamere – Da tempo ci stiamo muovendo in questa direzione, anche attraverso accordi di collaborazione con soggetti locali, come la Tobb, l’Unione delle Camere di commercio, Industria e delle Borse Turche, che possano imprimere ulteriore slancio alle relazioni economiche tra i due Paesi”. “La Turchia rappresenta per il nostro Paese un mercato di prossimità e soprattutto di grandi opportunità, verso cui le nostre imprese si stanno sempre più proiettando. – sottolinea Augusto Strianese, Presidente di Assocamerestero – In questa delicata fase congiunturale, soprattutto quelle di piccola e media dimensione, che fanno ben il 56% del valore del nostro export, necessitano di un’assistenza specializzata e di informazioni puntuali per strutturare la loro presenza in loco e in questo le Camere di Commercio Italiane all’Estero, grazie alla profonda conoscenza del mercato locale, possono dare un contributo fondamentale”. Agro-industria ed energie rinnovabili sono settori-chiave per lo sviluppo della presenza italiana anche nella regione del Sud-est anatolico, nuova frontiera operativa in Turchia grazie ad uno stanziamento governativo di circa 20 milioni di euro per favorire la creazione di zone industriali e dare maggior dinamismo a quest’Area del Paese. Inoltre, per imprese, centri di ricerca e università italiane specializzate nel comparto della difesa interessante è il lancio dell’Itep, “High Technology and Industry Park” di Istanbul, il 38° Tecno-park turco, che sorgerà entro il 2011 su un´area di 250 ettari e potrà ospitare sino a 1.000 imprese, per il quale è stato attivato un fondo finanziario denominato ”Exclusive Fund”, con l’obiettivo di incentivare gli investimenti delle Pmi locali ed estere. “Buone opportunità per qualificare ulteriormente la presenza italiana sul mercato turco derivano anche dal massiccio programma di privatizzazioni, soprattutto nei settori delle infrastrutture e dei trasporti, della produzione e distribuzione di energia elettrica e delle public utilities. – afferma Giuseppe Alberto Moggi, Presidente della Camera di Commercio Italiana in Turchia – Affinché le imprese possano cogliere queste opportunità, la Camera si pone come interlocutore strategico, grazie ad un bagaglio di conoscenze ed esperienze maturate in ben 125 anni di attività sul territorio turco”. L’europa rappresenta per la Turchia un partner di primo riferimento: solo nel 2009, l’interscambio ha raggiunto gli 80 miliardi di euro, nonostante la flessione del 19% circa, attribuibile al calo generalizzato della domanda estera mondiale. “Il mercato europeo sta dando buoni segnali di ripresa sotto il profilo del commercio internazionale. – commenta Marco Silvio Pizzi, Rappresentante delle Camere di Commercio Italiane dell’Area Europa e Presidente della Camera  
   
 

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