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Notiziario Marketpress di Martedì 01 Giugno 2010
 
   
  OCSE: INVESTIRE NELL´INNOVAZIONE PER STIMOLARE LA CRESCITA

 
   
  Bruxelles, 1 giugno 2010 - L´innovazione è la chiave per la crescita economica e i governi non devono cedere alla necessità di tagliare i fondi destinati alle attività "essenziali per il futuro di un paese", questa la raccomandazione dell´Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico). Angel Gurria, segretario generale dell´Ocse, in occasione del lancio della nuova Strategia per l´Innovazione Ocse ha affermato: "Numerosi paesi hanno incrementato la quantità d´investimenti pubblici a favore di istruzione, ricerca e infrastrutture efficienti in modo da rafforzare la propria crescita". Ma oggi, la mole dei deficit fiscali potrebbe indurli a tagliare questi investimenti. Un errore considerevole, poiché "Sebbene i tagli possano apportare benefici fiscali a breve termine, ostacolano la crescita sul lungo termine e compromettono la capacità di far fronte in modo adeguato, per esempio, alle sfide rappresentate da cambiamento climatico, fame e malattie. Tutti problemi, questi, che richiedono soluzioni innovative". La strategia incoraggia i governi ad adottare un approccio più ampio per l´innovazione. "Le nostre politiche d´innovazione devono essere caratterizzate da una portata più ampia e non limitarsi a promuovere scienza e tecnologia" ha spiegato Gurria. "I paesi hanno bisogno di strategie di innovazione che consentano la partecipazione di tutti gli attori di governo, ovvero strategie in grado di coinvolgere ministeri, politiche e riforme in una vera e propria ´crociata per l´innovazione´ di portata nazionale". Secondo l´Ocse, i governi devono assicurarsi che i fondi investiti per la promozione dell´innovazione non vadano sprecati. Alcune semplici misure, quali, per esempio, la riduzione degli ostacoli burocratici, la concessione di maggiore indipendenza alle università e l´ottimizzazione dell´accesso ai risultati delle ricerche pubbliche possono migliorare l´efficienza dei fondi pubblici investiti nell´innovazione. I governi, inoltre, devono minimizzare gli ostacoli amministrativi che rendono difficoltosa la creazione di nuove imprese e devono orientare le politiche fiscali all´innovazione e all´imprenditoria. La Strategia per l´Innovazione dell´Ocse individua cinque aree prioritarie in cui governi sono chiamati ad intervenire. Per quanto concerne l´aspetto più umano dell´innovazione, la relazione raccomanda ai governi di mettere i propri cittadini nella condizione di innovare. Tra i vari aspetti descritti nella relazione, viene posta in evidenza l´importanza dello sviluppo di politiche sull´istruzione che possano favorire la cultura imprenditoriale e garantire che il mercato del lavoro incoraggi la mobilità internazionale dei lavoratori altamente qualificati. La seconda priorità riguarda invece l´innovazione a livello aziendale, poiché "le aziende sono essenziali perché le migliori idee possano tradursi in posti di lavoro e benessere". In un commento ottimistico, Gurria ha poi sottolineato come spesso i periodi di recessione siano associati alla nascita di aziende dall´alto profilo innovativo. "Aziende come Microsoft, Nokia, Google e Blackberry (Rim) sono state create, o rilanciate, in un momento caratterizzato da una congiuntura economica sfavorevole", ha sottolineato. "Infatti, più del 50% delle aziende che figurano nella lista Fortune 500 del 2009 hanno avviato la propria attività in periodi di recessione o in cui i mercati erano in ribasso". Tuttavia, i dati dimostrano che il 40% delle aziende falliscono entro due anni. "Il carico fiscale per gli imprenditori dovrebbe essere alleggerito", scrive l´Ocse, aggiungendo che "la politica può aiutare inoltre le piccole e medie imprese a migliorare la propria capacità di innovazione, per esempio, promuovendo l´acquisizione di competenze importanti". Per quanto concerne invece la diffusione della conoscenza, la strategia invita i governi a sostenere le tecnologie dell´informazione e della comunicazione (Tic), in modo particolare le reti a banda larga. Nella relazione viene poi posto l´accento sul contributo dei diritti di proprietà intellettuale come incentivi all´innovazione. La quarta priorità fissata dalla relazione è dedicata al ruolo dell´innovazione all´interno delle strategie attuate per far fronte alle sfide più pressanti. A questo proposito, la strategia incoraggia i governi a collaborare attivamente per risolvere alcune delle sfide più importanti che la società si trova ad affrontare. "Si rende necessario sperimentare l´implementazione di un nuovo modello di cooperazione multilaterale internazionale per scienza, tecnologia e innovazione", si legge nella relazione. Un modello di questo genere - suggerisce l´Ocse - potrebbe essere dedicato alla definizione di strategie, finanziamenti e accordi internazionali oltre che alla creazione di strategie in grado di garantire l´accesso alla conoscenza. Infine, l´Ocse esorta ad apportare miglioramenti sul piano governativo e a valutare le politiche per l´innovazione. "La valutazione costituisce, infatti, un passo essenziale per migliorare l´efficacia e l´efficienza delle politiche nella promozione dell´innovazione e nella creazione di benessere sociale", si afferma nella strategia. In Europa, la Strategia 2020 dell´Ue pone proprio l´innovazione al centro degli sforzi intrapresi per consentire all´Ue di uscire rafforzata dall´attuale crisi economica. Máire Geoghegan-quinn, nuovo commissario europeo per la ricerca, l´innovazione e la scienza presiede un gruppo di commissari il cui lavoro è legato all´innovazione. Per maggiori informazioni, visitare: Ocse: http://www.Oecd.org/   Strategia Europa 2020: http://ec.Europa.eu/eu2020/index_en.htm    
   
 

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