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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Giugno 2010
 
   
  ACQUA: "ACCELERARE GLI INVESTIMENTI SI PUÒ PUBBLICO E PRIVATO INSIEME INVIANO DOCUMENTO AL GOVERNO"

 
   
 
Proposta di piano di accelerazione investimenti per i prossimi dieci anni
Investimenti iniziali programmati da piani Ato 20.000 Milioni di €
Investimenti normalmente eseguibili (55 %) 11.000 Milioni di €
Investimenti programma accelerato 25.000 Milioni di €
Surplus investimenti normalmente eseguibili 14.000 Milioni di €
Incremento occupati su attivit realizzativa 163.000-218.000 Num. Unit
Roma, 1 giugno 2010 - Un "Piano Investimenti per il settore idrico" per superare il gap infrastrutturale e offrire un contributo per uscire dalla crisi, con unŽaccelerazione degli investimenti e un effetto positivo sui livelli occupazionali (stimati in 160-220 mila unit ). Sono alcuni dei dati del Piano presentato il 27 maggio in conferenza stampa da Federutility, Anima e Agi nellŽambito della X edizione della Mostra internazionale H20 presso la Fiera di Ferrara. Il Piano - illustrato da Roberto Bazzano (presidente Federutility e Iride Spa), da Giancarlo Cremonesi (presidente Confservizi e Acea Spa), da Maurizio Brancaleoni (vice presidente di Anima, Meccanica varia di Confindustria) e da Andrea Cirelli dellŽAutorit Acqua e Rifiuti dellŽEmila Romagna stato inviato al Ministro dellŽEconomia Giulio Tremonti, al Ministro per le Infrastrutture Altero Matteoli, al Ministro dellŽAmbiente Stefania Prestigiacomo e al Ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto, oltre che al Presidente della Conferenza Stato-regioni Vasco Errani. Nel documento sono illustrate le linee e le cifre economiche per la realizzazione delle opere infrastrutturali nel settore idrico, con gli obiettivi di riduzione delle perdite, continuit del servizio, I maggior qualità dell approvvigionamento idrico (in particolare nel Mezzogiorno) e del trattamento dei reflui, nel rispetto delle norme nazionali ed europee (sono circa 800 i siti per i quali la Commissione Europea ha segnalato infrazioni alla Direttiva 91/271/Ce). "La ricetta per far ripartire il settore idrico deve prevedere la fine del pendolarismo normativo, lŽistituzione di unŽAutorit indipendente e lŽattribuzione della governance al territorio di riferimento". Questi i 3 ingredienti individuati da Roberto Bazzano per consentire lŽaccelerazione degli investimenti previsti per il settore idrico. "Noi insieme abbiamo elaborato strumenti tecnici – conclude Bazzano - ma ora serve il contorno di regolazione e di norme per dare fiducia a chi deve investire". "LŽincertezza normativa nel settore idrico ha colpito anche lŽindustria meccanica ad esso collegata, che ha dovuto diversificare in altri settori o in qualche caso chiudere, come accaduto ad alcuni importanti marchi. – ha sottolineato Maurizio Brancaleoni -. Oggi assistiamo al paradosso che industrie che lavorano molto allŽestero non riescono a lavorare in Italia". Il Piano propone di accelerare gli investimenti per i prossimi dieci anni, realizzando il 50% in pi degli investimenti programmati per i primi cinque anni e la messa a regime per i successivi cinque (vedi tabella). Allo scopo di facilitare / accelerare la realizzazione del Piano degli investimenti - soprattutto laddove il deficit infrastrutturale ha un pi elevato impatto sulla tariffa - Federutility, Agi e Anima propongo tre strumenti principali: 1. Fondi pubblici di accompagnamento e sostegno per cofinanziare gli interventi previsti. L accesso a tali fondi dovrebbe essere regolato secondo criteri premiali. Un indispensabile prerequisito di accesso dovrebbe essere individuato nella coerenza dei percorsi awiati in materia di riforma dei servizi idrici da parte del soggetto gestore.. 2. L emissione di obbligazioni di durata medio – lunga (i c.D. Hydrobond) - commisurata ai programmi di investimento e supportata da garanzie di natura pubblica che riducano gli spread da applicare. A tale proposito, il Piano sottolinea lŽutilit di valorizzare lŽapporto della Cassa Depositi e Prestiti, con lŽobiettivo di sostenere, a costi competitivi, la liquidit del sistema per awiare le iniziative previste. 3. Le tariffe idriche in Italia sono tra le pi basse in Europa, un fatto che ha storicamente depresso gli investimenti e incoraggiato lo spreco delle risorse idriche. La revisione delle tariffe auspicata non pu per awenire senza il concorso del Conviri, cui spetta la fissazione di regole tariffarie trasparenti, certe e uniformi sul territorio nazionale che garantiscano allŽutenza un servizio efficiente e al gestore unŽadeguata remunerazione del capitale investito. Il sistema regolatorio-tariffario dovrebbe poi aprirsi completamente ai meccanismi del project financing che, come mostra anche lŽesperienza internazionale, si sono dimostrati particolarmente efficaci in termini di qualit e tempistica. AllŽinterno di queste procedure poi, un ricorso pi esteso ai meccanismi del green procurement non farebbe che enfatizzare ulteriormente gli aspetti di salvaguardia pro-ambientale che il Piano prevede e che si profila anche come un patto inter-generazionale nella tutela di un bene primario per la collettiva . Infine il Piano auspica la creazione di un Autorit di settore indipendente e la stabilizzazione del quadro normativo. Benefici effetti avrebbero poi interventi sul recupero dei reflui a fini irrigui e un piano di sostituzione dei contatori domestici per migliorare la trasparenza della fatturazione e la consapevolezza dellŽutente.
Ripartizione investimenti per area
Area geografica Totale lordo Sii Quota finanz. Pubblico (mil€) (mil €) (%) Totale lordo annuo (mil€/anno)
Nord 25.464 2.164 8,5% 848
Centro 10.699 569 5,3% 357
Sud 24.355 3.620 14,8% 812
Italia 60.518 6.353 10,5% 2.017
fonte: Utilitatis 2009
Ripartizione investimenti per natura dell intervento
Investimento lordo
Servizio
(mil€) (%)
acquedotto 29.978 49,5%
fognatura 18.760 31,0%
depurazione 10.316 17,0%
altro 1.464 2,4%
Totale 60.518 100,0%
fonte: elaborazione su dati Utilitatis e Coviri
Quote di realizzazione degli interventi programmati
Area geografica % realizz.
Nord 74,6
Centro 85,3
Sud e Isole 23,6
Italia 55,8
fonte: Coviri 2009
 
   
 

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