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Notiziario Marketpress di Lunedì 31 Maggio 2010
 
   
  PRESIDENZA FVG: TONDO, RIGORE E SVILUPPO, UNA STRADA GIÀ INIZIATA

 
   
  Trieste, 31 maggio 2010 - "Rigore e sviluppo: una strada già iniziata". Titola così l´editoriale del presidente Renzo Tondo pubblicato il 27 maggio sul sito ufficiale della Regione. "In due anni - scrive - abbiamo diminuito il debito della Regione di 289 milioni. La scelta di un utilizzo dei soldi pubblici attento e rigoroso, che il Governo nazionale oggi chiede a tutto il Paese, l´abbiamo fatta due anni fa, consapevoli che il futuro del Friuli Venezia Giulia dipende dalla sua credibilità finanziaria e dalla serietà dei criteri di spesa e della gestione del territorio. Al termine del mio primo mandato come presidente della Regione il debito era di 706 milioni; quando sono tornato nel 2008 era salito a 1.657 milioni, oggi lo abbiamo abbassato a 1.368". "Anche l´apparato regionale è stato snellito: i vertici degli uffici della Presidenza sono passati da sei a tre, la riorganizzazione generale sta portando ad una diminuzione di direzioni ed ha già prodotto la cessazione dell´Agenzia regionale della Sanità, del Centro Servizi Condivisi, dell´Areran, le cui funzioni sono tornate in seno alle direzioni regionali". "Lo stipendio dei direttori e vicedirettori centrali è stato diminuito del 10 per cento. Il contenimento della spesa ha riguardato anche tutto il personale con l´abolizione dell´indennità di missione in Italia, una forte diminuzione delle ore straordinarie e dell´utilizzo delle auto di servizio". "Abbiamo contenuto la crescita della spesa sanitaria al 2,1 per cento mentre ci sono già Regioni commissariate per avere costi sanitari fuori controllo". "Questa politica di rigore non ha comunque diminuito la capacità di rispondere alle esigenze dei cittadini e delle imprese in uno dei periodi di crisi più difficili del secondo dopoguerra". "La coesione sociale e la prospettiva verso il rilancio hanno guidato la nostra azione con investimenti consistenti per i settori produttivi e per il sostegno ai lavoratori rimasti senza lavoro. Continuiamo ad investire nelle infrastrutture e nelle innovazioni". "La scelta del rigore, accompagnata dalla dimostrazione che crediamo nell´autonomia come responsabilità rafforza anche la nostra richiesta di avere le risorse finanziarie che la Costituzione ci assegna".  
   
 

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