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Notiziario Marketpress di Lunedì 13 Novembre 2006
 
   
  BANCA FIDEURAM (GRUPPO SANPAOLO IMI): UTILE NETTO DEI PRIMI NOVE MESI DEL 2006 A € 176,1 MILIONI (+ 13% RISPETTO AL 30.09.2005) ROE AL 33,6% (32,1% AL 30.09 2005)

 
   
   Milano, 14 novembre 2006 – Il Consiglio di Amministrazione di Banca Fideuram (Gruppo Sanpaolo Imi) ha approvato la relazione sui dati economico-patrimoniali consolidati dei primi nove mesi del 2006. “I primi nove mesi del 2006 – ha commentato l’amministratore delegato Massimo Arrighi – hanno evidenziato un andamento più che soddisfacente sia dal punto di vista economico sia dal punto di vista operativo, con un incremento del 13% dell’utile netto rispetto al corrispondente periodo del 2005 e con un’evidente accelerazione del reclutamento e della raccolta netta”. Risultati economici - L’utile netto consolidato è risultato pari a € 176,1 milioni, in crescita del 13% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente (€ 155,8 milioni). Il R. O. E. Si è attestato al 33,6%, rispetto al 32,1% del 30. 09. 2005. Il positivo andamento dei primi nove mesi del 2006 è riconducibile sia al miglioramento del margine di interesse (+ € 21 milioni) e delle commissioni nette (+ € 16,4 milioni), sia alla riduzione degli accantonamenti netti (- € 22,4 milioni) che hanno più che compensato l’incremento delle spese di funzionamento (+ € 21,6 milioni) dovuto principalmente alle iniziative progettuali in corso e alle operazioni straordinarie verificatesi in corso d’anno. Il cost/income ratio si è attestato al 49,3% (46,5% nei primi nove mesi del 2005). Di seguito, si illustrano le principali componenti del conto economico consolidato: Il margine di interesse pari a € 51,6 milioni, ha registrato un incremento del 68,6% rispetto ai primi nove mesi del 2005. Tale andamento è riconducibile sia all’aumento dei volumi medi intermediati sia al miglioramento delle condizioni dell’attività di investimento e tesoreria. Le commissioni nette, attestate a € 440,4 milioni, risultano in crescita di € 16,4 milioni (+ 3,9%) rispetto all’analogo periodo dell’esercizio precedente, per effetto principalmente dell’aumento delle commissioni nette ricorrenti. Queste ultime, pari a € 467,8 milioni, sono aumentate di € 24 milioni (+ 5,4%) rispetto ai primi nove mesi del 2005 in conseguenza della crescita delle masse medie gestite. Le spese amministrative sono risultate complessivamente pari a € 233,8 milioni, evidenziando un incremento del 15,6% rispetto al corrispondente periodo del 2005 (€ 202,3 milioni). Tale andamento riflette un incremento pari a € 37,3 milioni delle altre spese amministrative, ascrivibile essenzialmente al costo per i servizi trasferiti in outsourcing a Universo Servizi (Eurizon Financial Group) a cui corrispondono minori costi del personale ed ammortamenti. Al netto dell’impatto derivante dal contratto di outsourcing, le altre spese amministrative hanno registrato un incremento di circa € 12 milioni, essenzialmente dovuto ai costi sia delle nuove iniziative progettuali sia delle operazioni straordinarie collegate in prevalenza all’Opa di Eurizon Financial Group, nonché al processo di rafforzamento del sistema dei controlli interni previsto dalla normativa “Sarbanes Oxley Act”. L’andamento delle spese del personale (- 5,8%) è attribuibile in particolare al saldo tra i maggiori costi derivanti dalle azioni di rafforzamento quali/quantitativo degli organici del gruppo Banca Fideuram e i minori oneri conseguenti al conferimento del ramo d’azienda denominato Macchina Operativa di Polo (Mop) alla società Universo Servizi. Gli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri, pari a € 37,1 milioni, diminuiti di € 22,4 milioni rispetto all’importo del corrispondente periodo del 2005 (€ 59,5 milioni), includono € 23,5 milioni di accantonamenti a presidio di cause passive, azioni revocatorie, reclami della clientela e rischi connessi a titoli in default, € 10 milioni di costi maturati relativi ai Piani di fidelizzazione delle reti di private banker, € 3,6 milioni di accantonamenti per indennità contrattuali dovute ai private banker. La riduzione degli accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri è stata determinata essenzialmente dal venir meno degli accantonamenti di natura non ricorrente, per € 21,2 milioni, effettuati lo scorso esercizio per i rischi connessi a titoli in default intermediati. Risultati operativi - Sotto il profilo operativo i primi nove mesi del 2006 sono stati caratterizzati da un buon andamento della raccolta netta e dalla crescita delle masse amministrate. La raccolta netta complessiva dei primi nove mesi del 2006 è risultata positiva per € 1,23 miliardi, in forte accelerazione (+ 64,7%) rispetto agli € 0,75 miliardi registrati nel corrispondente periodo dell’esercizio precedente. Anche la raccolta netta del risparmio gestito, positiva per € 134 milioni, evidenzia un incremento rispetto al flusso dei primi nove mesi del 2005 (€ 110 milioni). A fine settembre 2006 la consistenza delle masse amministrate (Assets Under Management) del Gruppo Banca Fideuram, pari a € 65,8 miliardi, ha registrato un incremento del 3,6% rispetto al 30. 09. 2005 (€ 63,5 miliardi) per effetto principalmente della raccolta netta complessiva (€ 1,23 miliardi) e, in misura minore, della performance positiva delle attività. Al 30. 09. 2006, la componente di risparmio gestito risultava pari a € 50,7 miliardi e rappresentava il 77% delle masse totali. A fine settembre 2006 la consistenza dei Private Banker delle reti Fideuram e Sanpaolo Invest era pari a 4. 221 (4. 189 al 30. 09. 2005). Nel corso dei primi nove mesi si è registrata un’ulteriore accelerazione dell’attività di reclutamento che ha consentito di inserire, negli ultimi 12 mesi, 269 nuovi private banker rispetto ai 137 dei 12 mesi precedenti. .  
   
 

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