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Notiziario Marketpress di Martedì 25 Maggio 2010
 
   
  INDAGINE AMBIENTALE ED EPIDEMIOLOGICA NEL VIADANESE: PARTE LA SECONDA PARTE ATTEZIONE PARTICOLARE ALLA POPOLAZIONE INFANTILE

 
   
   Mantova, 25 maggio 2010 - Un´indagine epidemiologica e ambientale a scopo preventivo per conoscere lo stato di salute dell´ambiente e di chi vi abita a partire dai bambini. Con questo scopo a fine mese, nel viadanese partirà la fase due della ricerca, incentrata questa volta soprattutto sulla popolazione infantile. Uno studio che costituisce un approfondimento dell´indagine che, con il coordinamento e il sostegno economico della Provincia di Mantova, l´Arpa e l´Asl, hanno realizzato, ognuna per la propria specifica competenza, nel comprensorio dell´Oglio Po con l´obiettivo di verificare le connessioni tra situazione ambientale e ricadute sanitarie. In particolare, la precedente indagine ambientale ha visto l´analisi di tutte le fonti di pressione e quindi lo studio delle diverse matrici (aria, acqua, suolo e sottosuolo), contribuendo a fornire un quadro complessivo dell´inquinamento prodotto dalla presenza sul territorio delle aziende e in particolare quelle che producono pannelli truciolari e compensato. La prima fase costituita dall´indagine epidemiologica, avviata dall´Asl nel 2006 e conclusa nel 2007, ha avuto il compito di verificare l´impatto sullo stato di salute della popolazione generale determinato dalla presenza delle attività ricordate prima con relativa aerodispersione di sostanze di interesse tossicologico, quali formaldeide e polveri di legno ("studio Viadana 1"). A seguito dei risultati di quest´ultima fase di indagini, che ha portato alla realizzazione di interventi di mitigazione degli impatti rilevati (contenimento polveri aerodisperse con apposite tecnologie), sulla base di un apposito accordo con le industrie interessate (2008), sempre con il coordinamento della Provincia di Mantova, tutti gli Enti coinvolti hanno convenuto sulla opportunità di realizzare un´ulteriore fase, definita"studio Viadana 2" che è stata presentata oggi in Provincia a Mantova dall´assessore provinciale all´ambiente Giorgio Rebuschi, dal direttore dell´Asl Pier Mario Azioni e da quello di Arpa Fiorenzo Songini. Perché lo studio Viadana 2 - L´indagine si muove nel solco della ricerca applicata alla prevenzione. Si utilizzano cioè le più avanzate conoscenze della ricerca scientifica sul rapporto Dna-ambiente per capire se le misure attuali di prevenzione adottate per rendere innocui per la salute i processi della lavorazione del legno - e del pannello in particolare - sono sufficienti oppure vanno potenziate ulteriormente. Cosa si conosce già - Il precedente studio Viadana 1 sulla mortalità del distretto socio-sanitario viadanese, condotto per accertare se vi fossero decessi per tumore o per altre cause riconducibili al comparto del legno, ha dato sostanzialmente esito negativo. Viceversa, lo stesso studio ha osservato una maggiore frequenza di sintomi allergici, associata anche ad un maggior ricorso a prestazioni sanitarie pertinenti, nei bambini che vivono più vicino alle aziende del legno, soprattutto a quelle di maggiori dimensioni. Fasi dello studio - 1.Con un "tampone" si preleveranno le cellule superficiali della mucosa della bocca. Una semplice ed innocua azione che sarà affidata agli stessi genitori di un campione statistico di bambini (circa 600) secondo precise istruzioni. Il Dna di queste cellule sarà esaminato in un Laboratorio universitario. Il test non rileva una malattia, neppure in fase iniziale (come invece succede per il pap-test), ma semplicemente una esposizione efficace a sostanze tossiche. 2.Attraverso un "reticolo" di punti di misurazione, distribuito secondo criteri statistici sull´intero distretto socio-sanitario viadanese, si effettueranno dei campionamenti ambientali in grado di fornire informazioni sul contributo di diverse fonti di inquinamento atmosferico. 3.Tramite l´analisi epidemiologica della Banca Dati Assistito (Bda), che registra tutte le prestazioni sanitarie dei residenti, si verificherà se l´intera coorte dei 4130 bambini, da cui è stato estratto il campione statistico per il "tampone", presenta uno stato di salute migliorato, invariato o peggiorato dopo 3 anni da Viadana 1 (2006). La sintesi di queste 3 informazioni dirà alla prevenzione cosa altro fare. Perché studiare proprio i bambini? 1.Perché i bambini sono più suscettibili all´inquinamento e quindi se non c´è problema per loro siamo tranquilli che non c´è per alcuno. 2.Perché è etico preoccuparsi delle future generazioni. 3.Perché non ci sono le classiche interferenze di fumo e alcol che si registrano in tanti test. Attori dello studio - La Asl si avvarrà oltre che delle proprie risorse professionali interne - l´Osservatorio Epidemiologico in particolare- della Cattedra di Statistica Medica e Epidemiologia dell´Università di Verona, con cui da tempo è in atto una proficua collaborazione scientifica, e della Cattedra di Tossicologia della medesima Università, quella che in Italia per prima ha sviluppato questo tipo di analisi del Dna. Ad Arpa saranno affidate le rilevazioni ambientali mirate alle esigenze epidemiologiche, meglio descritte in allegato (all.1). I compiti svolti saranno diversi, ma tutti appartenenti a un unico progetto condiviso che darà luogo ad un unico rapporto conclusivo. Logistica - Tutte le farmacie del distretto socio-sanitario viadanese, in accordo con la propria Associazione, funzioneranno da "centro-servizi" per la raccolta dei "tamponi" e per il loro trasporto in sicurezza presso la sede centrale della Asl. Si renderanno inoltre disponibili per eventuali azioni di supporto ai genitori, i quali potranno comunque contare su un numero verde Asl dedicato allo studio. Tempi dello studio - Un anno dalla partenza per la produzione dei primi risultati e la loro restituzione pubblica. Finanziamento dello studio - Il costo complessivo dello studio, escluso il costo del lavoro professionale di Asl e Arpa, è pari a 150.000.00 euro di cui 70.000.00 a carico di Asl e la rimanente somma ripartita fra la Provincia di Mantova e i Comuni che hanno aderito (Viadana, Pomponesco, Marcaria, Gazzuolo, Comessaggio, Sabbioneta, Dosolo, Bozzolo e Rivarolo Mantovano. Sono in programma: 1) indagine con campionatori passivi "Radiello" per parametri No2 e formaldeide. L´università di Verona ha analizzato l´area dei Comuni ricompresi nel distretto sanitario viadanese: tenendo conto della residenza dei bambini sotto studio, sono state individuate con criterio probabilistico circa 65 posizioni in corrispondenza delle quali esporre campionatori passivi "radiello", sia per il parametro No2 che per la formaldeide. Sono previste N. 2 campagne di durata settimanale in periodo primaverile/estivo e N. 2 campagne di durata settimanale in periodo autunnale/invernale. Complessivamente è quindi prevista la posa in opera e la successiva analisi di più di N. 280 radiello per No2 (tenuto conto dei campionatori di "bianco" e di "nero" da utilizzarsi come riferimento), e di altrettanti per la formaldeide. Ulteriori campionatori potranno essere posizionati in corrispondenza delle scuole, così da tenere conto del tempo che i bambini vi trascorrono. 2) indagine sul Pm10. In concomitanza delle campagne con radiello, si provvederà ad eseguire campagne di durata mensile del Pm10 nelle due diverse stagionalità ed in corrispondenza di N. 3 diverse posizioni, rappresentative delle N. 3 aree individuate sulla base della distanza dalle industrie del legno. Una quarta postazione potrà essere approntata all´esterno dell´area di indagine. Nell´individuazione delle diverse postazioni di misura si richiederà il supporto degli Uffici Tecnici e/o della Polizia Locale dei Comuni dell´area viadanese.  
   
 

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